domenica 23 ottobre 2016

Segnalazione: Nient'altro che noi di Penelope Ward



Sembra ormai che queste due scrittrici si rincorrano in ogni stato, metaforicamente parlando.
Perché? Di chi sto parlando?
Poco tempo fa negli States è stato pubblicato Playboy Pilot, l'ultima chicca del fantastico duo Vi Keeland e Penelope Ward e ora, in Italia, sta per uscire un romanzo di Vi Keeland (di cui presto vi parlerò) e Nient'altro che noi, di Penelope Ward, che altro non è che, udite udite, Stepbrother dearest, uno stand alone che ancora oggi è sulla bocca delle amanti dell'autrice.

Purtroppo, ad oggi, non posso ancora darvi una data precisa, proprio per via della recente acquisizione dei diritti da parte della TRE60, però posso rendervi partecipi della mia traduzione di trama e, perché no, di un piccolo estratto.

Volete saperne di più? Eccovi accontentati.
Per leggere la nostra recensione, cliccate qui


Tu non dovresti volere l'unica persona che ti tormenta.

Quando il mio fratellastro, Elec, è venuto a vivere, durante il mio ultimo anno scolastico, a casa nostra, non ero preparata a quanto potesse essere stronzo.

Odiavo che se la prendesse con me solo perché non voleva stare qui.
Detestavo che si portasse nella sua stanza delle ragazze della nostra scuola.
La cosa che detestavo di più, però, era il modo indesiderato con cui il mio corpo gli rispondeva.

In un primo momento, pensavo che l'unica cosa che contasse per lui fossero i suoi addominali duri come rocce e tatuati, insieme al suo volto cesellato. Dopo, le cose iniziarono a cambiare tra di noi ed una notte le cose precipitarono.

Rapidamente come entrò nella mia vita, altrettanto velocemente ne uscì, andandosene in California.

Ci sono voluti anni prima che rivedessi Elec.

Quando una tragedia ha colpito la nostra famiglia, ho dovuto affrontarlo di nuovo.

E diavolo, il ragazzino che mi fece impazzire ora è un uomo che mi porta alla follia.

Ho la sensazione che il mio cuore si stia per spezzare di nuovo.

E ora.. ecco a voi una traduzione tratta proprio dal primo capitolo. Giusto un'anteprima.
L'aria fredda appannava il vetro della finestra nel nostro salotto tanto quanto lo facevo io, attendendo nervosamente di fronte ad essa, cercando di guardare fuori.
Da un momento all'altro, la Volvo station wagon di Randy avrebbe imboccato il vialetto. Era andato all'aeroporto di Logan per prendere suo figlio, Elec, che sarebbe venuto a vivere con noi per un anno, mentre sua madre si sarebbe presa un anno all'estero per un incarico lavorativo.

Randy e mia madre, Sarah, erano sposati da un paio di anni. Il mio patrigno ed io ci comportavamo bene, anche se non direi che fossimo molto legati. Ecco quello che sapevo sulla famiglia precedente di Randy: la sua ex moglie, Pilar, era un'artista ecuadoriana stabilitasi a San Francisco Bay, e suo figlio era un punk tatuato che, secondo Randy, era libero di fare qualsiasi cosa volesse.

Non avevo mai incontrato prima il mio fratellastro, tranne per una foto di lui scattata pochi anni prima, poco prima che Randy sposasse mia madre. Dallo scatto potevo vedere che aveva ereditato i capelli scuri probabilmente dalla madre latino americana, così come la pelle abbronzata, da Randy aveva preso gli occhi chiari e i lineamenti delicati. Aveva i tratti puliti, anche se Randy aveva detto che Elec era entrato in una fase ribelle della sua vita, recentemente. Questo includeva il farsi tatuaggi quando aveva solo quindici anni, finire nei guai per aver bevuto e fumato canne, perché minorenne. Randy incolpava Pilar di essere incostante e troppo concentrata sulla propria carriera, permettendo così ad Elec di farla franca.

Randy sosteneva di aver incoraggiato Pilar ad accettare un lavoro temporaneo come insegnante nelle classi gestite dalla London art gallery, in modo che Elec, ora diciassettenne, potesse venire a vivere con noi.

Sebbene Randy avesse fatto due viaggi da quelle parti ogni anno, lui non era là ogni giorno per educare Elec. Lui aveva trovato difficoltà con questa cosa e diceva di non vedere l'ora di poter cogliere l'opportunità di portare qui suo figlio per un anno.

Avevo le farfalle nello stomaco mentre fissavo fuori la neve sporca fiancheggiare la nostra stradina. Il gelido clima di Boston sarebbe stato una brutta sorpresa per il mio fratellastro californiano.

Avevo un fratellastro.

2 commenti:

  1. Grazie al cielo lo pubblica Tre60 *-* sarà miooooo

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    1. Io non vedo l'ora di avere fra le mani il cartaceo italiano. Giusto per aggiungerlo a quello americano **

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