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giovedì 26 novembre 2015

ANCORA PRIMA DI INCONTRARTI di Manuela Chiarottino


Tutte le strade portano al cuore.

Gioia è una ragazza delicata e solitaria, che tra due genitori distanti e le insicurezze dell’adolescenza fatica a trovare uno spazio in cui crescere forte. Solo quando Massimo – il ragazzo più bello del paese, proprio lui – inizia a farle la corte, Gioia si scopre per la prima volta affamata di vita, e attraverso il suo sguardo impara a vedersi bella. La drammatica fine della loro storia la spinge a un folle tentativo di replicare la magia del primo amore, idealizzandolo. Ma è proprio rincorrendo l'idea di un sentimento che l'ha appena sfiorata, senza davvero avvolgerla, che per Gioia inizia la vita vera. Con incontri autentici, complessi, ed emozioni per cui forse potrà di nuovo batterle forte il cuore.

Un new adult emozionante, una storia d’amore intensa, la prova che l’amore non muore mai.
Nuovo YouFeel, Roberta pronta a leggere e recensire. E ancora una volta questa collana non delude le mie aspettative.

Gioia è una bambina sola, cresce nell'indifferenza dei genitori e per questo fa  il possibile per rendersi invisibile anche agli occhi degli altri. Il suo unico punto di riferimento sono i nonni che va a trovare durante l'estate e che riescono a regalarle momenti di serenità e di affetto. Si costruisce un mondo solo suo, dove crede di essere una fata dei boschi, ma torna ben presto con i piedi per terra quando Massimo, il ragazzo più popolare del paese, le rivolge la parola e tutte le sue attenzioni. Si frequentano per tutta l'estate, ma se Gioia sente nascere dentro di lei, qualcosa simile all'amore, ahimè, non si può dire la stessa cosa di Massimo; per lui non è altro che uno svago, ma nonostante questo la rispetta e le mostra il suo lato dolce. Questa storia va avanti per due estati di seguito quando lei torna in villeggiatura dai nonni, e forse quell'estate risulta anche essere quella fatale. Massimo ha un incidente in moto e non arriverà mai da Gioia quella sera in cui avrebbero dovuto vedersi. Per volere dei genitori, i suoi organi vengono donati, e a qualcuno è destinato quel cuore che Gioia tanto ama; purtroppo, o per fortuna, il ricevente deve restare anonimo. La sua vita viene totalmente stravolta, riaffiorano i disturbi alimentari e inizia a manifestare forme di autolesionismo; a causa della sua non elaborazione del lutto del giovane, viene costretta ad andare in analisi da uno psicologo.

L'analista aveva detto che ero una persona amore-dipendente: era come se necessitassi dell'amore come gli altri hanno bisogno del cibo o della droga.

Il tempo passa per tutti, e Gioia si ritrova a fare i conti con delle scelte che potrebbero cambiare la sua vita, come per esempio una carriera universitaria che va contro il volere dei genitori, ma che, nonostante questo, le consentono di inseguire i propri sogni. E mentre va a depositare dei fiori sulla tomba di Massimo, scorge in lontananza due figure; una è sicuramente la madre, ma l'altro? Un ragazzo della sua età, più o meno, e quello che la colpisce è il gesto della madre del ragazzo morto: poggia una mano sul cuore del giovane sconosciuto. Basta poco per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, e per Gioia diventa quasi un'ossessione trovare la persona in possesso del cuore che ha tanto amato. Grazie ad Anna, una persona che le è stata vicina in tutti quegli anni, riesce a risalire al nome e alla città in cui abita, e sembra che il destino le voglia dare una mano perché per qualche strana coincidenza si ritroveranno a vivere nella stessa città.
Il loro incontro? Inizia nel modo più semplice che una ragazza possa immaginare... un piccolo scontro dovuto a una fermata troppo brusca (ovviamente a piedi!) e un invito a fare colazione insieme per rimediare a tutto. Scopre che si chiama Angelo ed è un musicista, per la precisione un violinista, e che il suo sogno è sempre stato quello di andare a Parigi a seguire uno stage con uno dei più grandi direttori di orchestra... un sogno che ha incontrato diversi ostacoli, come un cuore malfuzionante.

Anche se non avessi saputo la sua storia, avrei intuito che non aveva sorriso molto nella sua vita e ogni occasione per farlo era fonte di meraviglia e di gioia. Era un sorriso che arrivava dritto al cuore e proprio non si poteva scansarlo.

Ma l'amore non è un gioco, si rischia di innamorarsi veramente e questo potrà portare grandi gioie o tanto dolore. Gioia dovrà fare i conti con il suo passato e volgere lo sguardo verso il futuro che le si prospetta, solo così potrà tornare a essere felice.

“L'amore è un'altalena, sale e scende. Bisogna non volare troppo in alto e cercare di fermarsi piano, al momento giusto. Se qualcuno ti tiene, però, è più facile.”

Questo è uno di quei libri da leggere, per chi ha amato, chi ama e chi ha voglia di amare intensamente. Mi sono ritrovata a provare le emozioni e le sensazioni di Gioia, sono stata partecipe del suo dolore per la perdita di Massimo, la sua pausa di amare ancora, ho sorriso tutte le volte che passava le sue giornate insieme ad Angelo, perché in quelle occasioni si “leggeva” che era proprio felice. Il racconto scorre fluidamente grazie anche al fatto che è scritto in prima persona e dal punto di vista di Gioia stessa; impossibile non immedesimarsi in lei e vivere la sua infanzia e la sua adolescenza per poi trovarla cresciuta e studentessa universitaria. Stupendo il rapporto che ha con la nonna che colma quel vuoto lasciato dall'indifferenza dei genitori, troppo impegnati lavorativamente per occuparsi di lei. E Angelo, beh, il ragazzo che ognuna di noi spera di incontrare: dolce, affettuoso, romantico, ma allo stesso tempo coraggioso e con tanta voglia di mordere quella vita che ha sempre vissuto sotto una campana di vetro. Sorridevo ai suoi momenti di timidezza e alla schiettezza delle sue parole.

Rubare il cuore di una ragazzina può essere molto facile, specie se lei è sempre vissuta nell'ombra, affamata d'amore come un viandante disperso nel deserto lo è dell'acqua.

Una storia che parla di amore, di speranza, di riscatto, di sogni liberati da quel cassetto a lungo rinchiusi, ma più di tutto fa capire quanto sia importante la donazione in tutte le sue forme: dà la possibilità a un'altra persona di ritrovare il proprio posto nel mondo portandosi dietro quello che il donante ha voluto regalargli, non esiste atto di amore più completo.
I miei complimenti a questa autrice che ha saputo dar vita a una storia così intensa, approfondendo l'argomento della donazione e in particolar modo il trapianto di cuore, e la possibilità di una trasmissione cellulare tra donatore e ricevente... forse quella stessa che dava la speranza a Gioia di ritrovare Massimo negli occhi di Angelo.

“[...] Dimmi, pensi che il tempo sia decisivo per poter dire di amare davvero qualcuno?”
“Niente affatto, penso che possa bastare anche un minuto per innamorarsi, se s'incrocia proprio quello sguardo, se s'incontra proprio quel sorriso.”
“Quello sguardo?”
“Quello giusto.”



2 commenti:

  1. Grazie mille della bella recensione :-) Devo dire che sono state svelate un pò di cose ma spero d'altra parte che abbia incuriosito e posso assicurare che ci sono ancora molte altre sfumature che si scopriranno leggendolo Allora un brindisi... ah ah...dovrei dire che mi spiace per la sbronza ma ne sono felice :-) Un bacio <3

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    1. Spero non sia considerato eccessivo spoiler, ma non è stato semplice sorvolare sul un argomento che mi tocca nel profondo. Spero che nonostante questo piccolo inconveniente, la recensione venga apprezzata da autore e lettori :)

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