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martedì 25 ottobre 2022

LA CHIMICA DELL'AMORE di Paola Chiozza



L’amore è solo questione di chimica?
Sì, se ti chiami Isaac Goldsmith, sei il professore di biologia molecolare più S.N.S. (sadico, nerd e sexy) di tutta Berkeley e credi nei legami atomici primari più di quelli tra esseri umani. Tutto può essere spiegato con una semplice formula, anche i sentimenti.
Eppure, se c’è un’unica cosa in cui Isaac ha sempre creduto, è l’amicizia con Audrey Carpenter. Almeno finché non si è trasferita in Inghilterra facendo perdere le sue tracce.

Audrey Carpenter ha una fissazione per i romanzi rosa e due obiettivi: innamorarsi del suo personale Mr Darcy e scrivere la biografia di Kate Middleton.
È davvero un peccato che quel tizio travestito da Darcy si sia rivelato un idiota e che la biografia da scrivere sia quella dell’unica persona che Audrey non avrebbe mai voluto rivedere: Isaac Goldsmith, il suo ex migliore amico del liceo.

E così, quando Audrey torna in America dopo quindici anni, non crede ai propri occhi: dov’è finito il suo (ex) migliore amico? Perché il ragazzino nerd con cui ha divorato ghiaccioli davanti alla tivù, che le ha dato ripetizioni di chimica e con cui ha condiviso tutto o quasi… è diventato un professore scontroso, affascinante e con un sorriso sciogli-mutandine?

Lavorare fianco a fianco? Si può fare.
Andare d’accordo? Ci si può ragionare.
Essere di nuovo complici? Impossibile.
Perché chi dice che tra uomo e donna può esserci tutto, tranne che amicizia… be’, in questo caso ha ragione da vendere!

#prodottofornitodaPaolaChiozza
#copiaomaggio
(Collage creati da Federica Alessi)

Isaac Goldsmith è il più giovane professore all’UC Berkeley e le sue lezioni sono seguite dalla maggior parte del corpo studentesco femminile. Soprattutto se sei un professore di biologia molecolare nerd e sexy. Per fortuna la sua moralità è ben salda al fatto che non può compromettere la propria carriera, dando per scontato che non esiste l’amore ma che si tratta di un processo chimico che scatta tra due persone che si piacciono.
La sua nemesi? Audrey Carpenter, ghostwriter per una delle più famose case editrici londinesi e alla ricerca costante del vero amore… ma che dico, del suo personale Mr. Darcy. Avete capito bene perché è un’appassionata di Orgoglio e Pregiudizio e di tutto quello che gira intorno al mondo di Jane Austen. È tremendamente brava nel suo lavoro, ha scritto le biografie dei più importanti personaggi famosi e sogna di scrivere la storia di Kate Middleton. Quando il suo capo decide di mandarla a scrivere la biografia di un certo Goldsmith, lei è convinta che si tratti di Chase Reeve Goldsmith. Peccato che solo quando arriverà in America, scoprirà che si tratta di una persona che non vede da più di quindici anni: Isaac Goldmith, suo ex migliore amico, e l’unica persona di cui sia stata realmente innamorata in tutta la sua vita.
Questo lavoro rappresenterà un vero e proprio cammino nel sentiero dei ricordi, e il suo cuore ha già subito profonde delusioni, ma è anche vero che così scoprirà cosa ha fatto negli ultimi quindici anni. Riuscirà a ritrovare sotto quell’ammasso di muscoli e sexitudine lo sfigato di cui era cotta?

Le cose crepate si rompono, prima o poi. Noi ci siamo rotti definitivamente molti anni fa.


Ho deciso di fare una cosa non proprio da me: scrivere una recensione a caldo. Ho terminato da poco il romanzo e sto ancora con la testa immersa nelle vicende di Isaac e Audrey, e se la storia di Rebecca e Chase mi aveva fatto sospirare, questa mi ha dato il colpo di grazia e trattenere le lacrime è stato veramente difficile (mi sento tanto Audrey che piange per qualsiasi cosa). Si dice che non può esistere una reale amicizia uomo-donna, e beh, ha ragione chi afferma questo perché il livello di confidenza diventa talmente intimo che resistere alla passione e ai sentimenti è impossibile. Mi sono ritrovata proiettata nei loro ricordi da ragazzi, quando Audrey e Isaac hanno stretto quel patto e ho sperato fino alla fine che lui alla fine la notasse, che capisse quanto lei realmente ci teneva, quanto fosse quella perfetta per lui. Ma i ragazzi in quella fase ragionano principalmente con gli ormoni, e avendo un esempio in famiglia, Isaac pensava di dover trovare una ragazza con le sue stesse passioni… mai scelta fu più sbagliata, perché diciamocelo, nonostante Audrey fosse una romantica sognatrice, era l’unica persona in grado di capirlo con uno sguardo o con la quale poteva parlare delle proprie passioni senza che lo prendesse per pazzo, anzi sentendosi coinvolta e cercando di capirne di più (il regalo per il suo diciannovesimo compleanno era la perfetta dimostrazione non solo d’impegno ma soprattutto d’amore… Isaac sei uno stupido!). E ammettiamolo, Audrey è un po’ in tutte noi, che divoriamo libri su libri, credendo fermamente nell’amore nonostante le batoste prese, continuando a cercarlo con la speranza che prima o poi ci urti durante una passeggiata al parco e uno “Scusa” faccia scattare la scintilla. Ecco, un po’ quello che succede tra loro, una casualità. Poi succede che cresci, prendi strade diverse e quel “Per te ci sarò sempre” vola via, e l’unica cosa che ti rimane sono i ricordi e (chissà) forse anche i rimpianti, pensando a cosa sarebbe successo se...

«Visto? La chimica non è così difficile.»
«Se sai come spiegarla. La tecnica della metafora è perfetta.»
«Metafora? Oh, wow, questo è il momento in cui letteratura e scienza si incontrano.»
«Allora c’è davvero un punto in comune per ogni cosa. Qualcosa che inizia dove il resto finisce.»

Devo però fare una confessione: di chimica non ho mai capito niente e ho continuato a non capirci niente durante la lettura…  sento di dover prendere ripetizioni dal professore, quando possiamo prendere un appuntamento?
Scherzi a parte, non è facile parlare di una storia che ti è piaciuta tanto, quella che una volta finita vorresti ricominciare da capo, e dopo aver letto tutto di Paola Chiozza, posso dire che con questa storia ti sei veramente superata. Ogni donna meriterebbe il proprio lieto fine e un amore così pieno da non farti sentire mai in difetto, ma in grado di metterti al centro dell’attenzione stessa. E non importa se passeranno giorni, mesi e anni, basterà guardare il proprio partner negli occhi e trovare l’amore dei primi tempi, quella flebile fiammella che è divampata in un incendio e continua a essere alimentata dal fuoco di quei sentimenti che non si sono mai spenti ma hanno cambiato struttura e intensità.


«Isaac, io credo di essermi innamorata di te.»
Se mi chiedessero di riscrivere la trasformazione della materia in una reazione chimica, parlerei di questo istante. Il momento in cui ci leghiamo tra noi, consumandoci, e diamo vita a una nuova sostanza. Questa frazione di secondo, dove e nostre mani si intrecciano, è la sintesi di noi due.

Durante la lettura di questa storia sarà impossibile non amare anche i personaggi secondari, e ho sviluppato una sorta di affetto nei confronti di Bernice Goldsmith, la saggia madre di Isaac che ci ricorda che “se un fiore ti piace lo cogli, se lo ami lo annaffi tutti i giorni”.
Quindi, perché leggere La chimica dell’amore? Perché ci ricorda che niente è impossibile; che bisogna coltivare le proprie passioni anche se questi cozzano contro il volere di un’altra persona; che dobbiamo tirare fuori quei sogni dal cassetto e farli diventare realtà; che non importa quanti ostacoli incontrerai, l’importante è riconoscere e accettare la sconfitta, smettere di scappare per rimanere e porsi nuovi obiettivi. Forse è vero che scienza e letteratura viaggiano su due binari completamente opposti, ma arriva quel momento in cui si incroceranno e il risultato potrebbe essere davvero sorprendente.

Lui è chimica, io sono amore, ma ha ragione: c’è tanto amore nella chimica e tanta chimica nell’amore.

PS: per caso stai già lavorando alla storia di una certa Supernova Mars Goldsmith???

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