Pagine

sabato 21 novembre 2020

Review Party: ARRONGANTE E PROIBITO di Whitney G. (The coffee series #3)




The Coffee Series

Oggi è ufficialmente il giorno più brutto della mia vita. 

Mi sono svegliata cinque ore dopo una incauta notte di fuoco con l’uomo più sexy, arrogante e sfacciato che io abbia mai incontrato. E questo bastardo ha anche lasciato un biglietto: “Penso proprio che tu mi abbia mentito sul fatto di non avere tanta esperienza a letto. L’ho capito prima ancora di arrivare in camera. Non credo neanche alla balla sul fatto che di solito indossi lingerie di seta. I tuoi cassetti sono pieni di mutandoni di cotone. Firmato: l’uomo migliore con cui tu sia mai stata”. Come se non bastasse ho perso due clienti, che mi hanno mollato per il mio principale concorrente; la mia coinquilina ha rovinato con la candeggina il mio completo migliore; e il bar che frequento abitualmente è stato chiuso dall’ufficio di igiene. Ciononostante ero ancora al settimo cielo per la migliore chiusura di contratto della mia carriera. Stavo per far firmare il cliente più facoltoso nella storia dell’azienda per cui lavoro, e ottenere così l’incarico “impossibile”, quello che nessun addetto stampa è mai stato in grado di gestire. Ma alle quattro non mi sono trovata davanti un atleta, un personaggio televisivo, o una celebrità. Con il suo sorrisetto da schiaffi, ho visto varcare la soglia dell’ufficio la mia avventura di una notte, arrogante e sexy. Il mio nuovo cliente. 

#prodottofornitodaNewtonComptonEditori
#copiaomaggio
Eccoci qui al terzo appuntamento con la Coffee series firmata Whitney G.



Essere il cliente perfetto è un’arte. 
Da una parte c’è quello che vuoi fare e dall’altra la necessità di rassicurare in privato l’ufficio stampa sui “progressi” che stai facendo, 
e l’equilibrio tra le due cose è precario. 
Quantomeno, così avevo sentito dire.

Protagonista indiscusso a pov alterni è Ryan, un incallito donnaiolo che di sicuro ci sa un sacco fare quando vede la sua preda, un po' meno dopo, quando è il momento di dire tanti saluti e arrivederci.
In quello, proprio, non è portato.
Sono proprio tutte le sventole che si porta appese al suo braccio ad aver creato problemi non solo a lui, ma anche alla sua azienda. Come se non bastasse tutte le sue PR hanno vita breve perché, in fondo, chi vorrebbe aver a che fare con tutti i casini che crea (e a cui non vuole porre rimedio, aggiungo)?
Cosa dire di più. E' impossibile stare dietro a un uomo che non si preoccupa degli scandali, della sua immagine pubblica, di ciò che la gente pensa riguardo cosa non dico e, cosa ancor più importante, non ha ancora capito che come amministratore delegato la sua fama si riflette sulla sua azienda.


«Non hai più risposto alla mia domanda».
«Quale?»
«Ti ho chiesto che tipo di uomo cerchi».
«Non c’è bisogno di saperlo. Quando lo incontro lo capisco»

Penelope di tutto ciò non sa nulla, l'unica cosa che sa, quando lo incontra in un locale, è quanto è bello e, sotto sotto, affascinante. Per una sera non vuole pensare a niente se non a divertirsi, le regole poi son chiare, l'indomani quella sera fra loro non sarà mai esistita e ognuno di loro continuerà la sua vita di sempre.
La cosa che non si aspettava di trovarsi il giorno dopo?
Un foglietto che nemmeno saprei come definire, il troppo ego ha dato a Ryan alla testa. Indubbiamente.
L'unica cosa che la rassicura è che non dovrà mai più vedere quell'uomo e che nulla le rovinerà il buonumore quel giorno, perché un grosso cliente la aspetta e lei, a capo di una piccola agenzia di pubbliche relazioni, non vede l'ora di iniziare.

Il fattore non calcolato? Il suo nuovo cliente mai una volta ha lasciato traccia del suo nome, ha sempre chiamato e, cosa ancor più importante, si è sempre rappresentato con le sue sigle.
Quante probabilità ha Penelope di ritrovarsi proprio lui di fronte, la sua avventura di una notte?
Lingua senza peli, charme, modo di fare da re del mondo...
... Ecco a voi Ryan Dalton, amministratore delegato della sua azienda e, ancor più, uomo alla ricerca di una PR che risolva i suoi problemi.
Non che glieli complichi.
Avrebbe però più bisogno di un cagnolino, che si limiti a obbedire ai suoi ordini da principino viziato piuttosto che di una persona pensante e a questo giro, Penelope, non si farà mettere i piedi in testa da nessuno.

 «Non ho ben chiaro a che gioco sta giocando, 
ma voglio che sappia che perderà. Sempre. Ogni. Singola. Partita» 

Terzo appuntamento con la Coffee series e devo dirvi che quest'opera mi ha stupito.
Non è sempre facile portarsi alla memoria gli stili delle scrittrici quando ti riapprocci ad una loro opera dopo tanto tempo, ma questa volta?
E' stato un fulmine a ciel sereno.
Il linguaggio è colorito, il nostro protagonista sexy a dir poco, con un carattere che non invidierei mai e lei? Lei è tosta.
Whitney G. ha creato un mix esplosivo dove due caratteri dominanti fanno da padroni della scena, ogni battuta sembra una stilettata messa a punto e nonostante le poche pagine di cui l'opera è costituita, non mi sento di dire che manchi in qualcosa.
Che posso dirvi di più? Mi è piaciuta.




Nessun commento:

Posta un commento