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mercoledì 27 maggio 2015

Campari a colazione - Sara Crowe


Nel 1987, il mondo di Sue Bowl cambia per sempre. Sua madre muore, lasciandola con la sensazione di aver perso una parte vitale di sé. E come se non bastasse, suo padre se la fa con un’orribile mangiatrice di uomini di nome Ivana. Ma la madre le ha sempre detto di fare del proprio meglio con quello che ha, e ciò che le è rimasto sono il suo amore per la scrittura e una zia a dir poco stravagante. Così Sue si trasferisce per un po’ nella malmessa magione di famiglia di zia Coral, Green Place, insieme a un numero sempre crescente di eccentrici personaggi. Qui avrà modo di scrivere – anche se forse non è quella grande scrittrice che credeva – e di imparare cos’è l’amore. Avrà tempo di crescere e di fare pace con il passato.


Un cocktail è una bevanda ottenuta tramite una miscela proporzionata ed equilibrata di diversi ingredienti...
Perdonate il paragone, ma è così che sento di descrivere questo romanzo. 
Campari a colazione ha quel mix di freschezza, umorismo, vivacità che ti attrae e conquista fino all’ultimo sorso… OPS, volevo dire parola!

La storia è ambientata nel 1987 e ha per protagonista Sue, diciassettenne che decide di trascorrere un po’ di tempo con sua zia Carol a Green Place, tutto pur di allontanarsi da suo padre e da quell’essere chiamato Ivana.
Sue ha bisogno di un po’ di tempo da dedicare a se stessa, per raccogliere le idee e dedicarsi alla sua passione, la scrittura.
Co-protagonista di questa storia è sicuramente zia Coral. Sessantadue anni ma è come se ne avesse ventisei!
Un personaggio fresco, brillante che, grazie alle pagine del suo diario, abbiamo la possibilità di conoscere anche da giovane. Mi ha affascinata molto la cara zietta :3
Sarà lei a creare il gruppo di scrittura, il club degli Irsuti di Erigham. 
La necessità di condividere emozioni e pensieri, la necessità di raccontare se stessi e lasciarne un pezzetto agli altri.

E’ strano come tutta la gente che incontri nella vita si metta insieme per farti capire chi sei.

Ogni singola persona sarà d’aiuto a Sue ma anche a zia Carol, ognuno di loro porterà, anche se piccolo, un contributo alle loro vite, a Green Place.
La storia ci viene presentata sotto forma di diario, quello di Sue e quello di zia Carol, nipote e zia… Appunti, ricordi, ricette, lettere, quei diari parlano di loro stesse, di una vita vissuta e una ancora da vivere.
Nonostante l’apparenza, questo libro presenta temi forti che il lettore, insieme alle protagoniste, dovrà esser pronto ad affrontare.
Green Place è fatta di segreti, segreti che sono rimasti assopiti per troppo tempo ed è arrivato il momento di risvegliarli e farli conoscere.

Non avevi mai bevuto Campari a colazione, è una cosa che si fa in momenti di grande sconforto. E lì l’alcol, l’ora e il silenzio hanno portato al primo vero bacio della mia vita.

Sue, come vi ho accennato all’inizio, vive con suo padre, perché sua madre è morta… Si è suicidata.
Quando i segreti verranno svelati, la nostra protagonista sarà ossessionata dalla verità.

Anche se vivi al fianco di una persona per molti anni, è possibile che tu non riesca mai a conoscerla davvero. Di una persona sappiamo solo ciò che quella persona ha deciso di mostrarci. E ciò che ha dentro può essere il contrario di ciò che si vede.

Sue e zia Carol sono due personaggi diversi, che si contrappongono, ma allo stesso tempo si completano e donano armonia al racconto.
La vita è amara anche per chi non è più adolescente, non esiste un’età per le delusioni, queste arrivano SEMPRE, per tutti, a diciassette ma anche a sessant’’anni.
Green Place rappresenta questo libro, questa storia. 
All’inizio la casa è vecchia, impolverata, triste e malinconica, ma man mano che questa verrà riportata alla luce, il passato verrà lasciato alle spalle, e finalmente le porte del futuro saranno pronte ad aprirsi. SPERANZA.


Campari a colazione è un libro che non ti aspetti, che ti stupisce con le sue mille sfumature! Una
lettura piacevole, grazie anche allo stile dell’ autrice, leggero, scorrevole, a tratti ricercato oserei dire, ma che funziona. Quindi in alto i campari e brindiamo a Sara Crowe!

Quando pensi a qualcuno che hai perso e vedi una piuma bianca, vuol dire che quella persona sta cercando di comunicare con te.




Già nota come attrice di teatro, cinema e Tv - faceva parte del cast di Quattro matrimoni e un funerale - debutta come scrittrice proprio con Campari a colazione, per il quale ha tratto ispirazione da una vecchia casa cadente e dall'amore per l'eccentricità inglese. Ha iniziato a scrivere da bambina e riaprendo vecchi quaderni di appunti, alcuni personaggi sono tornati a far sentire la propria voce.



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