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lunedì 2 maggio 2016

IL DIAVOLO E LA STREGA di Anonima Strega


Le donne ne sanno una più del Diavolo. Figurarsi le streghe…

Selene viene licenziata da una cooperativa di assistenza domiciliare, quando, tramite un annuncio, entra in contatto con una ricca disabile: una bizzarra bambola gotica sessantenne costretta su una sedia a rotelle a causa di un misterioso incidente. La signora Lilly è simpatica, la paga ottima, e Selene non ci pensa due volte a firmare quello strampalato contratto, nonostante i sei figli gemelli della donna, con cui dovrà convivere, la mettano in soggezione…

Nergal non è bruno come i gemelli. Ha un occhio nero come loro, e uno d’oro come la madre. Suo padre è il Diavolo e ha in programma la genesi di colui che distruggerà il mondo. La prescelta è Selene, che si concederà a uno dei fratelli in lotta fra loro. Ma Nergal è in conflitto con la natura umana ereditata dalla madre. Per questa sua diversità, una frangia demoniaca l’ha scelto quale spia del disegno del padre: si sospetta che la prescelta sia una figlia della Dea, della Femmina Innominabile, e un’unione con lei darebbe vita alla bambina che riporterà l’equilibrio fra luce e tenebre. La missione gli fa perdere terreno nei confronti dei fratelli; lo studio delle parole della Femmina Innominabile, nel tentativo di far emergere la strega in Selene, lo contamina. La Dea dell’amore e dei desideri salverebbe la progenie del Demonio, se si arrendesse a un potere più grande di lui?
Selene è una ragazza di 33 anni che si ritrova a fare i conti con la disoccupazione. Ha infatti perso il suo posto di lavoro, ma per uno strano scherzo del destino viene contattata quasi subito da una vecchia costretta su sedia a rotelle che ha bisogno di assistenza 24 ore su 24. Lei risulta essere la candidata ideale, le sue mansioni da contratto non sembrano essere poi così esigenti o eccessive e la paga, beh, quella è uno dei motivi che la spinge ad accettare! C'è solo un problema: dover convivere sotto lo stesso tetto con i sei figli della cara vecchina. Ma non sei fratelli, bensì sei gemelli uguali seppur con alcune diversità, che li rende  facilmente distinguibili agli occhi della madre e ben presto anche a quelli di Selene.
Il suo arrivo in casa viene ben accolto da tutti tranne che da Nergal, il gemello che meno si fa vedere da lei, ma che in qualche modo la tiene sott'occhio, come se avesse paura di parlarle o di starle vicino; come se la presenza di Selene potesse “contagiarlo”.

Gli restava però un groppo attaccato alla gola, pensando a quell'ipotesi. Come comportarsi nel caso che la prescelta iniziasse davvero a esibire reazioni ambigue? Riferire tutto ai superiori e bloccare il progetto, ovvio, per sperare poi in stravolgenti promozioni.
Ma quel fuoco che lo pervadeva ogni notte e ormai anche di giorno? Come spegnerlo? Come soffocare quell'istinto di rivalsa sui fratelli? Come ricacciare in fondo all'esofago quella voglia di sapere, di scoprire, di sentirsi uomo fra gli uomini ed equilibrato nelle due metà?

Una casa che sembra essere un inferno, soprattutto per le temperature elevate dei riscaldamenti, e anche quello scatenato in pochi giorni  dall'arrivo di una donna, la prescelta; una lotta per conquistarla senza esclusione di colpi, ma l'ultima parola spetterà a lei, scegliendo e concedendosi al gemello che sarà in grado di conquistare il suo cuore.
Tutto farebbe pensare a una lotta tra fratelli, eppure in ballo sembra esserci il gioco dell'intera umanità; e Nergal ha il compito di scoprire se Selene è la discendente della Femmina Innominabile, l'unica in grado di mettere al mondo una bambina in grado di ristabilire il giusto equilibrio tra la luce e le tenebre.
E se i piani non andassero come stabiliti dal Diavolo in persona? Se qualcosa o qualcuno li sconvolgesse solo per vederlo capitolare, cosa succederebbe?

L'istinto la spinse a cercare la natura, per rilassarsi, com'era già successo in precedenza, dopo aver passeggiato in quel bosco.
L'istinto. Cos'era se non qualcosa di materiale e naturale?

Anonima Strega ha dato vita a un nuovo entusiasmante ed emozionante racconto, che vede in contrapposizione il bene contro il male. Ho apprezzato la suddivisione dei vari capitoli in diversi pov, senza concentrare la storia sui personaggi principali, ma dando a tutti il giusto ruolo, compresi i sei gemelli e Lilly, la tenera e bisbetica vecchina.
Avendo letto da poco il capitolo conclusivo della trilogia de “Le spose della notte”, mi ha fatto ritrovare alcuni elementi come la stregoneria, il sabba del solstizio d'inverno con annessa festa nel bosco, la Grande Madre che cerca di proteggere le sue consorelle e qualche frase che mi ha fatto tornare in mente la storia tra Dunia ed Elias. Ma non solo, perché è sorprendente il riferimento a numeri importanti per la chiesa cattolica, come il 33 (gli anni dei gemelli e di Selene), o temuti, e quindi il continuo riferimento a 6 come gemelli o 66 come gli anni di Lilly.
Per non parlare dei personaggi, descritti con minuzia e dovizia di particolari.
Selene viene a conoscenza della sua natura di strega piano piano, e sempre più sul piano onirico che su quello reale. Spesso ha avuto voglia di mollare tutto e tornare a casa, eppure è determinata e forte, non si spaventa una volta che viene a scoprire chi siano i suoi coinquilini, continuando a tenere celata la sua natura, ma cercando di capire effettivamente se la persona verso cui nutre un particolare interesse è realmente l'uomo a cui si legherà, come predetto dalla Grande Madre.

Sempre con i soliti pensieri attorcigliati l'uno all'altro. Pensieri avvinghiati in un grigio che non riusciva a nascondere dove cominciasse il bianco e dove finisse il nero. Sempre specchiata negli occhi di lui, anche se lui se n'era andato.

Lilly è indomabile. Fuma e beve come se non ci fosse un domani; arrabbiata con il mondo e con i
figli, tranne che con uno, il suo pupillo, colui che sembra aver preso parte di lei e non solo del padre come il resto dei fratelli. Combatte una sorta di lotta interiore con se stessa, dannandosi per le scelte sbagliate compiute in passato e invidiando Selene per avere ancora una possibilità di scegliere. Samael, Asmodeo, Tamiel, Alastor, Nergal e Aamon sono gemelli identici seppur diversi; stessi colori, modi diversi di esprimersi e vestire, stanze arredate nella stessa maniera, ma si sa che in ogni famiglia c'è una pecora nera: Nergal, l'unico ad avere gli occhi di colore diverso, uno nero come la pece e l'altro color dell'oro; la sua anima è divisa a metà, la parte demoniaca e umana convivono in un unico corpo. Lui porta il fardello della scelta che dovrà compiere e capire da che parte stare.
E a volte l'istinto è l'unica cosa a cui dobbiamo affidarci e sperare che la scelta compiuta sia quella giusta.

“Per forza non si fa niente, il destino si fa per conto nostro.”

L'autrice gioca con i nomi dei protagonisti, aiutando Selene e il lettore a fare chiarezza sull'intera vicenda, ma senza svelare mai troppo, continuando a tenere teso il filo della suspense; e quando pensi di aver intuito come si svolgerà il capitolo successivo, ecco che cambia le carte in tavola, giocando con i suoi personaggi e facendo compiere loro scelte diverse da quelle previste. E ancora una volta il finale è stato come un fulmine a ciel sereno: un autentico colpo di genio! Chissà che non voglia deliziarci con una nuova duologia o trilogia.
Cara la mia Strega, questa volta hai messo a dura prova la mia scelta, e anche se Nergal continua ad avere quella sua metà di umanità, ti stupirà sapere che, ahimè, non è lui il mio preferito. Stavolta il mio lato cattivo ha avuto la meglio e mi sono lasciata sedurre dalla sensualità di Alastor.
Lasciatevi travolgere da questo nuovo paranormal da leggere, assaporare e gustare, magari davanti a una tazza di tè e una fetta di torta al cioccolato e  fiori d'arancio!


Anonima Strega si occupa da sempre di tematiche legate all’occulto. Preferendo tutto quanto concerne l’universo femminile neopagano, è di conseguenza al contempo molto romantica, anche se l’oggetto dei suoi desideri esce spesso dalle righe, così come i personaggi delle sue storie. Crede fermamente che gli elementi del creato siano guida e strumento, sia per le streghe, sia per i protagonisti di avventure d’amore paranormali, come quelli dei romanzi “Spettabile Demone” e della trilogia “Le spose della notte.” Il suo antro è situato in un luogo nascosto, custodito da una gatta nera d’angora e una coppia di anziani troll norvegesi. Si dichiara disinteressata a qualsiasi proposta editoriale, non per presunzione ma per libertà di movimento. Dispensa consigli magici su anonimastrega.blogspot.it


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