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venerdì 10 giugno 2016

IL BUIO DELL'ANIMA di Alexandro Bonanno


Quante volte vi siete chiesti chi sia il Diavolo? Se la sua sia una figura reale o solo un'invenzione di qualche grand'uomo per convincerci ad avere una coscienza? Come tutti voi, i miei interrogativi si fermavano a poche domande interrotte da ciò che non può essere spiegato. Tutto cambiò all'età di diciassette anni, quando per la prima volta lo incontrai. Da quel momento ebbi un'idea molto diversa su chi fosse e di come agisse. Mi chiamo Alexander, e questa è la storia di quando per la prima volta le nostre strade s'incrociarono.

In un paesino situato in Italia, Triora, vive Alexander, un diciasettenne un po’ scapestrato, con la madre, visto che del padre non si ha alcuna notizia. Il primo giorno di scuola ad Alexander iniziano ad accadere cose davvero strane: innanzitutto si manifestano in lui una forza ed una furia incontrollabile e l’apparizione di una bellissima donna dai capelli nerissimi e dai grandi occhi scuri tormenta i suoi sogni. Sua madre ascolta il resoconto di quella giornata con apparente serenità e gli comunica che l’indomani dovranno trasferirsi a Saorge, in Francia, poiché sua zia è gravemente malata e ha bisogno di qualcuno che l’assista. Alexander è entusiasta di questo viaggio improvvisato, non vede l’ora di rivedere l’amata cugina Sophie e godere appieno di tutte le esperienze che farà durante quel periodo. 

Ma dopo un tragico evento Alexander ritorna a Triora e il mistero sulla scomparsa del padre s’infittisce ulteriormente, portandolo a conoscenza di sconvolgenti verità sul passato della sua famiglia e non solo…

"Tutti e tre scegliemmo di non cenare, ognuno sepolto dai propri pensieri, ognuno a soffrire per le proprie angosce. Chi pensava alla persona che aveva perso, chi a quella che non avrebbe mai voluto conoscere e chi alla persona che forse non avrebbe conosciuto mai. "  

Questo libro può essere facilmente catalogato come un urban fantasy, ma con qualche rifinitura tipica del noir.
La forza del romanzo sta nella capacità di tenere il lettore sempre un passo indietro allo sviluppo della vicenda e così accrescere quell’alone di mistero che si è formato attorno al protagonista e ai personaggi che si succedono di pagina in pagina; sono 180 pagine di mera, trepidante attesa. 
I sentimenti che di volta in volta si avvicendano sono svariati: si passa dal preziosissimo amore materno fatto di sacrificio e affetto, all’eros vero e proprio dato da una passionalità dettata dall’istinto e dai sensi; alla vera essenza del Male che sa essere tentatore, infimo, in grado di farci scendere a compromessi con la parte più buia di noi stessi.

"Che cos’è l’amore? […]  Rispose che l’amore era l’unica cosa che dava un senso alla nostra esistenza, l’unica cosa di cui non avremmo mai potuto fare a meno."

Un libro d’esordio davvero particolare anche se la storia ci mette un po’ ad ingranare, ma nel complesso è costruita con cognizione di causa non lasciando nulla al caso. La vicenda viene narrata dal punto di vista di Alexander ed è facile, per noi, indossare i panni del protagonista ed essere straniti da tutto ciò che gli succede attorno, spingendoci a porre domande sui come e perché. Lo stile di scrittura è lineare, anche se non manca qualche virtuosismo linguistico a rendere il tutto più intenso. I luoghi vengono descritti con cura e sia il protagonista che i personaggi secondari sono ben delineati.

Unico "difetto", a mio dire, è che l’epilogo non è un vero epilogo,  piuttosto ci troviamo dinanzi ad un finale aperto che lascia libero sfogo alla fantasia del lettore.


Nato in Calabria l'01/01/1988 dove attualmente vive.  Ha avuto il piacere di godere delle bellezze di numerose città come Milano, Roma, Torino che ancora oggi frequenta puntualmente per lavoro. Si definisce uno scrittore atipico, non il classico divoratore di libri sin da bambino, tutt'altro. Era il bambino che odiava leggere, che inventava scuse per aggirare una sorella che in tutti i modi voleva fargli amare questo mondo. È sfuggito per anni, ma alla fine l'amore per la lettura lo ha raggiunto. Di notte, all'improvviso, nel bel mezzo di sogni e fantasia. Al suo risveglio la voglia di raccontare ciò che solo lui aveva vissuto lo spinse a scrivere la sua prima storia e da lì, fu subito amore. "Il buio dell'anima" è stato il suo primo romanzo ed è già all'opera per dare un seguito alla saga di Alexander. Oltre alla scrittura ama lo sport e la musica. Viaggiare crede che sia fondamentale per un uomo ed appena può, è con le valige in mano. Nell'attesa di potersi definire un vero scrittore lavora come responsabile d'ufficio in Calabria dove convive con la sua compagna, che ringrazia per avergli insegnato ad amare.



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