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venerdì 6 settembre 2024

SANCTUARY OF THE SHADOW di Aurora Asher



Per gli umani, il circo di Salizar è un luogo di mistero e meraviglia. Per Harrow, è un luogo dove nascondersi da coloro che hanno massacrato il suo intero clan. Un rifugio dove può camuffare sia le sue capacità che la sua vera identità. Finché non arriva lui.

Lui che non ricorda chi – o addirittura cosa – sia. Raith è una misteriosa creatura alata che ha perso la memoria, ha il corpo nero come la notte (o come il vuoto), e l’iride dei suoi occhi è un cerchio di fiamme. Sa solo di essere un mostro. Ma Harrow si sente immediatamente e inspiegabilmente attratta e attirata da lui, e sa che l’unico modo per tenerlo al sicuro è abbandonare il circo e fuggire con lui grazie all’aiuto di Malaikah, la sua migliore amica.

Per ogni segreto svelato, un’ombra del passato di Harrow si dissipa – esponendola a un nemico che non si fermerebbe davanti a nulla per ottenere la sua vendetta su di lei. Ma Raith non è quello che sembra – ed è ora che tutti capiscano che neanche Harrow lo è.

#prodottofornitodaNe/On-NetGallery
#copiaomaggio
Ho fatto l’iscrizione a NetGallery per il blog e stavo cercando di capire bene come funzionasse. Devo aver cliccato qualcosa che non dovevo, perché involontariamente avevo richiesto il file per la recensione. La cosa, ammetto, mi ha mandata in paranoia, perché sono sommersa di arretrati, ma quello che mi aveva mandata ulteriormente in sbattimento era il tempo limitato di lettura perché su NetGallery hai un libro a disposizione per un determinato periodo. Ho scavalcato ogni TBR che avevo stilato per dare la precedenza a questo, intrigata soprattutto dalla trama, anche se le recensioni mi avevano un po’ scoraggiata. Eppure, una volta aver superato l’impatto iniziale in cui ogni cosa viene spiegata affinché la lettura sia il più scorrevole possibile, posso dire di essermi gustata la lettura e ogni singolo capitolo curiosa di quello che sarebbe successo in quello dopo.
È vero che le vicende si svolgono all’interno di un circo, come la vita di ogni Elementale dalle capacità uniche e straordinarie scorre in maniera abbastanza tranquilla, offrendo al tempo stesso un confortevole rifugio dal mondo esterno, eppure ci si concentra sulle vicende dei protagonisti principali, e ogni altra cosa sembra sbiadire al confronto. La vita di Harrow viene sconvolta quando inizia a fare degli strani sogni e Lui non arriva all’interno di una gabbia. Raith non conosce nulla del suo passato, sa solo che è un mostro e che sente di voler far del male a chi, in quel momento, ne sta facendo a lui. Quello che nessuno sa, è che Harrow è l’ultima Veggente rimasta al mondo, e la connessione che sente con l’Acqua la spinge verso quella creatura che, secondo lei, dev’essere salvata.
L’unione tra i due sembra essere inspiegabile, ma Harrow sa che si deve fidare di quanto le comunica l’Acqua e solo insieme sembrano essere in grado di trovare la pace, fino a quando il passato non tornerà con prepotenza portando Harrow davanti a una difficile decisione da prendere.


C’era qualcosa di così puro in lui. Oh, era letale, non c’erano dubbi, ma per certi versi era anche innocente. Era un enigma che Harrow era determinata a risolvere.

Era da tempo che non mi appassionavo a un fantasy di questa portata. Ho amato praticamente tutto, dall’ambientazione ai personaggi al profondo rapporto di amicizia che esiste tra Harrow e Malaikah, che sembra mettersi contro il mondo intero purché la sua più cara amica sia felice. Mi è piaciuta l’idea del circo come sorta di rifugio per quelle strane creature che vengono odiate e ripudiate dagli uomini perché diverse, a seguito della caduta delle Regine, entrate in guerra anni prima e gettando il mondo nel caos più generale. Salizar è stato odiato e apprezzato. Un personaggio che si rivela a mano a mano durante la lettura, comprendendo le ragioni di ogni suo comportamento. Così come diventa facile empatizzare per Harrow, ultima del suo popolo, che vive con la paura di guardarsi costantemente le spalle. Ho apprezzato la sua determinazione nell’andare contro tutti e tutto, nel voler portare a termine il suo compito di salvataggio nonostante fosse stata messa in guardia sulla strana creatura, eppure da Veggente sa che può fidarsi solo delle sue sensazioni e della forza dell’Acqua, che continua a spingerla verso quegli Abissi che tanto teme. La connessione che sente con Raith va al di là di ogni singola spiegazione logica, come due pezzi perfetti di un intricato puzzle che a distanza di tempo si sono finalmente ritrovati incastrandosi perfettamente. Le emozioni che entrambi provano risultano inspiegabili fino a quando ogni mistero non verrà svelato e Harrow capirà che esiste una forza ancora più grande dell’amore: il perdono.


Il suo sguardo tornò a posarsi su Harrow, come se fosse ciò che di importante ci fosse al mondo.

L’intera opera è narrata in terza persona, dando il giusto spazio sia ad Harrow che a Raith, sondando quelli che sono i loro pensieri e i loro sentimenti, accendendo quella piccola scintilla di curiosità in personaggi secondari che diventano di fondamentale importanza nella storia stessa. Non avevo letto nulla di Aurora Asher e, nonostante la storia sia autoconclusiva, sono curiosa di leggere il prossimo volume di questa serie, con la speranza di ritrovare Harrow e Raith e vedere come si sia evoluto il loro rapporto. Ma più di tutto, mi è piaciuto il messaggio nascosto in questa storia: l’oscurità non va sempre temuta, a volte bisogna accettarla e trovare la pace.

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