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martedì 3 novembre 2015

IL MANIFESTO DELLA FELICITA' di Lucy- Anne Holmes



A Tiddlesbury, una piccola cittadina inglese, tutti conoscono e adorano Fanny.
Fanny è dolce, simpatica, sembra brillare di una luce speciale. Il suo segreto? Attenersi ogni giorno a una stretta regola di vita, il Manifesto della Felicità, compilato dalla sua migliore amica sotto forma di decalogo. Si tratta di semplici azioni quotidiane - Elenca tutte le cose belle che hai; Prenditi cura di qualcosa; Ridi; Concediti un premio - che servono a regalare un po’ di buonumore, a rendere il mondo più bello e che, magicamente, portano anche fortuna.
E così, proprio grazie al Manifesto, Fanny ha incontrato Matt, bello e di successo, forse un po’ troppo devoto alla carriera, ma con tutte le carte in regola per essere definito il “ragazzo perfetto”. E ora, come in una fiaba, lui le ha chiesto di sposarlo. La data del matrimonio è vicinissima, e le cose da organizzare così tante... troppe, per una come Fanny che vive perennemente con la testa tra le nuvole! Come se non bastasse, a turbare l’equilibrio della sua vita da sogno arrivano la madre, che le piomba in casa all'improvviso in cerca di ospitalità, e un ragazzo, sexy da togliere il respiro, che le fa battere il cuore come non le capitava da tempo. Le certezze di Fanny cominciano a vacillare una dopo l’altra: tenere a bada la madre, un vero e proprio tornado di donna, e tentare di reprimere i sentimenti ribelli che rischiano di mandare all'aria l’imminente matrimonio non è semplice… Esisterà una regola anche per scampare ai disastri d’amore?




Ho finito da poco questa lettura e sono pronta a esporre tutto ciò che questo libro mi ha lasciato. Premesso che è il primo libro che ho letto di questa autrice e devo ammettere che forse mi aspettavo di più, in termini di trama.
Quello invece che mi ha esaltato è stata la costruzione dei personaggi principali di questo romanzo e la progressione, o il consolidamento, dei loro rapporti.
Molti sono i temi trattati in questo manoscritto che offrono al lettore la possibilità di confrontarsi e analizzarli. L'autrice è riuscita a renderli reali, senza nasconderne difetti o debolezze ma rendendoli unici nelle loro imperfezioni.
Ma cominciamo dal principio.

La protagonista è Jenny Taylor, una ragazza di ventisette con un'infanzia e un'adolescenza traumatica alle spalle a causa di un padre che non ha mai manifestato affetto nei suoi confronti e come se non fosse già grave, ha cercato sempre di sminuirla facendola sentire un completo fallimento. Il tutto sotto lo sguardo di sua madre che non ha mai alzato un dito per difenderla. Inevitabile per lei cadere nel tunnel della depressione, perché oltre alla situazione in casa, Jenny era oggetto di bullismo a scuola.
Era presa di mira anche per il suo nome ed è per questo che ha sempre preferito farsi chiamare Fanny.

“… si sono accorte che ripetendo in fretta, “Jenny Taylor” veniva fuori qualcosa di simile a “genitali”: per anni mi hanno affibbiato mille nomignoli legati alle parti intime femminili. Quindi ho pensato di cambiare il mio nome in Fanny.”

La sua ancora di salvezza in quegli anni bui è stata la sua migliore amica Philippa, che le è sempre rimasta accanto sin dai tempi della scuola e che è riuscita a farle tornare il sorriso e la voglia di vivere. Quando Fanny passava le sue giornate a letto rifiutandosi di alzarsi, Philippa si è inventata “Il manifesto della felicità”. Dieci regole scritte su un semplice foglio di carta che hanno cambiato la vita di Fanny.


Philippa rappresenta quell'amica che tutte vorremmo avere. La loro amicizia è priva di invidia, sincera, con il solo scopo di far star bene l'altra e renderla felice. È la voce della tua coscienza, la personal trainer che sprona a muovere le chiappe, la confidente più preziosa e quella che aiuta a far crescere la tua autostima.

Ancora oggi a distanza di anni, il manifesto è affisso sul retro della porta della sua camera da letto e ogni giorno Fanny si alza ed affronta il mondo con la consapevolezza di avere delle cose da fare: chiamare un'amica, prendersi cura di qualcosa, scambiare parole con sconosciuti, ridere, fare esercizio fisico, compiere una buona azione e altro ancora che non sto a elencare adesso.

È merito di questo decalogo che la nostra Fanny ha incontrato quello che per lei rappresenta il vero amore, Matt, o almeno è sicura che sia lui, colui di cui ha bisogno al suo fianco.
È convinta di essersi ripresa appieno la sua vita: convive in un piccolo appartamento in perfetta autonomia, ha un lavoro che la soddisfa come segretaria in uno studio medico ed è innamorata di un bellissimo ragazzo. Cosa potrebbe chiedere di più dalla vita!

Amo molto Fanny come personaggio: Spicca molto il suo fare “british”, accurata organizzazione delle cose e la necessità di affrontare tutto solo dopo una bella tazza di tè.
A minare la sua stabilità, un giorno, le piomba in casa sua madre che ha lasciato suo padre dopo aver scoperto che la tradiva e che le chiede di potersi sistemare provvisoriamente da lei.
Fanny attribuisce il suo comportamento ad una crisi di mezza età ma non può evitare di acconsentire anche se la cosa non la riempe di gioia. Bellissimi i dialoghi tra madre e figlia che cercano di recuperare il loro rapporto attraverso questa convivenza forzata.

Tutte noi attraversiamo un momento conflittuale con nostra madre e per un certo periodo di tempo siamo anche convinte di non aver bisogno di lei ma poi tutto cambia crescendo e tua madre diventa un punto fermo. Almeno così è successo a me.


Infine abbiamo Al, il coinquilino con il quale divide il piccolo appartamento e membro attivo del “Club dei Moschettieri”, sempre pronto ad uscire in missione con le ragazze per compiere le loro buone azioni quotidiane.

Insomma, per concludere, vi invito a portare a termine questa lettura anche se la trama appare a tratti banale e la lettura scorre lenta perché i protagonisti meritano davvero.





E' una delle più amate autrici di narrativa al femminile in Inghilterra. Al suo terzo romanzo, ha conquistato un pubblico di lettrici fedeli ed entusiaste. Questo è il suo primo libro tradotto in Italia.



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