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venerdì 5 maggio 2017

Tigri in fuga di Sean Kennedy



Seguito di Tigerland – Il ritorno

Il giovane Micah Johnson è il primo giocatore di football australiano dichiaratamente gay già all’inizio della carriera. Per Declan Tyler, ex giocatore professionista, fargli da mentore è un compito difficile: il ragazzo, infatti, compie una scelta sbagliata dietro l’altra, cacciandosi continuamente nei guai. Niente, comunque, che Dec non sia in grado di affrontare, visto che lui stesso ci è passato, e lo ha superato, più spesso di quanto gli piaccia ammettere. Inoltre, essere da anni il compagno di Simon Murray lo ha abituato alle tribolazioni e agli ostacoli.
Come sempre, Simon pensa che tutto stia andando per il verso giusto finché Coby, il suo assistente, non gli confessa un segreto che coinvolge la sua vecchia nemesi. I problemi di Simon e Dec si intrecciano e, per risolverli, i due devono intraprendere un lungo viaggio durante il quale affronteranno questioni, riceveranno delle scuse, e andranno a recuperare un ragazzo in fuga per riportarlo sano e salvo ai genitori preoccupati.
Questo terzo libro della serie “Tigri e Diavoli” si colloca temporalmente otto anni dopo il primo e due dopo il secondo. Simon e Dec sono una coppia solida, più innamorata che mai che affronta gli ostacoli che la vita pone loro davanti. Sono sempre attorniati dai loro amici Roger e Fran che hanno finalmente realizzato il loro sogno di diventare genitori, e Lisa ed Abe che invece i bambini preferiscono prenderli a piccole dosi solo se partoriti da altri. Jasper Brunswick, la nemesi di Simon da secoli, torna alla carica, Declan deve cercare di aiutare un adolescente difficile e i due, al contempo, devono affrontare i piccoli problemi quotidiani.
Lo stile fresco e divertente di Sean Kennedy è sempre presente, la storia narrata dal pov di quel pazzo, arguto e tagliente Simon dà alla narrazione quella marcia in più per spiccare nel panorama dei soliti romanzi che girano di questi tempi. La spiccata personalità di Simon e la pacata dolcezza di Dec sono un perfetto connubio, a volte il loro essere così vicini, così affiatati ed innamorati, fa quasi cariare i denti. Il lasciare sempre all’immaginazione del lettore le scene hot è una scelta particolarmente azzeccata per dare carattere alla narrazione, in un periodo in cui se non vengono descritte acrobazie mirabolanti tra le lenzuola, un libro non tira più abbastanza.
Insomma si tratta di una storia divertente ed emozionante che affronta lo spinoso problema del matrimonio egualitario che, ancora oggi, è illegale in Australia. Un libro che fa ridere, riflettere, emozionare, commuovere, arrabbiare. Assolutamente imperdibile per chi ama la coppia Simon/Dec, per chi l’ha “vista” nascere e crescere e che ora desidera condividere con loro gli obiettivi di vita raggiunti.


“Non abbiamo bisogno di un pezzo di carta,” dissi, citando una frase che si ripeteva spesso ma a cui nessuno credeva. La verità era che il matrimonio consentiva maggiori diritti e libertà di una relazione di fatto, gay o etero che fosse. Avrebbe reso le cose più concrete e molto più stabili. Non all’interno della nostra relazione – che era solida come una roccia – ma dal punto di vista finanziario.


Casa di solito è un luogo, ma per me Dec era la mia casa. Era lui che mi faceva sentire al sicuro e amato, e il passare del tempo non faceva scemare quel sentimento. Non importava cosa succedesse.


“Sei tutto il mio mondo, Simon Murray.”
“Sei ubriaco.”
Rise. “Va bene, forse un pochino. Ma quando sono ubriaco mi è permesso dire cose del genere senza che tu faccia lo stupidino.”
Lo sentii scivolare nel sonno. “Anche tu sei il mio mondo,” sussurrai.
“L’ho sentito,” disse. “Vittoria!”


“[…] Mi ero convinto che non mi importasse dell’amore, e non capivo come ci si potesse innamorare, ma era solo perché avevo paura. Ma quando è arrivata la persona giusta, quella paura è scomparsa. E ciò mi ha reso possibile aprirmi anche alle altre relazioni.”


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