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lunedì 2 marzo 2015

Edizione straordinaria di Michael Murphy




Coleman Young ha sacrificato la sua vita privata per raggiungere il suo obiettivo professionale: diventare il corrispondente principale del suo canale televisivo alla Casa Bianca. Mentre le altre persone della sua età sono sposate, hanno figli e delle vite provate, Cole ha solo il suo fedele cane Riley e sta in un armadio solitario, così la sua produttrice assume un organizzatore di incontri per aiutarlo a trovare l’uomo perfetto.
Costretto ad un cambiamento radicale – uscire dal lavoro a un orario ragionevole e prepararsi per il suo primo appuntamento – Cole resta scioccato quando entra in casa e trova qualcuno: Marco, lo studente universitario che si occupa delle passeggiate e del cibo di Riley. Peccato che l’organizzatore non gli abbia programmato un appuntamento con quel giovane dolce, premuroso e terribilmente carino: gli avrebbe risparmiato una sfilza di cene disastrose. Ma Cole non sa se Marco sia gay e non è sicuro di come chiederglielo.
Poi scoppia la più sensazionale notizia di cronaca dell’annata politica e Cole ha l’opportunità unica di prendere posizione: questo potrebbe rovinargli la carriera e forse costringerlo a dichiararsi.


Cole è un uomo molto solo, tutto dedito alla carriera che considera andare a far la spesa un’esperienza terrificante ritrovandosi così spesso con la cucina vuota. 

Michael Murphy delinea molto bene l’ambiente giornalistico che gira attorno alla Casa Bianca e, se non si è particolarmente interessati ai meccanismi della politica americana, qualche parte risulta un po’ lenta e noiosa. 
La storia d’amore è relegata in secondo piano, certo Cole va a molti appuntamenti al buio, tutti di giovedì sera, ma sono uno più disastroso dell’altro e ci si ritrova un po’ a compatire quest’uomo molto soddisfatto professionalmente, ma dall'arida vita sentimentale.


Il personaggio di Marco non è molto sviluppato, a mio parere, fa solo brevi comparsate oltre ad un lungo week end al mare e all'epilogo. 

Il vero protagonista, a mio giudizio, è il giornalismo politico con le sue meccaniche ed i suoi sotterfugi. Cole è veramente appassionato al suo lavoro anche se, alla fine, mette tutto a rischio per i suoi ideali e, probabilmente, anche per aiutare un amico. 

SPOILER!!
Ho trovato particolarmente toccante il suo appassionato coming out in diretta tv, l’orgoglio che finalmente può esternare, la libertà che può infine rivendicare.
Tutto sommato quindi si tratta di una lettura a tratti un po’ pesante, ma abbastanza scorrevole, che fa anche riflettere ed emozionare.





“…Il solo fatto di essere gay non rende una persona meno in grado di fare un lavoro, sia esso riportare delle notizie, servire la Corte Suprema o sistemare del cartongesso. La sessualità è solo una parte di quello che siamo: non è la cosa più importante di tutte, è solo uno dei molti tasselli. Il nostro Paese è stato troppo ossessionato dalla sessualità per troppo tempo: la sessualità è solo una parte di ogni persona ed è unica per ciascuno di noi. È qualcosa con cui tutti nascono, come alcuni nascono con i capelli castani o gli occhi azzurri, alti o bassi. Non possiamo aspettarci che una persona alta diventi bassa o che una con gli occhi azzurri se li strappi via perché l’azzurro non è un colore accettabile, e non possiamo chiedere a una persona non eterosessuale di provare a esserlo...”



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