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martedì 15 settembre 2015

FIREBIRD di Claudia Gray



Marguerite Caine è cresciuta respirando intorno a sé le teorie scientifiche più all'avanguardia. I suoi genitori, infatti, sono due famosi scienziati che sono riusciti a realizzare la macchina più stupefacente di tutti i tempi: il Firebird. Si tratta di un congegno che permette di viaggiare in dimensioni parallele, basandosi sulla teoria che esistono infiniti universi, che sono poi quelli delle possibilità. Ciò che non è stato in questo mondo si è certamente realizzato in uno degli altri. Il padre di Marguerite, però, è misteriosamente scomparso. Sembra che a ucciderlo sia stato Paul, uno degli assistenti, che è poi fuggito impunito in un'altra dimensione, portando via con sé tutti i dati relativi al Firebird. Marguerite si lancia alla ricerca del padre e grazie a Theo, uno studente di fisica che l'aiuta nell'impresa, riesce a ingaggiare una caccia all'uomo pluri-dimensionale, tra una Londra del futuro, una Russia ai tempi dello Zar e un mondo sottomarino... Le vite sono mille. Mille le possibilità. Ma il destino è uno soltanto.
Da quando è scoppiato il boom dei distopici e ho scoperto che è un genere che mi affascina cerco sempre di leggerne molti. Appena ho visto la trama e la copertina di questo libro mi sono detta che dovevo ASSOLUTAMENTE leggerlo. Ho conosciuto ed apprezzato questa scrittrice con la saga che l’ha consacrata al successo, ovvero Evernight, perciò sicura dello stile che avrei potuto trovare mi sono buttata a capofitto in questa sua nuova avventura. 

Protagonista del romanzo è Marguerite Caine, figlia di due scienziati che hanno inventato il Firebird: un marchingegno simile ad un ciondolo in grado di permettere a chi lo indossa di viaggiare fra diverse dimensioni spazio-temporali, basandosi sul presupposto che se tutto può accadere, accade davvero. 

Un’invenzione del genere attira sicuramente l’attenzione ed infatti Paul, uno degli aiutanti nel progetto di realizzazione del Firebird, distrugge i documenti relativi alla realizzazione di esso e fugge via con il prototipo, ma cosa ancora più grave tutti gli indizi fanno pensare che sia stato lui ad assassinare il padre di Marguerite. La ragazza è chiaramente sconvolta, ma è decisa a vendicare la morte di suo padre e si lancia in una vera e propria caccia all'uomo attraverso le varie dimensioni, affiancata dall'amico e studioso Theo.

Voglio recuperare ogni volto, ogni angolo, ogni ombra, ogni raggio di luce. Voglio ricoprire questa realtà con la mia, finché smetterò di vedere questo bianco abbacinante.

Marguerite si è sempre sentita diversa, perché lei, anziché condividere con i genitori e sua sorella Josie la passione per la scienza, ha un grande talento totalmente discorde dal loro: dipinge; e vorrebbe incrementare la sua vena artistica perfezionandosi in questo campo. Theo Bert e Paul Marvok sono entrambi degli specializzandi in fisica e da quando hanno iniziato il loro percorso di studi, i genitori di Marguerite li hanno presi sotto la propria ala, passando praticamente tutto il tempo a casa loro, mangiando, dormendo e studiando lì. Si rivelano essere dei grandi amici per Marguerite ed un prezioso e validissimo aiuto per la realizzazione del Firebird. Ma i due ragazzi anche se hanno delle menti davvero brillanti e si considerano come fratelli, caratterialmente sono come il sole e la luna, veramente agli antipodi. 

[…] E poi odio il modo in cui mi guardano, con ammirazione ma anche come se mi stessero valutando, lo stesso tipo di giudizio spietato e avido che darebbero a una costosa macchina sportiva. Nessuno di loro mi vede davvero.

Theo è estroverso e ribelle; mentre Paul è un tipo posato, introverso e taciturno, molto attento a ciò che gli accade attorno e con la testa sulle spalle. Questo è quello che pensa di loro Marguerite fino al drammatico evento. Ad ogni salto temporale Marguerite incontra nuove “versioni” di Paul e di se stessa che le permetteranno di conoscere lati della sua personalità, reconditi nei meandri della sua anima, ma anche di comprenderne alcuni della personalità di Paul che finora le erano stati celati. Quando finalmente Marguerite riesce a individuare il vero Paul, si accorge che è scombussolato ed è davvero affranto e addolorato alla notizia della morte del professor Caine. Ma se non è stato lui ad uccidere suo padre, chi è stato? Di chi può fidarsi Marguerite? Dell’aitante e indomabile Theo che è convintissimo della sua colpevolezza, o di Paul che non le è mai stato indifferente, ma che si professa assolutamente innocente? 
Inizia così un nuovo inseguimento, a caccia della verità, perché niente è come sembra.

Claudia Gray usa un linguaggio delicato che, associato alle entusiasmanti prove che la nostra protagonista si trova ad affrontare, ci invoglia a proseguire nella lettura. In queste pagine si delinea una dolcissima storia d’amore e di certo non mancano i colpi di scena.
La scrittrice utilizza numerose disgressioni per farci conoscere alcuni aspetti del passato della protagonista. 

"Vedo... che sei sempre alla ricerca di qualcosa. Quanto detesti tutto ciò che è finto o ipocrita. Sei più matura della tua età, eppure anche... spensierata, come una bambina. Vedo come guardi dentro le persone, o ti chiedi che cosa vedono loro quando ti guardano. I tuoi occhi, è tutto nei tuoi occhi."

Ho molto apprezzato il salto temporale dalla Londra futuristica alla Russia dei tempi dello zar Alessandro V, con pochi tocchi, la Gray riesce a tratteggiare uno scenario insolito e originale, ma ricco di particolari. 
Riesce ad alternare efficacemente avventura a momenti di “serenità”. I personaggi sono ben delineati, infatti, ho ammirato la grinta della protagonista e allo stesso tempo la sua sensibilità e con maestria riesce a farci rivalutare la figura ambigua di Paul.

Ero sincera quando ho detto che non credevo all’amore a prima vista. Ci vuole del tempo per innamorarsi davvero, totalmente di qualcuno. Eppure credo anche che ci sia un momento. Un momento in cui cogli la verità nascosta dentro qualcuno, e lui coglie la verità dentro di te. In quel momento, non appartieni più a te stesso, non completamente. Una parte di te appartiene a lui, e una parte di lui appartiene a te. Quando succede, non si può tornare indietro, per quanto lo si voglia, per quanto ci si provi.

Il libro si legge bene e in fretta, il finale è aperto, visto che si tratta di una trilogia, così da indurre il lettore a comprare il sequel; tanto è vero che io stessa fremo dalla voglia di leggere il secondo volume e scoprire fin dove l’avidità e la sete di potere possono spingere l’uomo. Quindi se cercate un distopico diverso da quelli che finora sono stati pubblicati, questo è quello che fa per voi. Fattori che mi hanno spinta a proseguire nella lettura sono stati l’esistenza di molteplici dimensioni, in cui vive un “noi” che ci è simile e dissimile allo stesso tempo; azione, elementi fantascientifici, avventura e amore in un mix notevolmente intrigante.

Matematica o destino: qualunque sia la forza che continua a metterci insieme, mondo dopo mondo, è qualcosa di potente, e innegabile. Però ancora non so se questa forza mi porterà alla salvezza o alla rovina.


Claudia Gray, autrice nella classifica del New York Times, ha raggiunto il successo grazie alla serie Evernight. Prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, è stata una DJ, un avvocato, una giornalista e una cameriera di scarso successo. Vive a New Orleans e nel tempo libero ama dialogare con i suoi fans tramite i social network.


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