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venerdì 15 maggio 2015

Qualcosa che somiglia al vero amore - Cristina Petit

Clémentine vive a Parigi in uno splendido appartamento al numero 14 di rue le Monde. È una ragazza allegra e spensierata, e fa un lavoro che ama moltissimo: legge libri ai bambini in difficoltà, li aiuta a superare le loro paure mostrando loro altri mondi, quelli delle storie, così fantastici eppure così simili al vero. Albert è un giovane scrittore alle prime armi. In un giorno di pioggia vede Clémentine per strada e ne rimane letteralmente folgorato: quella è la donna della sua vita, Albert lo sente, lo sa. Deve fare qualcosa, deve conoscerla, ma come potrà incontrarla di nuovo in una città grande come Parigi? Una cosa è certa; sarà la protagonista del suo nuovo romanzo. Una volta pubblicato, il libro conquista i lettori, che s’innamorano di quella storia scritta con il cuore. Anche Clémentine lo legge, e ha uno strano presentimento. C’è qualcosa di speciale in quel libro, qualcosa che le appartiene, ma cosa? D’altra parte, nei romanzi come nella vita reale, il più grande dono dei libri è quello di unire le persone…



Quanti di noi spesso scelgono i libri in base alle copertine o alle trame? Poi c'è chi va a leggere le pagine finali per vedere se finisce bene o meno, perché penso che in questa vita tutti abbiamo bisogno di un lieto fine, o quanto meno lo cerchiamo nei libri. Ora soffermiamoci sulla trama di questo racconto. Leggendola si potrà pensare che è sempre la stessa storia: un libro che parla di libri, due persone che si cercano continuamente, si sfiorano ma non si toccano; che cosa succederà dopo? Se dovessi usare un termine per descrivere questo libro, la prima parola che mi viene in mente è favola, perché scorre pagina dopo pagina, e senza accorgertene ti trovi a leggere la parola “fine”.
La protagonista è Clémentine, una ragazza semplice, solare, ha una parola buona per tutti, non perde mai le staffe, i suoi modi gentili spingono gli altri a trattarla con dolcezza. All'età di ventisette anni ha la fortuna di ereditare un appartamento nel cuore di Parigi, la città dell'amore per eccellenza. La casa che tutti i lettori vorrebbero, piccola e graziosa e con una stanza ricoperta da librerie alte e spaziose. Il suo arrivo  al numero 14 di rue le Monde viene accettato con la gioia e l'entusiasmo degli inquilini che già occupano i restanti appartamenti, e lei riesce a inserirsi con facilità a quello che rappresenta la quotidianità del palazzo: il tè del mercoledì a casa dei Dubois.
Con la sua dolcezza si conquista la simpatia di Rémy, un bambino di otto anni che gli ricorda moltissimo il fratello perduto, e con il quale instaura fin da subito un bellissimo rapporto di amicizia. Ha sempre avuto a che fare con i bambini, è il suo lavoro, ma ogni volta che parla con uno di loro rimane colpita dalla spontaneità e genuinità delle risposte che forniscono.


"Ascolta Rémy, adesso ti racconto un fatto strano. Una volta nella vita mi è capitata una cosa brutta, un dolore troppo grande per me che ero così piccola...""Piccola come me?""Di pochissimo più grande. Io questo dolore non riuscivo a dirlo ai miei amici a scuola, cioè loro lo sapevano ma non potevano consolarmi perché erano bambini anche loro e siccome non l'avevano mai vissuto, non capivano cosa provavo. Non era colpa loro se si dimenticavano che io avevo quel dolore e non mi andava di giocare a nascondino o di ridere.""E allora cos'è successo?""E' successo che, leggendo un libro, mi sono consolata molto perché la storia che c'era dentro era un po' la mia storia e mi sembrava una magia che lo scrittore sapesse come mi sentivo io."

I libri l'hanno aiutata una volta, e questa riflessione l'ha portata a voler iniziare una sorta di fase sperimentale: la libroterapia. Leggere ad alta voce per qualcun altro, scegliere insieme le letture che sembrano raccontarci la nostra storia, perché Clémentine sa che le parole hanno un effetto curativo.


Le parole hanno un effetto terapeutico in sé per sé. Il suono, prima del senso incanta. Il suono e il senso consolano, accudiscono.

E tra un tè del mercoledì e un incontro con i bambini che ha in carico, la sua vita si svolge tranquilla. Eppure lei non sa che qualcuno è rimasto colpito dalla sua persona. Ma Parigi è grande e le probabilità di incontrarla nuovamente sono veramente basse. Decide così di far diventare la sua storia, una sorta di racconto da mandare a qualche casa editrice, e non deve aspettare molto perché il successo è dietro l'angolo. Il misterioso scrittore spera che così facendo riuscirà ad attirare l'attenzione della donna, protagonista del suo racconto; e sotto consiglio del suo editore, un romanticone che crede ancora nel colpo di fulmine, decide di farsi aiutare a trovarla mascherando questa ricerca come se fosse una strategia di marketing.

Il colpo di fulmine è un'emozione improvvisa a cui almeno va dato il tempo di essere seguita per vedere dove porta! È un'intuizione del tuo cuore che dice improvvisamente: quella potrebbe essere la donna della tua vita!

Su questo libro ho sentito pareri positivi e negativi, e ammetto che il finale mi ha lasciata un po' perplessa. Ma se l'intento dell'autrice era quello di far lavorare l'immaginazione del lettore, posso dire che con me ha funzionato perché sono riuscita a pensare al finale che il libro mi ha portata a maturare durante la lettura. E poiché ogni lettura è molto soggettiva, mi permetto di concludere con una frase tratta da questo racconto, che a mio parere rappresenta il punto fondamentale per noi lettori: “un libro può avere una bella copertina, delle ottime recensioni, ma fino a che tu non dedichi tempo ed energia alla lettura, non si svelerà a te; è una questione molto privata e personale che nessuno può fare al tuo posto.




Cristina Petit è nata e cresciuta a Bologna dove ha conseguito la laurea in Lingue e Letterature straniere e dove insegna in una scuola primaria. Ha viaggiato molto, sia per piacere che per cause umanitarie, e ha vissuto a lungo all’estero. Sposata, ha tre bambini che le hanno spalancato orizzonti nuovi e inimmaginabili. È molto conosciuta in rete grazie al suo blog maestrapiccola; ha scritto numerosi libri per bambini e con questo romanzo esordisce nella narrativa femminile. 


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