Pagine

venerdì 22 aprile 2016

LA FELICITÀ È UNA PAGINA BIANCA di Elisabeth Egan



Quando qualcosa non va, Alice Pearse cerca rifugio nella lettura. È sempre stato così; fin dalla più tenera infanzia, per Alice i libri sono isole felici dove potersi rilassare, mondi in cui perdersi, tesori da amare. E, adesso che si è trovata all'improvviso con un marito disoccupato, tre bambini da mantenere e un mutuo da pagare, i libri sono diventati letteralmente la sua ancora di salvezza: è infatti grazie alla sua fama di book blogger che le viene offerto un impiego da Scroll, una potente società che vuole lanciare una catena di caffè dove tutti gli amanti della lettura possono sprofondare nelle comode poltrone, consultare uno sterminato catalogo di e-book e leggere. Nonostante le feroci proteste della sua migliore amica, proprietaria della libreria del quartiere, Alice decide di accettare, tuttavia non le ci vuole molto per rendersi conto che gestire la famiglia con un lavoro a tempo pieno è molto più difficile di quanto non si sarebbe aspettata, e che dietro l’apparenza da paese delle meraviglie, Scroll nasconde un lato da incubo. Eppure Alice non si scoraggia: in fondo, a volte, per trovare la felicità basta girare pagina. E avere fiducia nei libri.
Ecco una nuova copertina attraente con un titolo interessante: tutto ciò che contiene le parole "libro", "libreria" o anche solo un accenno ad esse, come la parola "pagina", è pane per i denti di un vero lettore.
La protagonista di questa storia è Alice, una moglie, una madre ma soprattutto una donna. Ma non una donna comune: Alice è una di noi. Ama i libri, ne legge tanti, appena può organizza insieme alla sua amica Susanna, proprietaria di una caratteristica libreria indipendente, una sorta di club del libro. Sin da piccola giocava a "La signora dei libri" col suo adorato papà, la sua vita è fatta di citazioni, lavora per una rivista chiamata "You" , per cui scrive recensioni dei libri che le vengono inviati. Il lavoro che ogni lettrice vorrebbe svolgere è immancabilmente legato ai nostri amati compagni di avventure: i libri, appunto.

“Avevo azzeccato il giusto mezzo. Di lunedì, mercoledì e venerdì ero critico letterario di You, dov’ero stata assunta quando Margot era piccola. Il mio lavoro consisteva nel leggere i libri inviati in redazione dalle case editrici, sceglierne alcuni e scriverne la recensione.”


Tutto scorre liscio, finché un giorno suo marito Nicholas lascia il lavoro in uno studio di avvocati, per aprire uno studio tutto suo; il problema è che ci vorrà tempo per avviare l'attività e mantenere alto il tenore di vita della famiglia, composta, oltre che dai due coniugi, da tre figli e un cane. Alice si trova a dover prendere in mano le redini della sua vita e della sua famiglia. Per questo lascia il suo lavoro part-time per trovarne uno full -time che le permetterebbe di mantenere la tribù.

“Al mio turno di presentarmi provai una calma sorprendente. Dissi al gruppo quant’ero emozionata di spiccare il gran balzo verso un mondo nuovo, pur conservando la parte migliore di quello vecchio: la lettura. Se a dieci anni qualcuno mi avesse domandato cosa sognavo di fare da grande, avrei descritto questo posto. Leggevo così tanto che mia madre doveva chiudermi fuori per costringermi a giocare all’aperto.”


L'occasione non tarda ad arrivare da un'azienda innovativa che tratta di libri,Scroll. Inizia una nuova fase della vita per Alice: tante cose da imparare e a cui abituarsi, nuovi colleghi, una vita da pendolare, stipendio più alto, meno tempo da dedicare ai figli, alla famiglia, agli amici, ai libri e a se stessa. Nel frattempo tante cose succedono intorno a lei: i figli crescono, il marito affonda, gli amici si allontanano e vecchi nemici tornano a far visita per prendersi una triste rivincita... Mi viene in mente la frase di una canzone "la vita ti trascura, l'amore ti ritrova" o una cosa del genere. Ed è proprio in questa frase che racchiuderei tutto il significato di questo libro.
Scritto in modo semplice, nonostante lo stile fluido, ho trovato la storia poco scorrevole...Non si arrivava mai al dunque e ciò ha rallentato la mia lettura. Per contrasto, i personaggi sono ben caratterizzati, quasi tridimensionali. I temi trattati sono diversi: l’amore per la famiglia, l’importanza di svolgere un lavoro gratificante e di potersi ritagliare del tempo per se stessi, la perdita e la ripresa di coscienza della propria persona.

“Forse se non mi fossi abbioccata leggendo Fisica quantistica per poeti, ne avrei saputo un po’ di più sui vincoli del tempo. Non c’è verso di moltiplicarlo. Puoi dormire di meno, pianificare di più, sovrapporre gli impegni, svegliarti alle cinque e mezzo per infilare una lezione di spinning, ordinarle giacche invernali dei bambini durante una teleconferenza, controllare la posta elettronica durante la colazione in famiglia ma, tirate le somme, le ore di una giornata restano le stesse e almeno qualcuna devi passarla a letto. In un mondo ideale. Accanto a una persona sobria. Ma non era il mio caso.”


Ad un certo punto la protagonista arriva ad un bivio, è stressata e nervosa, insoddisfatta e delusa ...riuscirà a ritrovare se stessa e a recuperare tutto ciò che è recuperabile? Ma soprattutto in che modo?
Non bisogna avere così paura di quella pagina bianca che rappresenta il domani, ma con coraggio si può scrivere una nuova storia ogni giorno. Non vi resta che leggere questo romanzo e lasciarvi trasportare dalle emozioni che certamente non mancheranno.


Elisabeth Egan fa la books editor per Glamour. I suoi racconti e le sue recensioni di libri sono stati pubblicati su Self, Glamour, O, People, Publishers Weekly, Kirkus Reviews, Huffington Post, The New York Times Book Review, LA Times Book Review, The Washington Post, Chicago Sun-Times; and Newark Star-Ledger. Vive nel New Jersey con la sua famiglia.


Nessun commento:

Posta un commento