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mercoledì 9 marzo 2016

LA MIA RIVINCITA di Arianna Gallo


Nessuno dovrebbe perdere le persone a cui tiene di più. Non si è più gli stessi dopo.
Questo è proprio ciò che succede a Paolo, un giovane ragazzo che, durante quella che dovrebbe essere per lui l'età più bella, si ritroverà ad affrontare una grande perdita.
Da quel giorno la sua vita cambia radicalmente, tanto da lasciare i suoi ed andare a vivere da solo, per cercare di dimenticare. Ma a volte, scappare non serve. Un ricordo ti segue ovunque.
Dopo alcuni anni ritorna a casa, ma solo per essere al fianco del fratello il giorno del suo matrimonio.
Ed è durante questa permanenza che i suoi occhi si specchieranno in quelli di Cristina, una ragazza che trasmette allegria solo nel vederla sorridere.
Ma dietro tutti quei sorrisi, anche lei nasconde un cuore deluso da quello che credeva fosse l'amore della sua vita.
I loro destini si incroceranno, e allora, entrambi capiranno che, quando il mondo intero cade a pezzi,quando non c'è nessuna luce a rompere il buio; basta solo un attimo, quello in cui riesci a perderti in uno sguardo.
E saprai fin dal principio, che riuscirà a sostenerti in ogni momento. Proprio come le stelle sostengono la luna.
Da quell'attimo in poi, avrai la certezza di non essere più solo. 



Voglio iniziare questa mia recensione facendo i miei complimenti a questa giovane autrice perché è riuscita a spiazzarmi completamente. Ogni volta che credevo di aver intuito la trama di questo libro,  lei rimescolava le carte e rimetteva tutto in gioco. 
Si inizia con un prologo in cui amore e dolore si confondono dando origine ad un turbinio di emozioni che disorienta sì il lettore, ma lo spinge a leggere per riuscire a capire. 
Paolo, il protagonista maschile di questa storia, è un personaggio molto complesso e perfettamente caratterizzato. In ogni suo gesto, o frase, si avverte tutto il dolore che si porta dietro da quel tragico giorno. Ha perduto il suo grande amore ma continua a vivere nel suo ricordo. Lascia la sua città convinto di poterla dimenticare stando lontano dai luoghi testimoni della loro felicità, ma la sua è solo un'illusione. 

“… inutile disattivare il cervello per un po', perché non era di certo lui a parlare, ma bensì il cuore. E quando quest'ultimo prende parola, niente può distrarti da ciò che ti dice.”

Quegli occhi azzurri tormentano i suoi sogni e il dolore che prova non lo lascia vivere, tanto da portarlo a condurre una vita sregolata. Dopo quattro anni è “costretto” a tornare a casa per il matrimonio di suo fratello Andrea ma a nulla serve ammazzarsi di lavoro nel locale dello zio… lei è sempre lì a tormentare la sua anima nera. Ha chiuso con l'amore, è l'ombra di se stesso, irriconoscibile, scontroso con tutto e con tutti fino alla sera in cui i suoi occhi si posano su una ragazza che balla sopra un tavolino del locale in cui lavora. Cristina riesce a far battere di nuovo il suo cuore. 


“Ripeteva continuamente a se stesso che non l'avrebbe mai dimenticata, ma quando era in compagnia di Cristina, era come se tutto ciò che aveva vissuto scomparisse per sempre. Dimenticava il dolore, riuscendo a stare bene senza grandi sforzi. Ed era proprio questo che non riusciva a perdonarsi.”

Un raggio di sole riesce ad attraversare anche il cielo più denso di nuvole grigie e riportare la luce nelle tenebre. Lo stesso può farlo l'amore ed è esattamente quello che Cristina rappresenta per Paolo: la luce. Molti sono i capitoli dedicati a questi due ragazzi, e alla loro storia, che emozionano. Ti fanno piangere, ridere e pure urlare di rabbia senza però voler interrompere la lettura, capitolo dopo capitolo, per la necessità di sapere. In questi passaggi riesci ad immaginarti l'evolversi della loro relazione. L'amore che trionfa sul male, i litigi e le riappacificazioni che caratterizzano ogni grande amore ma la vita ci mette sempre di fronte a delle scelte da fare. Ci costringe a prendere decisioni anche contro la nostra volontà. 
“La mia rivincita”, che lo si apprezzi o meno, è un libro che ti lascia il segno e che ti porta a riflettere su molti aspetti. Ti fa immedesimare nei suoi personaggi perché può capitare di aver vissuto esperienze simili a Paolo o Cristina, o comunque può dar vita a dibattiti su come ciascuno avrebbe affrontato quelle stesse situazioni. Per questo ti resta addosso anche dopo aver letto l'ultima parola.





Arianna Gallo: Ho vent'anni, vivo a Torre Annunziata in provincia di Napoli. Ho frequentato due anni di scuola alberghiera, che ho abbandonato, non era proprio ciò che desideravo. Altri due di corsi di formazioni per parrucchiere, mi piaceva tanto ma non ho coltivato niente. Insomma, non ho ancora trovato la mia strada. Spero di riuscirci presto. All’età di 12 anni ho scoperto il mio grande amore per la lettura. Oltre a questo, ho sempre avuto una passione per la scrittura. Quando non leggevo, trascorrevo il tempo a riempire quaderni di tutti i miei pensieri. Non mi definisco una scrittrice, ma una semplice ragazza che vuole mettersi in gioco. Il mio motto è: “Se non rischi un po’ non lo potrai mai sapere”. Ed io, sono pronta a rischiare. 







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