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martedì 6 dicembre 2016

Un fiume in piena di Leta Blake


Data di pubblicazione: 9 Dicembre
Titolo: Un fiume in piena
Titolo originale: The River Leith
Autrice: Leta Blake, Author
Tradutrice: Stefania Trivelloni
Genere: contemporaneo
Lunghezza: 211 pagine

Dopo un incidente sul ring, il pugile dilettante Leith Wenz si risveglia e scopre che i suoi ricordi risalgono a tre anni prima. Senza appigli e combattendo per affrontare la sua nuova condizione, Leith deve fare nuovamente i conti con dolorose rivelazioni riguardanti la sua famiglia. Il fratello è al suo fianco per sostenerlo, ma è il viso poco familiare di Zach, che gli è stato presentato come il suo migliore amico, a donargli la tranquillità che desidera ardentemente. Fino a quando la presenza di Zack comincia a suscitare in lui sentimenti che non riesce a spiegarsi.
Per Zach, essere dimenticato dal suo partner è straziante, ma sta attento a non rivelare la verità a Leith per proteggere entrambi da ulteriori sofferenze. Riesce a dare sollievo e voce alle sue turbe interiori solo confessando paure e dolori all’anonimo Internet. Ma dopo che Leith sembra cominciare ad aprirsi, le scelte di Zach potrebbero ritorcersi contro di lui.
E alla fine Leith dovrà interrogare il suo cuore con domande a cui la sua memoria non riesce più a rispondere.
Veramente un libro raccomandato, una lettura che non risparmia forti emozioni e per chi ha il cuore tenero, come la sottoscritta, la commozione è assicurata.

La storia è molto semplice: Leith ha un incidente sul ring e perde gli ultimi tre anni di memoria. Peccato che in quell’arco di tempo la sua vita abbia subito notevoli cambiamenti. Da parte sua vediamo come sia difficile sentirsi raccontare il proprio passato da quelli che si considerano completi estranei, la frustrazione nel non ricordare nomi, luoghi ed eventi. Nel doloroso apprendere della morte del padre, avvenuta anni prima, ma che percepisce come una ferita fresca. Insomma Leith suscita molta empatia con la menomazione che ha subito.

A mio parere, il ruolo più difficile è però quello di Zach. L’intero libro è narrato dal pov di Leith, ma i capitoli sono inframezzati dai videoblog di Zach dove, a completi estranei della rete, affida le sue più nere paure ed il suo accecante dolore. Leggere i suoi monologhi alla webcam è straziante, nonostante Leith non sia morto non ricorda più nulla di loro, da un giorno all’altro Zach perde l’uomo che amava e con cui aveva costruito una vita, la sua roccia, il suo porto sicuro nella tempesta. Comprendo la sua difficoltà a rapportarsi con il “nuovo” Leith, la sua paura che tra loro non potrà mai esserci nuovamente l’amore e l’intesa di un tempo. L’ardente anelito di un abbraccio, di un bacio, il suo dolore strappa davvero il cuore dal petto.

Insomma si tratta di un libro travolgente che lascia incollati fino all’ultima pagina. Una riscoperta di se stessi unita alla nascita di un nuovo io, diverso da prima, ma ugualmente vero.
Da leggere. Punto.


No. Non posso permettermi di lasciarmi andare così. Ma solo perché lui non ricorda tutte le promesse che ci eravamo fatti non significa che io non le debba mantenere. Possiamo anche non essere sposati, ma ci siamo promessi che ci saremmo presi cura l’uno dell’altro qualunque cosa fosse successa, e ho intenzione di rimanervi fedele. Non smetterò mai di fare quello che posso per Leith. Qualunque cosa accada. Qualunque sia l’esito di questa situazione.

Crede che io sia il suo migliore amico. È la versione su cui abbiamo concordato io e il medico quando ha detto che finalmente potevo vederlo. È in gran parte vero, ma esclude comunque molto.
Ed è dura perché ogni volta che lo vedo, vorrei baciarlo e toccarlo come facevo prima, ma non posso. Non mi riferisco al sesso. È tutto il resto a mancarmi molto di più. Cose come… la morbidezza dei suoi capelli quando glieli scompiglio, il suo profumo e il mormorio della sua voce nel petto quando la notte vi appoggio la mia testa…

«Effetti collaterali del sesso fantastico… Non sto piangendo. Sono troppo felice per piangere.» 

«Non hai mai pianto di gioia?» chiese Leith.

«Solo il giorno in cui ho saputo che eri vivo… E nel roseto quando mi hai baciato. Quando ho capito che mi amavi ancora.»

Zach sorrise, attizzando il fuoco. «[…] Per come la vedo io, non ricordarmi il nome della persona con cui l’ho fatto la prima volta è del tutto irrilevante, perché tutto quello che ho fatto nella mia vita mi ha portato a essere qui con te in questo momento.»
Leta Blake vorrebbe potervi dire che la scrittura la trasporta in mondi magici e meravigliosi, dai quali riesce sempre a tornare sana e salva in una casa pulita e brillante in cui il bucato è già piegato con cura, ma la realtà è un po’ diversa. 
Da che Leta ne ha memoria, le storie hanno sempre preso possesso della sua mente, trasportandola in terre lontane e costringendola a piegarsi alla volontà di personaggi immaginari. Ogni volta che torna alla realtà, trova pile di panni da lavare e appuntamenti dimenticati. Ma con i suoi fedeli amici e famigliari al suo fianco, le conseguenze in genere non sono troppo dure; inoltre, la gioia della scrittura e l’eccitazione di finire un libro sono sempre una grande ricompensa. 
Leta vive nel Sud degli Stati Uniti, dove si impegna per riuscire a bilanciare lavoro, scrittura e famiglia.


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