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martedì 27 ottobre 2015

KISS THE DEAD di Laurell K. Hamilton


Nel corso della sua lunga carriera, Anita Blake ha imparato a sue spese che i vampiri sono pronti a tutto, pur di conquistare il potere, e che le dispute tra i Master delle varie città spesso diventano vere e proprie battaglie all'ultimo sangue. Perciò non si stupisce quando le giunge voce che a St. Louis è attivo un gruppo che si batte per l'indipendenza delle creature della notte e per l'abolizione dei Master in tutto il mondo. Ciò che invece la sconcerta è che questi paladini della libertà si divertano a trasformare in vampiro chiunque gli capiti a tiro, siano essi uomini, donne o bambini. Non c'è crimine più grave della trasformazione forzata di un minorenne, e la Sterminatrice si mette subito alla caccia dei colpevoli. Tuttavia ben presto si renderà conto che dietro quegli atti apparentemente sconsiderati si cela un piano congeniato ad arte per mettere in ginocchio la città di St. Louis e soprattutto il suo vampiro Master, Jean-Claude…
Cosa significa riuscire a spaventare i mostri tanto da farne piangere uno? Forse significa che “mostro” dipende dalla prospettiva da cui si guarda un’arma, o forse più semplicemente perché sono molto brava nel mio lavoro. Nel guardare una ventina di facce spaventate che mi fissavano, mi dispiacque che avessero tanta paura di me, però sapevo che se ci avessero aggrediti li avrei ammazzati tutti, quindi era giusto che fossero loro ad avere paura di me.

Anita Blake è alle prese con un gruppo di vampiri che se ne va in giro per la città a trasformare ragazzi, per lo più. La polizia speciale, la RPIT, è chiamata a risolvere, in collaborazione con le forze speciali (SWAT), il caso del rapimento di una ragazza da poco scomparsa. Per lei si teme il peggio, è ovvio, e la ricerca non è semplice da portare avanti. Un gruppo di vampiri esaltati fa di tutto per ostacolare le indagini e ritardarle. Ma il loro vero intento è ordire un agguato nei confronti della Sterminatrice così da toglierla di mezzo e indebolire Jean Claude, Master di St.Louis e futuro capo di tutti i vampiri d’America. Missione impossibile! Non è semplice prendere alla sprovvista la grande Anita. Ormai, grazie ai marchi ricevuti e al potere acquisito nel corso dei sette anni in cui è diventata la serva umana del vampiro più sexy della storia, non sarà certo lei a soccombere. Marshal Blake sfodererà tutte le sue armi (e non solo quelle fisiche) per cercare di venire a capo dell’intricata vicenda. L’aiuto di Zebrowsky, detective della squadra speciale e degli altri poliziotti scelti, sarà fondamentale nel proseguo delle indagini.
Non si può dire che per loro sarà una passeggiata. I giovani vampiri, infatti, rappresentano un’incognita, pieni di entusiasmo per la nuova condizione si muovono come elefanti in un negozio di cristalli, seminando terrore e morte nelle strade di St.Louis. Alle forze speciali di polizia non resta che usare la mano pesante per arrivare ad una drastica e letale ripulita. 
I vampiri non hanno niente da perdere, si sa, e lottano per la loro libertà. Il Master che ha dato origine alla loro “esistenza” non li ha legati a sé e in questo modo, li ha lasciati liberi di vagare senza una guida. L’unica cosa chiara è non essere assoggettati a Jean Claude. Conosciamo Anita e la sua forza, sappiamo che la potente Marshal non può permettere che ciò accada. Per i giovani vampiri non ci sarà scampo.

Più che evocare la mia negromanzia, la liberai. Nella migliore descrizione che ne posso dare, è come avere un pugno chiuso nel diaframma, un pugno stretto a trattenere il potere affinché non scappi. Se dischiudo le dita e apro la mano, la tensione quasi perenne sotto le costole si scioglie. È come sospirare e riprendere a respirare liberamente dopo aver trattenuto il fiato.  

La lotta è dura e non risparmia nessuno, neanche i poliziotti esperti. Alcuni di loro perderanno il proprio sangue freddo e altri, un tempo considerati colleghi, si comporteranno come nemici. 
Avere a che fare con insaziabili creature della notte senza nessuna guida può causare, infatti, stravolgimenti anche mentali, tali da condizionare le azioni di chi ne rimane vittima. E quando succede, si corre ai ripari nel solo modo possibile.

Mi nutrii del suo furore, lo assorbii attraverso i muscoli del braccio cui ero aggrappata, dalle sue dita intrecciate ai miei capelli e dalla massa del suo corpo, così grosso e solido accanto al mio. Bevvi il denso e rosso fuoco della collera attraverso il suo respiro affannoso, il battito del suo cuore e il ritmico pulsare del suo sangue. Fiutai il sudore e l’odore della paura sotto l’aspra dolcezza di tutta quell’ira. Era come un cupcake glassato di scuro cioccolato, agrodolce da leccare finché non si arriva al cuore liquido e caldo del cioccolato più dolce e più denso, simile a un tesoro nascosto, che rendeva il furore ancora più gustoso.

I guai per Anita, però, non riguardano solo il lavoro. Purtroppo anche tra le mura domestiche si consumano tragedie più o meno gravi. Quando ci sono tanti galli... le gelosie sono all’ordine del giorno, peccato che non sempre è possibile accettarle o affrontarle con la giusta calma. 

"Il termine moderno è poliamoroso", precisò Jean-Claude. "Significa amare più di una sola persona, e noi siamo poliamorosi."

Se è la forza del gruppo e la figura del Master ad essere offuscata, allora non resta che correre ai ripari e in quel caso, anche gli intoccabili perdono tutti i privilegi. 

Intanto Jean-Claude fronteggiò Asher: "Tu mi rendi debole. Non posso essere il master di cui hai bisogno, perché ti amo troppo per essere tanto duro quanto è necessario. Anita non avrebbe mai sopportato un simile trattamento da nessun altro."

Il potere non conosce ostacoli e chi comanda non può lasciarsi offuscare dai sentimenti, e se per ripristinare la propria autorità c’è bisogno di usare il pugno di ferro, allora non si guarda in faccia a nessuno. 

"Mi stai bandendo da St. Louis?"
"No, ti sto suggerendo di andare a scoprire se una nuova città si addica maggiormente a te e ai tuoi poteri."
"Vuoi cacciarmi perché ho picchiato il ragazzo?"
"Ti ho permesso di mordere a sangue la donna che amo, la mia serva umana. Avrei dovuto essere io, non Sin, a colpirti per liberare Anita." Jean-Claude mi chiama per nome soltanto quand’è furioso, e io ero ben contenta che non fosse infuriato con me.

Come finirà? Non vi resta che leggere il romanzo. “Kiss the Dead” ci riporta al passato in un certo senso, quando era l’azione e non il sesso, che comunque è presente (e non potrebbe essere altrimenti), a prevalere nella storia. Attraverso le sapienti descrizioni fornite dalla Hamilton, vi ritroverete catapultati in un mondo in cui i vampiri sono finalmente cattivi al punto giusto e belli da paura. E se proprio non ce la fanno a rimanere nei ranghi, basterà l’intervento deciso della nostra eroina e ogni cosa tornerà al suo posto. 
Chiudo riportando il pensiero di Anita Blake che, di sicuro, vi farà riflettere. Se l’idea di unirvi al mondo dei non morti vi attira, ricordate:

È un mito che col vampirismo si dimagrisca. Certi vampiri mantengono in eterno la forma che avevano al momento della trasformazione, perciò se volete diventare vampiri vi conviene perdere qualche chilo prima di farvi trasformare.

Meditate gente!


Laurell K. Hamilton è nata a Heber Springs (Arkansas), ma è cresciuta a Sims, un piccolo villaggio dell'’Indiana. Dopo la morte della madre in un incidente d'’auto, è stata la nonna a curare la sua educazione e a darle da leggere il primo di numerosi romanzi fantasy e horror che l’'hanno appassionata all'’istante, spingendola, in seguito, ad abbandonare l'’idea di diventare una biologa in favore della scrittura. I romanzi dedicati alla cacciatrice di vampiri Anita Blake e quella che racconta le vicende di Meredith Gentyr sono stati pubblicati con enorme successo in tutto il mondo.


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