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lunedì 30 maggio 2016

NEL TUO RESPIRO di Sophie Jackson


Max non riesce a lasciarsi alle spalle il passato: la dipendenza dalla droga, la fine della sua storia con Lizzie – la donna di cui era follemente innamorato e che non è capace di dimenticare – e la perdita del loro figlio.
Dopo un periodo di disintossicazione in clinica, e dopo aver imparato a esplorare le sue paure più profonde e ad affrontare i tremendi incubi che lo tormentano ogni notte, Max decide di mollare tutto e trascorrere qualche mese in una cittadina in mezzo ai boschi.
E lì, lontano dalla metropoli, lontano dalle tentazioni, incontra Grace. Con il suo innato ottimismo e il suo amore per l’arte e la fotografia, sembra essere la ragazza perfetta. Nessuno però sa da dove venga, o perché sia così riservata riguardo al proprio passato.
Nel corso del tempo, grazie alle ore trascorse a correre insieme lungo i sentieri di montagna e a un’attrazione sempre crescente, Max e Grace iniziano ad avvicinarsi l’un l’altra. Ma lui sarà ancora in grado di aprire il suo cuore e farsi travolgere dall’amore?
La dipendenza è una brutta bestia, quella da droga soprattutto. Come si può, però, condannare la debolezza di Max nell’essere caduto in questa spirale autodistruttiva? Non possiamo sapere come reagiremmo noi stessi trovandoci nei suoi panni, nel dover affrontare la perdita di un figlio e della persona che si amava. Non scuso il suo comportamento, ma non giudico.

Max è un personaggio molto umano e molto fragile che ispira empatia nel lettore che viene portato con lui nella clinica per la disintossicazione, che affronta con lui i suoi incubi e le sue debolezze.
Si andrebbe a pensare che per “contrastare” un personaggio come Max servirebbe una protagonista femminile carismatica e forte, così da poterlo aiutare nella sua risalita dal baratro. A mio avviso è proprio qui che sta il bello della storia, Grace è forte e carismatica, ma è stata anche profondamente ferita e lotta ancora quotidianamente con i suoi demoni. Sono quindi due persone “spezzate”, ma non completamente rotte, che possono sperare di trovare l’uno nell’altra la propria ancora di salvezza.


Non è un processo semplice, Max si sente a malapena in grado di aiutare se stesso e Grace ha bisogno di affrontare le proprie paure, ma insieme danno vita a qualcosa di molto fragile e speciale che toccherà a loro coltivare e sperare che possa essere sufficiente ad entrambi.

Una storia ricca di forti emozioni, triste, ma anche piena di speranza. Max e Grace non risparmieranno nulla, portando il lettore a soffrire e sperare con loro, in un racconto che ha il sapore agrodolce di un nuovo inizio nato dalle ceneri di un passato tutt'altro che facile.


I dodici passi lo costringevano a riconoscere gli errori che aveva commesso. E l’aveva fatto. Anche se in modo molto semplice, attraverso la pittura, sollevando pesi, correndo o tornando a lavorare nella sua officina, gli era stata consegnata una scheggia di ottimismo che avrebbe conservato gelosamente. Si sarebbe concentrato sul futuro, un giorno alla volta. Un piede davanti all’altro.

La trama della vita di Max O’Hare si faceva sempre più intricata: sparatorie, furti d’auto, droghe… Qualunque persona normale e sana di mente sarebbe fuggita il più lontano possibile. Ma Grace rimase, convinta dall’umiltà con cui le aveva raccontato di aver salvato la vita a Carter. Perché in lui c’era molto di più della sua sfrontatezza e di un passato di disintossicazione; i quadri che dipingeva erano soltanto un indizio. E lei voleva sapere tutto.



Sophie Jackson, insegnante di liceo inglese, mai avrebbe pensato di diventare una star internazionale. Ha iniziato per gioco, pubblicando il primo libro della serie A pound of flesh (A fior di pelle, Fabbri 2015) su un sito di fanfiction di Twilight, fino a che è stata travolta dalle richieste delle lettrici e poi dalle offerte degli editori. Questo è il secondo capitolo della trilogia, preceduto dalla novella Love & Always, disponibile in edizione digitale (Fabbri 2016).





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