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venerdì 6 maggio 2016

Desperately Seeking Epic di B.N. Toler





Paul James amava Clara Bateman. Odiarla sarebbe stato più facile. Era una cosa del passato, e James era davvero intenzionato a non rivederla mai più. O almeno così pensava…
Craiglist Ad: Cerco disperatamente Epic.
Tu sei mio padre.
Non so molto di te. So che il tuo nome è Paul James, che sei un amante del brivido, e una volta eri uno stuntman e la gente ti chiamava Epic.
Mi hanno detto che tu non sai niente di me. Che è complicato.
Ma per me, è molto semplice, invece.
Ecco… Io ho dodici anni… e sto morendo.
E per quanto questo annuncio possa ferire mia madre, devo conoscerti prima di morire.
Sono sicura che col tempo, capirà. Lei ti ama ancora.
Per cui, Epic, se stai leggendo, ti prego torna a casa. Non devi farmi da papà, se non vuoi. Non devi dirmi che mi vuoi bene o che ti dispiace. Solo… vieni a trovarmi.
In paziente attesa, ma a corto di tempo,
Neena.
N.B.  TRAMA TRADOTTA DA TABATA 
Dunque… Io non sono una di quelle persone che vuole leggere soltanto storie allegre; eppure tendo ad evitare di leggere romanzi strappalacrime, perché so già che mi troverò in difficoltà quando sarà il momento di esprimere un giudizio a riguardo.
Il fatto è che le emozioni si infilano di prepotenza nella parte razionale di me, e alla fine del libro, non so mai dire se mi sia piaciuto davvero, o se tutte le lacrime che ho versato, abbiano offuscato un po’ troppo ciò che ho effettivamente letto.
Non riesco a sopportare le storie in cui uno di dei protagonisti soffre di una brutta malattia, ma in fondo, sono quelle che mi lasciano sempre qualcosa in più delle altre. Il nostro è un rapporto di odio/amore, insomma.
Ci ho messo un po’ prima di scrivere questa recensione perché volevo staccarmi un attimo dalla vicenda e dai suoi personaggi, per scrivere a mente fredda.
Partiamo, però, dal fatto più ovvio: “Desperately Seeking Epic” mi ha fatta emozionare come se Neena fosse stata davvero mia figlia, e come se Epic fosse stato davvero the one who got away (l’amore della mia vita che mi sono lasciata scappare). Già per questo fatto, il libro dovrebbe meritarsi cinque stelline. Indipendentemente dal finale, un libro che riesce a farti emozionare così tanto, è un libro ben scritto. Che ha raggiunto il cuore e la mente del lettore. Che ha fatto il suo dovere.
Di BN Toler avevo già letto “Taking Connor”, che mi era piaciuto davvero molto. Ho voluto dare una possibilità a “Desperately Seeking Epic”, nonostante la trama che presagiva lacrime, perché mi aveva incuriosito il personaggio di Epic.
Andando avanti con la storia, però, mi sono ritrovata più interessata a Clara.

Rimasta orfana dopo la morte dei suoi genitori, Clara è una donna forte, intraprendente e sicura di sé. Sa quello che vuole, e fa di tutto per ottenerlo, ma è anche attenta a ciò che la circonda. Si fa in quattro per dare a sua figlia l’infanzia che qualunque ragazzina di dodici anni meriterebbe. L’ho adorata come madre, ma soprattutto come donna.
La trama procede alternando il suo punto di vista, con quello di Paul, sia nel passato, che nel presente. È grazie a un’intervista, che scopriamo come Epic e Clara, dodici anni prima, siano diventati i co-proprietari di un’agenzia di skydiving e i loro racconti ci svelano i retroscena di quell’amore “mancato per un soffio”.
Paul James è un amante del brivido, ma soprattutto della vita senza legami. Vive ogni giorno sul filo del rasoio. Una delle sue frasi migliori è:
“Life’s too short to be subtle.”

 Ma non sempre la strada che scegliamo di intraprendere, ti porta dove avevi previsto. E un giorno, Clara capita sul suo cammino. I due non si sopportano all’inizio. Ma i loro battibecchi, alla fine, non fanno altro che avvicinarli sempre di più. Prima nemici, poi co-proprietari che a malapena si sopportano, poi forse-amici. E poi la passione prende il sopravvento.

Paul has a way about him. It’s hard to explain. He draws you in and sometimes you don’t even realize it’s happened until it’s too late. That’s how it happened to me.

È con Marcus che Clara non riesce proprio a trovare un’intera. Il contabile dell’agenzia, un gigante di appena un metro di altezza, è uno dei migliori personaggi secondari di cui io abbia mai letto. Il loro rapporto nel tempo si trasformerà fino a farli diventare migliori amici.

La malattia di Neena, che non ti lascia un attimo di respiro, detta il ritmo di tutta la vicenda. La bambina ha appena dodici anni, ma è forte come un leone. Il rapporto che instaura con Epic è così speciale e naturale, che sembra che non sia passato nemmeno un giorno da quando Epic se ne andò lasciando Clara alla sua vita. Epic, l’uomo che non si vedeva a fare il padre nemmeno per tutto l’oro del mondo, diventa il pilastro di Neena e il suo ultimo confidente.

“My little girl made me breakfast in bed. If she’d bought me a burnt turd and a cup of toilet water, I’d choke it down.”

La storia d’amore tra Clara e Paul nasce lentamente, ma ti prende e ti trasporta con lei, fino alla fine. Ti fa passare attraverso dodici anni di silenzio, e ricomincia da capo, ma non da zero. Da dove si era conclusa la prima volta. Gli errori di entrambi si faranno sentire, ma non impediranno alla storia di evolversi in qualcosa di meraviglioso.

“You are my most epic adventure, princess.”



BN Toler lives in Virginia. When she's not reading and writing, she's thinking about reading and writing. Before she became a self-proclaimed writer, she worked as a real estate agent and as an orthodontic technician.


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