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martedì 9 febbraio 2016

GUARDA DIETRO DI TE di Sibel Hodge



Chloe Benson si risveglia improvvisamente in una sorta di caverna sotterranea, legata e imbavagliata, senza sapere come è finita laggiù, chi l’ha rapita e perché. Fortunatamente riesce a scappare, ma una volta tornata a casa si rende conto che l’incubo è tutt’altro che finito. Chloe, infatti, non ricorda nulla delle settimane che hanno preceduto il suo rapimento, e le persone intorno a lei, quelle che dovrebbero aiutarla a recuperare la memoria, non prendono sul serio ciò che le è accaduto. Nessuno sembra crederle: né la polizia, né i medici, né tantomeno suo marito Liam… e alla fine anche Chloe comincia a dubitare di se stessa. Ma c’è qualcosa di strano nella storia che continuano a raccontarle, molti dettagli non combaciano e le impediscono di sentirsi davvero al sicuro. Chloe è certa che qualcuno sta osservando ogni sua mossa, e se vuole davvero uscire da quell’incubo, sa che dovrà ripercorrere le tappe della sua vita e cercare cosa si nasconde in quel buco nero che ha inghiottito il suo passato. Ma non è semplice cercare la verità quando non sai di chi fidarti…



Per quanto possa suonare contraddittorio, ci sono momenti in cui un buon thriller aiuta a canalare l’ansia nella lettura. E di conseguenza, la aumenta.
E’ esattamente questo l’effetto che “Guarda dietro di te” di Sibel Hodge mi ha fatto.

Chloe Benson sa perfettamente come si chiama e che ha ventisette anni, ma non ha la minima idea di come sia finita in un bunker sotterraneo sigillato, legata e con un enorme bernoccolo dietro l’orecchio, né perché sia successo.
Nonostante il panico, senza perdere il coraggio e la testa, Chloe trova il modo di liberarsi e scappare, dove viene soccorsa in mezzo ai boschi di una cittadina dell’Hertfordshire, Inghilterra, da una macchina di passaggio. Si risveglia in ospedale, senza alcun ricordo delle sette settimane precedenti, eccetto la fuga dal bunker.

Non può esserci altra spiegazione: è stata rapita e lasciata là sotto a morire, per ragioni sconosciute. Eppure il personale dell’ospedale, la polizia e persino il marito Liam sono assolutamente certi che non ci sia stato nessun rapimento e hanno una risposta plausibile per qualsiasi domanda. Chloe comincia così a credere di essere nel torto, eppure…qualcosa continua a non convincerla, tanto da spingerla a cercare da sé le risposte.  E quando la verità verrà a galla, non le piacerà per niente…
Mi fermo qui, con un tocco di drammaticità, per evitare lo spoiler!

Chloe è la tipica ragazza con un passato difficile alle spalle, dopo che la madre è morta a causa di un’overdose quando lei aveva nove anni, è cresciuta in un orfanotrofio, con tanta voglia di riscattarsi, ma anche con tanta voglia di affetto e amore che la porta a legarsi al primo uomo che flirta con lei, a sposarlo dopo soli tre mesi di conoscenza e a diventarne totalmente succube senza che abbia potuto fare niente per impedirlo.
 
“Perché continuiamo a portare avanti una relazione pur sapendo in cuor nostro che non è giusto?
Non lo sappiamo fin quando non accade proprio a noi. E’ facile prendere in giro sé stessi. Infilare la testa sotto la sabbia per non farsi del male. Convincersi che va tutto bene. Accampare scuse su scuse.
C’è una linea sottile tra la pazzia e l’amore”


Ma Chloe è anche il tipo che supera i momenti di sconforto e, soprattutto, il terrore della sua situazione, gettandosi a capofitto nella ricostruzione dell’intera vicenda, senza arrendersi anche quando rischia di essere considerata pazza. Una protagonista accortasi di essere stata succube per troppo tempo, e ora desiderosa di riavere la sua vita, prima che l’incubo avesse inizio. 
L’altra figura di spicco del romanzo è il marito, Liam, un uomo così perfetto e preciso da farmi venire voglia di prenderlo a pugni. Tutto deve essere sempre fatto esattamente come dice lui, altrimenti Chloe subirà offese e umiliazioni che non hanno veramente senso. Dispotico, arrogante e odioso. L’ho considerato viscido fin dalla sua prima apparizione in ospedale.

Sebbene “Guarda dietro di te”, non possieda una trama particolarmente originale, lo stile dell’autrice è molto scorrevole, semplice, non si perde in chiacchiere inutili. L’adrenalina, l’ansia e la confusione aumentano insieme ai sentimenti di Chloe, in una storia che tutto sommato rimane avvincente fino all'ultima pagina.
Cosa aspettate a scoprire se Chloe ha immaginato tutto oppure è stata rapita davvero? 




Sibel Hodge ha la doppia nazionalità inglese e turco cipriota e si divide tra l’Hertfordshire e il Nord di Cipro.‑ Ha firmato molti libri di generi diversi, che sono stati premiati dalla critica e dal pubblico.

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