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lunedì 2 ottobre 2017

LA PAZIENTE 1155 di Francesca Petroni


Una paziente priva di sensi di cui non si conosce l’identità. Una professoressa di Psichiatria e il suo assistente si scambiano i loro pareri sulla sua cartella clinica, ma niente è come sembra…
Storia originale dove nulla è quello che sembra.

Il diario della paziente misteriosa è l’unica documentazione in possesso della Psichiatra e del suo assistente, le ipotesi che vengono formulate come appunti creano una struttura innovativa sviluppando due racconti in uno.
La storia non è molto lunga, narra degli ultimi mesi della paziente 1155 con alcune digressioni sul passato della protagonista.


“Il fatto che io sento quello che sentono loro e mi fa male. Anche se non è forte come quando sono le presenze a entrare dentro di me. Loro non hanno il corpo a fare RESISTENZA. Entrano così fortemente che io non posso far altro che subire il loro dolore, la loro rabbia, il loro … amore. Ma dio ma che sto scrivendo. io non credo a queste cose. io amo la logica, la razionalità”

Pensavo di imbattermi nel solito giallo/triller, ma più mi addentravo nella storia più la trama si infittiva e si articolava, ogni ipotesi avanzata dai medici veniva abbandonata alla pagina successiva, demolendo le teorie sviluppate fino a quel momento.


“Ora sono qui, nel mio letto, in preda al terrore e non voglio chiamare nessuno. Non voglio che mi vedano così. Che potrei dire? Che LUI è venuto di nuovo da me? No nella migliore delle ipotesi mi prenderebbero per pazza.”

La creatività del contenuto e della forma caratterizzano questo racconto, portando il lettore a divorare la storia.
Quando le domande trovano finalmente risposta, mi sarebbe piaciuto che l’autrice avesse sviluppato il passato della dottoressa e delle persone a lei collegate.
Il finale è inaspettato e originale.

L’unica “pecca” giustificata dall’originalità del formato, è la necessità/obbligo di leggere questo racconto su un dispositivo a colori.



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