Pagine

venerdì 2 ottobre 2015

QUATTRO AMICHE E UNA NOTTE D'ESTATE di Sofia Laguardia



Marta, Maria Carla, Simona e Veronica sono trentenni molto diverse tra loro che spesso litigano, non si capiscono, si rinfacciano errori e mancanze, e si vogliono un bene dell’anima. Così, quando Simona, in trasferta di lavoro a Parigi, telefona disperata perché ha scoperto che il suo capo, con cui ha una relazione, non ha intenzione di lasciare la moglie e anzi l’ha invitata in Francia con loro, le altre tre non esitano un istante e la raggiungono per impedirle di commettere una sciocchezza. Perché si sa l’affetto tra amiche emerge nel momento del bisogno. E non ci sono malumori o progetti andati in fumo che possano impedirlo. Così quella che doveva essere una missione pericolosa si trasforma presto in un’avventura entusiasmante. Da ricordare e da raccontare.
Amori non corrisposti, fidanzati troppo seri e spasimanti troppo giovani, risate, lacrime e chiacchiere notturne. Un romanzo che intreccia l’amicizia al femminile all’ironia, da consigliare rigorosamente alle migliori amiche.

Prendiamo quattro ragazze sulla trentina Marta, Maria Cristina,Veronica e Simona, molto diverse tra loro, ma legate da un affetto vero, sincero e profondo, e il successo è assicurato.
Le quattro ragazze inizialmente programmano le vacanze insieme, ma poi, per un disguido, hanno un litigio piuttosto acceso, in cui si rinfacciano ogni sorta di difetto e la loro amicizia sembra ormai sul punto di essere finita. E la vacanza salta.

“Pensò che era proprio in quei momenti che le loro differenze di vita, abitudini, lavoro, provenienza, ideologie, prospettive future, si annullavano per lasciare spazio a tutto ciò che le legava. Anche se a volte le sembrava che si stessero allontanando senza accorgersene.”



Finché Simona, in viaggio di lavoro a Parigi e in preda alla disperazione, contatta le amiche, che mettendo da parte all’istante il litigio, si riuniscono come se nulla fosse mai successo e, per impedire all’amica di commettere una sciocchezza, partono alla volta di Parigi.

“Le sembrava di aver ritrovato la sua seconda famiglia, quella in cui i legami non cambiavano mai perché restavano costanti, ma si evolvevano continuamente mentre la vita faceva il suo corso. Quella che funzionava come un ingranaggio: se mancava una molla o una rotella, tutto saltava per aria.”


Sulla trama non dico altro, altrimenti ve lo racconto tutto! Questa è la mia prima esperienza con un libro della collana YouFeel e devo ammettere che sono rimasta piacevolmente colpita, e credo che ne leggerò degli altri. La storia si sviluppa in poche pagine che si leggono come scolarsi una bibita fresca in una torrida giornata estiva. Lo stile dell’autrice è fresco e brillante, mi sono divertita molto anche grazie ai dialoghi intrisi di ironia, che mi hanno strappato più di una risata nel corso della lettura.
I temi toccati sono tantissimi, ma l’attenzione è puntata proprio sull’amicizia: non bisogna essere necessariamente uguali, pensarla allo stesso modo, andare sempre d’accordo, il punto di forza dell’amicizia è il sentimento di fondo che lega le persone, che cresce e si evolve con il passare del tempo. Le differenze rendono più forte il legame e arricchiscono ogni singolo componente del gruppo.

“Forse siamo ancora amiche proprio perché siamo diverse”


Nel complesso il libro mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio a tutti coloro che hanno bisogno di staccare la spina per qualche ora e di lasciarsi andare alle risate.



Sofia Laguardia, italoamericana, nasce negli anni Ottanta (la data precisa non conta, basta quel decennio). All’asilo sognava di diventare una principessa. A dieci anni voleva farsi suora (per il velo). A venti si immaginava attivista politica. A quasi trenta, dopo anni di scrittura per blog e riviste, e di ghost writing sfrenato, non sa ancora chi vorrebbe essere, motivo per cui decide di racchiudere le sue mille personalità nei libri. Il suo tumblr è Cuore di neoprene.

Quattro amiche e una notte d’estate, il suo primo romanzo, è uscito a maggio 2015 nella collana digitale di Rizzoli, You Feel.


Nessun commento:

Posta un commento