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venerdì 13 ottobre 2023

DELAY OF GAME di Melissa Pratelli



 

« Tu mi incasini il cervello, John Whitman.»

«Benvenuta nel mio mondo, Brooke.»

Ho poche certezze nella mia vita: la prima è l’hockey, la seconda è la mia squadra, la terza è che Brooke Delgado mi odia.

È un bel problema, perché io sono pazzo di lei fin dal liceo, e non ho la minima idea delle ragioni del suo astio nei miei confronti.

Il mio nome è John Whitman e sono il portiere dei Denver Pioneers, i campioni nazionali di hockey universitario. Non amo i drammi, ma le questioni in sospeso mi infastidiscono ancora di più e Brooke è un’enorme questione in sospeso. Un ritardo nel gioco che mi tiene bloccato in una partita senza fine, togliendomi la possibilità di andare avanti.

E io ho tutta l’intenzione di fare a pezzi questa impasse.


Non ho mai gradito gli sportivi, soprattutto i giocatori di hockey. Sono degli idioti gradassi e io ho cose più importanti di dischetti e classifiche a cui pensare. Tipo il mio futuro, quello che traballa sin dal giorno in cui mia madre si è ammalata.

John Whitman è il re dei gradassi e non me ne fregherebbe niente di lui se solo non sapessi ciò che ha fatto. Ho promesso di tenere la bocca chiusa, ma non posso tollerare la sua presenza, né intendo farlo. Peccato che mi capiti sempre tra i piedi e che non abbia alcuna intenzione di lasciarmi perdere.

Se è lo scontro che cerca, allora lo avrà. Perché, se c’è una cosa che odio più dei bugiardi, sono i codardi. 

#prodottofornitodaMelissaPratelli

#copiaomaggio

Delay of game è online da qualche giorno e scrivere questa recensione per me è come lasciarli andare, chiudo il capitolo di Brooke e John con nostalgia, ma grata per averli conosciuti. Ringrazio l'autrice per la copia omaggio e attendo con ansia e brama il prossimo capitolo dei Pioners, eh sì perchè nonostante si possa definire autoconclusivo, la squadra ha ancora tanti componenti. 😏 Quando ho letto la premessa mi sono un po' preoccupata perchè non sapevo a cosa stessi andando incontro, però è necessaria per il prossimo libro, e sì confermo che può essere un azzardo, ma giustamente bisogna un po' osare. Si tratta di un argomento delicato che entrerà nelle nostre e nelle vite dei ragazzi, un trauma da superare e un cuore da ricomporre, ma questa è un'altra storia. 

I nostri protagonisti invece sono Brooke e John che si conoscono da una vita, nolenti o volenti le loro vite sono legate dalla scuola, dall'hockey e da Laney e Dominic, i rispettivi migliori amici.

 

"Il problema di John Whitman era proprio la sua capacità di destabilizzarmi senza particolari sforzi."

Lei odia lui ed è inevitabile finire nel trope #enemytolover che adoro tantissimo. Mi hanno emozionata con il pov alternato che è molto molto utile per assistere ai loro scambi di vita con tutte le peripezie che ne derivano. Devo dire che la storia non ha deluso le mie aspettative anzi alcuni eventi e sviluppi sono proprio stati inaspettati.

Tempo di lettura: una notte. Una volta che inizi, non riesci a smettere. É una lettura magnetica che ti tiene incollata alle pagine. Il mio personaggio preferito stavolta è quello femminile, é lei che si é trasformata nel corso della storia. Brooke, migliore amica di Lily studia al college per diventare infermiera e da sempre viene tormentata dal numero 4 della squadra di Hockey, ma lei lo evita. Ma non una cosa platonica, lo rifiuta sempre, gli sbatte porte in faccia, lo insulta, gliene combina di tutti i colori. Eppure lui non molla. 


"Brooke Delgado era un enigma, un rebus quasi impossibile da risolvere."


Brooke non ne vuole sapere, perché? Mi chiedevo il motivo da sola, parlando ad alta voce (guarda che effetti che fanno i tuoi libri). Poi si scopre tutta la storia e per quanto Brooke è entrata nel mio cuore, è stata un pó ingenua. Invece di chiedere a lui e chiarire fin da subito, ha lasciato che le cose si evolvessero e si complicassero.

Ma John senza la sua Tigre non è nessuno, non è completo e la sente quell'attrazione tra di loro, solo che non capisce neanche lui perché lei si lascia andare e poi si ritrae. Finché la sua vita viene sconvolta da un lieto evento del passato e si mescola tutto nel presente e il futuro fa un po' paura. Riuscirà a mantenere la promessa fatta a Brooke?


"«Vuoi davvero fare qualcosa per me? Ascoltami bene, allora: smetti di assecondare le necessità degli altri. D’ora in poi, tutto ciò che farai, dovrai farlo per te. Solo ed esclusivamente perché ti rende felice.»"


Vorrei dedicare anche due righe a un altro argomento trattato che riguarda i sogni. É John a insistere molto su questo punto perché la sua vita è il suo sogno, ma Brooke? L'autrice sottolinea l'importanza di condurre la propria vita seguendo ciò che si vuole fare per davvero e non ciò che é utile per gli altri. John non si dà mai per vinto in questo libro dall'inizio alla fine, su ogni fronte cerca sempre di arrivare all'obiettivo e trascina con sé la sua tigre che graffia al momento giusto ed é una tenerona quando vuole.

Chissà cosa riserva il futuro per questi due. Chissà... 


"«E se avrò di nuovo paura?» 

«Ti stringerò forte e respireremo insieme.»" 


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