Dopo essere fuggito dalla sua creatrice in maniera rocambolesca, Raistan deve capire se gli interessa ancora vivere, o se desidera incontrare al più presto la Vera Morte.
Solo e disperato, dovrà davvero toccare il fondo prima di riuscire a risalire per dedicarsi alla vendetta contro il nazista Heinrich Muller, che tanto lo ha umiliato e ferito. Purtroppo scoprirà di non essere l’unico obiettivo del sadico personaggio.
Riuscirà a trovare in sè le risorse necessarie per sconfiggerlo? Sceglierà la morte o la vita?
(Image by Kittrose)
In questo quarto capitolo della saga Raistan si scontra con una grossa delusione: il nazista bastardo, come lo chiama lui, è sparito nel nulla e per quanto intensamente lui lo stia cercando, di lui non c'è traccia.
La rabbia che Raistan prova in questo momento è indicibile, nemmeno la sua creatrice Shibeen, che l'ha salvato da quel limbo oscuro che sono stati gli ultimi mesi, riesce a farlo ragionare .
Raistan non è mai stato un bravo ragazzo ma in questo momento della sua vita la sua umanità è davvero appesa ad un filo. Né la bella vampira irlandese né Greylord, antico nemico divenuto ora il suo più caro compagno, riescono a riportarlo indietro da questa condizione.
Raistan vuole giustizia, la sua giustizia, e non ha nessuna intenzione di fermarsi fino a quando l'uomo che l'ha sottoposto a quel trattamento rendendolo un guscio vuoto, non sarà finalmente scomparso.
No. Non posso arrendermi così. Per morire ho l'eternità, ma la vendetta non può aspettare tanto.
C'è anche un altro buco nero che lo ha inghiottito, il Consiglio gli ha infatti vietato severamente di avvicinarsi di nuovo alla famiglia umana alla quale da mesi è legato, e questa è una delle cose che più lo fa impazzire della sentenza, perché la piccola figlia degli Andrews, Ellie, è tutto meno che un pericolo per lui e per la loro razza.
Quella ragazzina di sei anni è l'unica persona al mondo che possa far desiderare a Raistan un futuro. La sua innocenza e il suo amore incondizionato lo sconvolgono al punto tale da non riuscire a starle lontano. E la visione che ha avuto sulla piccola umana, quella che la vede come una possibile compagna di sangue in un futuro, è la speranza più grande.
Come suggerisce la bellissima cover di Claudia Caranfa, solo la piccola Ellie ha il potere di muovere le corde dei suoi sentimenti e tutti noi aspettiamo impazienti il momento in cui Ellie diverrà adolescente per vedere che ne sarà di questo rapporto.
Raistan è intenzionato a vendicarsi dei suoi aguzzini, però, e non intende cambiare idea.
Anche in questo capitolo troviamo, alternati fra loro, i racconti dei trecento anni di vita trascorsa del biondo olandese (le sue missioni come Generale dell'esercito vampiro e quelle come Atropo) e gli episodi del suo presente.
Fra questi ultimi, in particolare, un incontro che ho inizialmente definito "interessante" con un professore a capo di un istituto creato per studiare le creature soprannaturali.
Raistan diffida in un primo momento, nonostante il compenso non materiale che deriverebbe da questa collaborazione, e il motivo è logico. Per scoprirlo, il nostro vampiro ripercorre insieme ai suoi lettori le atrocità di quanto subito decenni prima, e per quanto certe volte verrebbe voglia di prenderlo a sberle, è impossibile rimanere indifferenti a tutto l'orrore che nel corso dei suoi quasi 3 secoli ha dovuto sopportare.
L'avrei mandato volentieri a farsi f******, ma persino Raistan sa che ci sono occasioni in cui è assolutamente sconsigliato fare il Raistan.
Già, è amore e odio quello che Lucia Guglielminetti costringe il lettore a provare per lui, ma non diteglielo! Potrebbe darvi una rispostaccia a riguardo, non sia mai che qualcuno dica che il biondo colosso di 2 metri abbia un cuore!
Purtroppo non posso rivelare gran parte del finale altrimenti brucerei la sorpresa e la suspance, quello che però posso dire è che ci sarà un momento in cui pregherete che Raistan faccia il Raistan (chi ha letto i precedenti capitoli della saga capirà quello che voglio dire) e che questo momento riguarda le due donne più importanti della sua esistenza.
Ad ogni romanzo l'abilità della scrittura di Lucia Guglielminetti sale, in questo capitolo, poi, le caratteristiche che ho imparato ad amare dei suoi personaggi raggiungono livelli davvero alti, a partire dalla mia adorata Shibeen fino ad arrivare a Greylord, il lycan più forte del mondo.
"Il bagno è quello, ti ho preso anche uno spazzolino o vuoi usare quello del cesso, per le tue belle zannette luccicanti?" Mi dirigo verso il bagno mostrandogli il dito medio; lo sento ridere e non posso fare a meno di sorridere a mia volta.
E poi c'è il tremolio al cuore che è capace di farmi provare quando il gigante biondo si trova con la piccola Ellie. Lo so che di vampiri in giro ce ne sono tanti, ma quando se ne trova uno autentico sarebbe davvero un peccato non provare a dare una sbirciatina, per cui consiglio vivamente questo romanzo perché lo trovo completo e anche a quelli che non amano il genere voglio dire una cosa: fate finta che al posto di una creatura soprannaturale ci sia qualcuno di più "normale", uno che come Raistan vive con la voglia di essere ricordato e (lui dirà che non è così) amato per quello che è. Un Achille paranormale e moderno che è in cerca del suo posto nel mondo.
Ho bisogno che qualcuno si ricordi di me altrimenti è come se non fossi mai vissuto
Lucia Guglielminetti è nata ad Asti nel 1969, in una notte buia e tempestosa.
Laureata in lingue fra un concerto rock e l'altro, insegna inglese e Fondamenti di Vampirologia nelle scuole medie.
Vive col marito, i tre figli, quattro gatti e un vampiro in un piccolo paese della provincia astigiana. Immaginate un po' che gran casino.
Ama la musica, il cinema, le serie TV e naturalmente leggere, soprattutto Stephen King e altri libri che non fanno dormire la notte.
Scrive da sempre racconti, ma il suo primo romanzo, "RVH - Ascesa alle tenebre" è uscito a giugno del 2012. Al primo capitolo della saga ne sono seguiti altri due, "Sette giorni per i lupi" e "Nel buio".
Wow Veronica, grazie di cuore per questa bellissima recensione. So che Raist spesso ti fa arrabbiare, ma credo che tu lo abbia capito meglio di quanto vuoi far intendere. Prima o poi la vostra curiosità su lui ed Ellie verrà soddisfatta. Ma sai come si dice? Attento a quello che chiedi....
RispondiElimina