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giovedì 17 dicembre 2015

STELLA SOLITARIA di Josh Lanyon


TITOLO: Stella Solitaria
TITOLO ORIGINALE: Lone Star
AUTORE: Josh Lanyon
CASA EDITRICE: Harlequin Mondadori
GENERE: Romance
E-BOOK:
PREZZO: € 3,99 su Amazon
USCITA: 30 Novembre 2015

Mancano pochi giorni a Natale e Mitchell Evans, stella della danza, scopre che il suo amante lo tradisce. Così, con la sensazione che all’improvviso il mondo gli sia crollato addosso, decide di lasciare per qualche tempo New York e tornare in Texas, nella casa che ha lasciato dodici anni prima per seguire un sogno. Ma appena giunto a destinazione s’imbatte nell’unica persona che aveva sperato di non rivedere: Web Eisley, il suo primo amore. La loro storia era finita a causa di un violento litigio e, ancora adesso, dopo tanto tempo, le dure parole che si sono rivolti si ergono tra loro come un muro difficile da abbattere. L’attrazione, però, è più forte che mai e sfocia ben presto in una rovente notte di sesso. Mitch sa che si è riaccesa una scintilla tra loro, ma non è sicuro di poter sognare che quella magia duri per sempre…
Avendo conosciuto Josh Lanyon attraverso dei thriller, mi ha positivamente sorpreso questo suo racconto natalizio.
Mitch è un ballerino che ha lasciato il Texas per inseguire il suo sogno, ma che porta dentro le cicatrici del rifiuto da parte di suo padre e del ragazzo che amava.
Web è un Texas Ranger fortemente legato alla sua famiglia e alla sua terra.
Sembra che, anche se la passione è facile da riaccendere, le basi per una relazione vadano sempre a mancare: Mitch è un ballerino in carriera, Web un Texas Ranger non del tutto dichiarato.
Riusciranno a far trionfare l’amore? Sicuramente non sarà facile e l’atmosfera natalizia non sarà di certo determinante in questa storia che si discosta comunque molto dal classico racconto di Natale.
Insomma una lettura scorrevole emozionante e che permette di passare in ottima compagnia qualche ora delle giornata.


«Web, ho pensato a insegnare e ho pensato ad aprire una scuola di danza tutta mio, ho pensato persino di creare e dirigere una mia compagnia di danza o di aprire un teatro. Ma sono tutti progetti per un futuro ancora lontano. Sono all’apice della mia carriera di ballerino. Amo danzare.»
«Non puoi fare entrambe le cose?»
«No. Come potrei?»
Web rimase in silenzio, lo sguardo rivolto verso la prateria. «Era solo un’idea.»
«Mi stai chiedendo di restare?» domandò Mitch in tono cauto, incerto.
Si girò a guardarlo. «Be’? E se così fosse?»

I lineamenti spigolosi di Innis furono stravolti dallo sdegno. «Ho capito. Perché non la pianti di fingere che io ti abbia spezzato il cuore, Mitch? La sola cosa che ho ferito è il tuo orgoglio. Il tuo orgoglio e il tuo ego. Tu non mi ami. Non mi hai mai amato. Non sei capace di amare. L’unica cosa di cui ti importa, l’unica di cui ti sia mai importato, è ballare. Perché quella è l’unica su cui hai un controllo, e tu sei un fottuto maniaco del controllo.»

«Quella notte al parco, quando ti ho detto che non potevo fare ciò che chiedevi, hai pianto.»
Mitch gli lanciò un’occhiata rapida e sorpresa. «Sì, immagino di averlo fatto.»
«Ti conoscevo da tutta la vita e non ti avevo mai visto piangere. Nemmeno da bambino. Per niente. Non avevi pianto quando ti eri ficcato un chiodo nel piede, non piangevi quando tuo padre usava la cinghia, né quando quelle piccole merde ti davano il tormento perché prendevi delle lezioni di danza da frocetto. Ma quella notte, nel parco, quando abbiamo discusso e io ti ho detto di no, ti sei girato, ti sei appoggiato a quel grosso albero di noce e hai pianto. Hai pianto come se qualcosa ti stesse dilaniando, come se il tuo cuore si stesse spezzando, come se tutto quello che conoscevi e desideravi fosse perduto.»
[…]
«Io ho camminato un altro po’ per il parco, da solo, e ho capito che qualunque cosa, qualunque, sarebbe stata preferibile a vederti soffrire in quel modo.»


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