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martedì 10 novembre 2015

QUANDO ALL'ALBA SAREMO VICINI di Kristin Harmel


Titolo: Quando all’alba saremo vicini (The life intended)
Autore: Kristin Harmel
Casa Editrice: Garzanti
Data pubblicazione: 30 Dicembre 2014
Prima edizione italiana: 8 Ottobre 2015
Pagine: 332
Genere: Romantico
È quasi sera, l’aria è tiepida e le sfavillanti luci della Quarantottesima strada si stanno accendendo una per una. A Kate sembra quasi che stiano indicando il percorso del suo cammino. Non le manca proprio niente per essere di nuovo felice: ama il suo lavoro di musicoterapeuta e, a casa, il suo compagno Dan la sta aspettando per portarla alla grande festa che ha organizzato per festeggiare il loro fidanzamento. Ma anche se non riesce a confessarlo nemmeno a sé stessa, Kate non ha ancora superato il dolore che si nasconde nel suo passato. Perché dodici anni prima l’uomo che amava più di tutti al mondo, Patrick, suo marito, se n’era andato, all’improvviso, proprio prima di confidarle un segreto che avrebbe cambiato per sempre la loro vita. Kate non è mai riuscita a scoprire di cosa si trattasse. Eppure adesso, quando tutto sembra lontano, Patrick inizia ad apparirle in sogno. È insieme a una bambina, e stanno cercando di dirle qualcosa. All’inizio Kate crede sia solo un incubo. Ma quando per caso conosce una bambina identica a quella del sogno, capisce di non potere più ignorare il passato. Perché negli occhi di quella ragazzina si nasconde una rivelazione sconvolgente, un segreto lontano, forse lo stesso che Patrick avrebbe voluto rivelarle anni prima. E che forse adesso può far guardare Kate al futuro con occhi nuovi. Occhi pieni di luce e gioia, come quelli che brillano di fronte a una nuova alba.
Ho sentito parlare di quest'autrice talmente bene che alla fine mi sono detta "Perché no?" e ho cominciato questo romanzo piena di aspettative. 

Non ho letto la trama e dopo poche pagine ho pensato potesse trattarsi di un thriller. La Harmel comincia il romanzo con una scena che sembrerebbe davvero nascondere un mistero, una coppia, quella descritta nelle prime pagine, come molte altre, due sposi novelli, Patrick - consulente di gestione del rischio - e Kate, moglie tormentata dai dubbi sui sentimenti che pensa il suo compagno provi ancora per la ex. 

L'autrice "inganna" il lettore e lo fa per tutto il romanzo, con uno stile impeccabile. 
Tutti i personaggi, che all'inizio della storia sembrano andare in una direzione, ci stupiscono nel corso delle pagine lasciandoci davvero con le labbra a formare una piccola "o", gli occhi spalancati. 

Ma non c'è mistero nella scomparsa di Patrick e non ci sono sordidi tradimenti dietro le stranezze di questa coppia, semplicemente la vita. E Kate, rimasta vedova, si trova a vivere una vita piena di ma e di se. 
Il suo lavoro di musicoterapista per bambini particolari sembra essere l'unica cosa a tenerla a galla. Il rapporto col nuovo compagno è sempre a un passo dall'incertezza, competere con un ex marito adorato morto a causa di un incidente non è facile per Dan e, anche quando la donna accetta di sposarlo, le nubi non accennano a diradarsi. Kate non vuole dimenticare Patrick e forse proprio per questo continua a sognarlo, sogni che sembrano davvero reali, sogni in cui loro due sono riusciti a formare la famiglia che tanto desideravano, sogni in cui hanno avuto una figlia (Hanna) ora dodicenne che vive felice ed amata nel loro nido. 

Non appena mi escono le parole di bocca mi sorprendo a desiderare con tutto il cuore che siano vere. E se questo non fosse un sogno, se tutto ciò che è accaduto negli ultimi dodici anni fosse una specie di strana finzione?


Attraverso questi sogni Kate vive quel futuro che avrebbe sempre voluto per lei e Patrick ma che il destino ha deciso di ostacolare. I sogni si confondono con la realtà, Kate durante uno di questi scopre che la figlia avuta da Patrick è sorda e lo scopo della sua vita reale diventa cercare di rendere reali tutte quelle cose meravigliose che può provare soltanto di notte. 

Nella seconda parte del romanzo l'autrice racconta le scelte di Kate e le conseguenze che i suggerimenti ricevuti dai personaggi che popolano i suoi sogni.



Era come se stessi dando uno sguardo alla vita che avrei dovuto avere. 


L'iscrizione ad un corso per imparare la lingua dei segni in cui incontra Andrew (il suo insegnante), la partecipazione attiva nell'associazione in cui quest'ultimo lavora, dove Kate si trova ad applicare la sua esperienza di musicoterapista a favore di ragazzini sordi provenienti da istituti e famiglie affidatarie. Il lavoro che fino a quel momento non l'ha mai soddisfatta al 100% sembra invece darle grandi gioie a livello emotivo. 



Io il mio principe l'ho già avuto, e se là fuori ce n'è un altro, mi fa molto piacere, ma non me ne starò certo seduta qui ad aspettare di essere salvata. Adesso è tempo che sia io a salvare qualcuno.


Le pagine di questo romanzo sono un susseguirsi di rimpianti e corse per portare a termine i propri desideri, adoro il modo in cui l'autrice è riuscita a farmi riflettere su tutte quelle domande che solitamente lascio ai grandi filosofi, ma che rientrano nella quotidianità di ognuno di noi. Gli "e se..." mormorati per gioco a volte potrebbero salvare davvero la vita se analizzati più attentamente. Il messaggio di questo romanzo è stato davvero importante, non arrendersi mai nel perseguire i propri sogni, fermarsi a chiedere a sé stessi ogni tanto se la strada che abbiamo preso è davvero quella che abbiamo scelto o se è un riflesso delle strade che abbiamo deciso di non seguire.

E il finale di questa storia... beh, merita davvero di essere letto. 
Consigliato vivamente.






Kristin Harmel: è nata a Boston in Florida. Appassionata di scrittura da sempre, dopo la laurea in letteratura è diventata autrice di reportage, collaboratrice di magazine e opinionista di trasmissioni televisive. Con Garzanti ha pubblicato il bestseller internazionale Finché le stelle saranno in cielo.

1 commento:

  1. Un finale che merita di essere letto? ♥ Diciamo che non capita sempre :3 Era come se stessi dando uno sguardo alla vita che avrei dovuto avere. è una frase meravigliosa!

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