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venerdì 26 giugno 2015

IO DORMO DA SOLA di Asia Stella


Mattia Russo è un giovane architetto alle prese con la ristrutturazione di un’antica villa a Iglesias, in Sardegna. Poco prima dell’inizio dei lavori, un operaio gli consegna un pacco trovato nella casa, e avvolto in una stoffa porpora. Si tratta del diario di Emma, una donna vissuta proprio in quella villa, in un periodo che all’inizio Mattia non riesce bene a decifrare. Chiuso nella sua stanza d’albergo, comincia a leggere quelle pagine così intense e appassionate, catturato dalle vicende di una donna bellissima, ribelle, innamorata della vita eppure costretta da altri a un destino che mai si sarebbe aspettata. Un matrimonio con un uomo autoritario e insensibile l’ha relegata tra quelle mura e le impedisce di vivere come vorrebbe. Ma Emma è tenace e ostinata e non può rinunciare alla sua libertà… Ammaliato e stregato dai suoi racconti, Mattia si perde tra le pieghe della sua storia, fatta di tradimenti, bugie, segreti, fin quasi a non distinguere più presente e passato…

Far parte di un blog ti dà modo di sperimentare varie forme di scrittura e di conoscere tantissimi scrittori; per questo mi risulta difficile trovare le parole giuste per iniziare a scrivere questa recensione (però ci provo lo stesso).
Il libro viene presentato sotto forma di diario, ma attenzione mica uno (eh no, sarebbe troppo semplice così), bensì due, in un continuo inseguimento tra passato e presente.
Non avete capito molto, vero? Allora partiamo dall'inizio.
Il libro si apre con la narrazione di Mattia, un architetto romano che si trova in Sardegna per lavoro; una sua cara amica gli ha affidato il compito di riportare Villa Amelia al suo antico splendore. Si tratta di una Villa rimasta chiusa per anni e che gli attuali proprietari vorrebbero trasformare in un agriturismo. Durante i lavori di ristrutturazione, gli operai trovano e consegnano al responsabile dei lavori, un vecchio diario, che era nascosto dietro un mattone di quella che una volta era la scuderia.

Mi sentii alla stregua di chi, da dietro i vetri di una finestra, si attarda a spiare una donna che si spoglia e si guarda allo specchio. Ma un diario, pensai, non si scrive per essere letto? Una porta non si chiude per essere aperta? E una donna non si mostra pudica per abbandonarsi, alla fine, tra le braccia dell'uomo che ha scelto come suo compagno?

Inizia così il viaggio di Mattia in un passato poco definito, ed è attraverso le pagine di quel diario che conoscerà Emma, una giovane donna, di bellissimo aspetto, ma una vera e propria ribelle quando si tratta di conformarsi agli usi e costumi imposti dalla società di quel periodo. Un cavallo indomabile, come piace definirsi, che si ritrova costretta a sposare l'uomo più ricco e potente dell'isola, Antoi Sanna. Un matrimonio di convenienza? Forse sì, forse no; fatto sta che con quel matrimonio Antoi ha dimostrato a tutti, e soprattutto a Emma, che quando vuole una cosa, fa di tutto per conquistarla (attraverso mezzi illeciti, come il ricatto).
Così la nostra giovane protagonista inizia la sua nuova vita, lontana dalla famiglia e in una casa dove sembra essere odiata da tutti. L'unica concessione che è riuscita a ottenere dal marito, è una stanza tutta per sé, perché la sua intenzione non è quella di dividere la camera da letto con un uomo che non ama, piuttosto preferisce dormire da sola. Eppure sembra che quello spazio personale, che cerca di difendere a tutti i costi, venga continuamente invaso, e il pensiero la rende furiosa.

Rifugge spesso da quella casa, preferendo lunghe cavalcate fino al mare in groppa al suo bellissimo cavallo Falco, regalo del padre prima che il loro rapporto si incrinasse definitivamente. Corre spesso al suo mare, è un elemento di purificazione, specialmente quando Antoi rivendica i propri diritti di marito; diritti che fanno sentire Emma sporca.
Tutto sembra cambiare all'improvviso, quando Antoi cerca in tutti i modi di limitare la libertà della moglie e costringendola a vestire i panni della perfetta signora di casa; ruolo che a Emma non piace molto, ma come tutte le donne di quel tempo, indossa la sua maschera di ipocrisia e si comporta come tutti si aspettano. Ma nonostante ciò il marito teme che possa dire qualcosa che lo sfiguri davanti all'alta società.

Ma è facile recitare, la vera difficoltà è la vita.

Il rapporto con la suocera cambia drasticamente: da freddi che sono, iniziano a diventare complici, forse perché Amelia, madre di Antoi, sa cosa significa sposare qualcuno che non si ama, solo perché imposto dalla famiglia (come capitava alle donne di un tempo).

Nascere femmine è impegnativo. Non si sa mai a quale ruolo è destinata una donna.

Ma Antoi è un uomo sadico. Un pomeriggio riesce a tenere Emma lontana da casa e al suo ritorno il povero Falco non si trova più nelle scuderie. Lei si ribella, prova a picchiare quell'uomo che già odia, piange e urla, rifugge da qualsiasi contatto, ma così facendo non fa che aumentare il compiacimento del marito, che gode della sofferenza della moglie, per questo preferisce piangere nel silenzio della sua camera.

Le lacrime sono troppo sacre per sprecarle con chi non ne conosce il sapore.

I giorni a Villa Amelia trascorrono lenti; Emma sfoga il suo dolore sulle pagine del diario e piano piano viene a conoscenza di un segreto che grava sulla famiglia Sanna da diversi anni.

Mattia si fa così trasportare da quei racconti; un diario che dà una sorta di dipendenza, perché più cerca di stargli lontano e più ne viene attratto. Si invaghisce di una donna del passato, è geloso delle attenzioni da parte degli uomini che le stanno intorno e vorrebbe proteggerla dall'uomo che è stata costretta a sposare. Le sue letture procedono solitarie, ripercorrendo i vari luoghi visitati da Emma, e iniziando ad avere delle allucinazioni: sente rumori di zoccoli sull'asfalto, chiavi nelle toppe che girano, e vede qualche notte Villa Amelia illuminata, come se qualcuno si aggirasse indisturbato in quella casa (che sia il fantasma di Emma?). 
Un libro che ti porta alle più assurde conclusioni, e quando pensi che la soluzione è quasi arrivata a galla, ecco che l'autrice ti sorprende con un nuovo colpo di scena!

Ho trattenuto il fiato per quasi l'intera lettura (no, non è proprio vero sennò a quest'ora non avrei scritto la recensione); i sentimenti di Emma diventano i propri, e nello stesso tempo si respira l'aria di mare, si assapora quel senso di libertà che solo il fidato destriero è in grado di farti provare, e si scoprono posti di una Sardegna che viene spesso dimenticata. Una lettura piacevole e scorrevole, e non preoccupatevi se vi troverete a passare da agosto a novembre, il diario del nostro architetto si svolge di pari passo con la lettura del diario di Emma. Quindi date sfogo alla vostra fantasia e immaginate un po' cosa possa essere successo in quei mesi di stacco.

L'amore non si ferma davanti a niente. È capace di annientare e ridurre in polvere qualsiasi cosa, anche un cuore di pietra.




Da sempre innamorata della Sardegna, un paio di anni fa ha deciso di scrivere una storia ambientata in un misterioso casale sardo, poco distante dal mare. Così è nato Io dormo da sola, romanzo che – inizialmente pubblicato in versione ebook – in pochi mesi ha scalato le classifiche di vendita degli store online, arrivando a vendere quasi 15.000 copie.

4 commenti:

  1. Bella questa recensione! Il libro mi incuriosisce... :)

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    1. E' un bel libro..a me è piaciuto molto..l'ho divorato in pochi giorni ^_^

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