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lunedì 15 settembre 2014

Archer's Voice - Mia Sheridan

Archer's Voice di Mia Sheridan è un bellissimo romanzo, appartenente al genere romance ma è troppo intenso e profondo per inserirlo in una categoria così vasta. Non ho mai letto niente di simile, ammetto che i libri più semplici e potremmo dire "banali" sono quelle che prediligo dopo una giornata stressante di lavoro. L'ho scelto come lettura per le vacanze estive, scelta più azzeccata non fu mai fatta!!!

"Archer Hale's voice was one of the most beautiful things in the whole wide world"

Bree sta girovagando da un paio di mesi alla ricerca di un posto dove ricaricare le batterie e trovare un pò di pace. E' appena mancato suo padre in una tragica circostanza, si sente persa e senza uno scopo nella vita. Un giorno fa i bagagli e comincia a cercare, e trova una cittadina sul lago nel Maine. L'avvolge subito quella sensazione di calma che desiderava tanto.
Sistematasi in una graziosa casetta e trovato un lavoro come cameriera, comincia ad esplorare il luogo e incontra un uomo strano ma accattivante, scontroso ma dai modi educati. La curiosità di lei ha la meglio e inizia un approccio con il risultato di un totale silenzio dall'altra parte. 
Bree non si da per vinta e dopo qualche domanda in giro, scopre che quell'uomo si chiama Archer e vive da solo in una grande casa circondata da verde con vista sul lago, non parla mai con nessuno ed è considerato da tutti un eremita. 
In seguito ad un'altro giro esplorativo, trova per caso la sua abitazione ed entra a curiosare quando incrocia gli occhi spalancati e circospetti del padrone di casa. Questa volta per conversare usa il linguaggio dei segni, suo padre era sordo quindi per lei è assolutamente normale. Archer questa volta risponde con le mani e incominciano la loro prima "conversazione".
Bree impara molte cose su Archer: non è sempre stato muto ma lo è diventato in seguito ad un misterioso incidente, i suoi genitori sono morti ed è stato allevato da uno zio. Tutto quello che sa, compreso il linguaggio dei segni, lo ha imparato leggendo libri. Evita il contatto con le altre persone perché lo trovano strano e poco raccomandabile, per il suo aspetto trascurato e l'atteggiamento scostante.
Bree e Archer iniziano, a dispetto di ogni giudizio, una relazione che, anche se è incominciata come un'amicizia, si trasforma in qualcosa di molto più profondo e passionale.

“There is nothing to find out. What I know, is that you walked through my gate that day and I lost my heart. But not because it could have been any girl-because it was you. I lost my heart to you. And, Bree, in case you're wondering, I don't ever want it back.” 



Superato il principio euforico dello scoppio dell'amore, la realtà si pone davanti a loro: Bree cerca di inserire gradualmente Archer nella comunità, come andare in città non solo per la spesa, prendere la patente e comprare vestiti nuovi. Comunicare per loro non è mai stato un ostacolo, Archer sa esprimersi perfettamente con le mani ma a volte anche solo lo sguardo sa trasmettere molto più di tante parole. 
“I didn’t know enough to dream you, Bree, but somehow you came true anyway. How did that happen?” He rubbed his nose along mine, pausing and then pulling back again.



Quanto è accaduto ad Archer, lo ha segnato emozionalmente e adesso che ha trovato qualcuno con cui condividere la sua vita ha il terrore di perderla. Dovrà trovare la forza e il coraggio necessari per affrontare le sue paure per non rovinare la cosa più bella che potesse mai capitargli.
“I'm afraid to love you. I'm afraid that you'll leave and that I'll go back to being alone again. Only it will be a hundred times worse because I'll know what I'm missing. I can't…” He sucked in a shaky breath. “I want to be able to love you more than I fear losing you, and I don't know how. Teach me, Bree. Please teach me. Don't let me destroy this.” 

Bree è molto attratta da Archer, sotto quei capelli lunghi e barba incolta si nascondeva un  uomo di straordinaria bellezza. Ma non è solo l'apparenza a farla innamorare, la volontà di non affogare nella solitudine e disperazione le permettono di capire quanto sensibile e intelligente sia. Archer ha molto da offrire e lei ha intenzione di accettare di buon grado tutto quello che lui desidera donargli.
Lei non vuole cambiarlo ma aiutarlo a rompere la barriera di isolamento che ha creato per paura di affrontare il mondo esterno, vuole essergli di supporto e incoraggiamento non forzandolo a fare qualcosa per cui ancora non è pronto. Bree lo accetta così com'è, lui non deve dimostrarle niente.

Archer ha vissuto praticamente da solo gran parte della vita, il suo handicap lo ha isolato da tutto e lo zio gli ha insegnato quello che poteva. Non si è rassegnato e si è istruito autonomamente, dandosi una possibilità di vivere con dignità. Aveva rinunciato alla possibilità di una famiglia, all'amore quando una ragazza vivace e spontanea entra per caso nel suo giardino aprendogli le porte ad un modo fatto di amici, amore, conforto e comunità. La paura di perdere tutto questo rischia di farlo diventare matto, pensa di non essere degno di meritare Bree e ha paura di vincolarla ad una vita sacrificata. Dovrà mettersi alla prova e capire che futuro lo aspetta per se stesso e la sua compagna.
I don't know ho to do any of this. You deserve better than the nothing I have to offer you. But it hurts even more to think of letting you go

Forse l'inglese non è dei più scolastici ma nulla che un buon dizionario on line non possa sistemare. Amiche che siete intimorite dalla lettura in lingua originale, nell'attesa della traduzione in italiano, date a questo libro una possibilità, non ne resterete deluse. 
La dolcezza dei dialoghi, la passione che sboccia tra i personaggi principali, la forza che trovano per cercare di concretizzare un futuro insieme sono disarmanti. Merita davvero!!! 
“I stand by my logic though. I think love is a concept, and each person has an individual word for what sums it up for them. My word for love is Bree.” 





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