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giovedì 28 gennaio 2016

Baci sporchi di Rhys Ford



Un’indagine di Cole McGinnis
Cole Kenjiro McGinnis, ex-poliziotto e investigatore privato, sta cercando di superare la morte del suo amante, avvenuta durante una sparatoria, quando gli capita un’indagine apparentemente di routine.
Investigare l’apparente suicidio del figlio di un importante uomo d’affari coreano si rivela subito un incarico tutt’altro che ordinario, specialmente quando Cole incontra Kim Jae-Min, il bel cugino del defunto. Il cugino di Jae-Min aveva un piccolo, sporco segreto, uno che Cole conosce da tutta la vita e che Jae-Min sta ancora nascondendo alla sua famiglia. L’indagine porta Cole da ville eleganti e squallidi appuntamenti segreti di amanti fino al Dirty Kiss, il locale dove i ricchi vanno a soddisfare con discrezione i desideri di cui le loro famiglie troppo tradizionali preferirebbero non sapere niente.
Inoltre porta Cole McGinnis fra le braccia di Jae-Min, ma questo potrebbe essere un problema. La morte del cugino di Jae-Min appare sempre meno un suicidio, e il ragazzo appare sempre più un bersaglio.
Cole ha già perso un amante per una morte violenta: non perderà anche Jae-Min.

Questo primo libro dedicato alle indagini di Cole McGinnis apre in modo davvero eccellente una serie che non vedo l’ora di proseguire.
Il personaggio di Cole è riuscitissimo, protagonista e voce narrante, ti porta subito al centro della sua esistenza, in un’intricata indagine che lo porterà a rischiare la vita più volte, situazioni dalle quali uscirà ammaccato in più occasioni.

Cole è figlio di un cattolico irlandese e di una donna giapponese che se n’è andata prima di poterlo crescere. Non sa nulla del suo background nipponico, ma fin troppo di quello paterno che l’ha rigettato per il suo orientamento sessuale.

Questo libro non è semplicemente un thriller dai ritmi serrati e davvero ben scritto, ma getta le basi per una bellissima storia d’amore che si preannuncia non poco difficile. Infatti assistiamo anche ad uno scontro fra culture, visto che Jae-Min è coreano e molto ancorato alle tradizioni. 

Nonostante le vicende siano narrate da Cole, il personaggio di Jae è perfettamente delineato e porta alla luce la profonda diversità della cultura asiatica da quella occidentale, dove lui si trova diviso tra la vita che vorrebbe poter vivere, da gay dichiarato e orgoglioso del suo partner, e quella che è costretto a fingere per il bene della sua famiglia molto tradizionalista. 

Jae afferma che non è importante ciò che lui vuole essere davvero, perché lui non è solamente se stesso, ma anche tutta la sua famiglia. 

Concetti molto difficili per Cole che ha praticamente rotto i ponti con il padre bigotto, ma che dovrà sforzarsi di comprendere se desidera poter dare almeno una chance al sentimento che sente sbocciare nel suo petto.

L’amore non è mai facile, la vita non è giusta, ma questo è proprio il perché lottare per ciò che si desidera, ciò di cui si ha bisogno, è così importante.
Una storia davvero ben riuscita che terrà incollati fino all’ultima pagina.
Saranghae, agi.”


Non mi erano mai piaciuti gli uomini asiatici, forse perché mi ricordavano Mike, ma il ragazzo che mi aprì la porta era da mozzare il fiato.Se c’era una prova dell’esistenza di Dio, era in piedi dritta davanti a me, ne ero certo.
.
La bocca piena diJae e i suoi indecifrabili occhi castani mi colmavano la mente, alimentando la mia rabbia. “Probabilmente mi farà ammazzare, ma sì, che Dio mi aiuti, cazzo. Mi piace. Peggio ancora, lo voglio.”

Non volevo sesso, non tanto quanto volessi… Jae. Anche con tutto quel che mi aveva fatto passare, lo volevo vicino a me. Il sesso è sempre fantastico. Non ero un idiota, tantomeno un idiota casto. Dio aveva creato Jae come uno splendido, erotico, complicato caos, in cui volevo annegare, ma volevo decisamente di più.

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