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lunedì 25 luglio 2016

L'OMBRA DEL PROIBITO di Tiziana Iaccarino


Carina torna a casa, dopo aver promesso a Diego di organizzare la loro nuova vita in Italia, ma ancora non sa che quest'ultimo ha un grosso debito nei confronti dei suoi soci d'affari ed è costretto a restare nel giro illecito de “Il rifugio del piacere”, l'hotel nel quale si sono conosciuti.
Quando la ragazza scopre ciò che impedisce all'uomo di raggiungerla, torna sui suoi passi per aiutarlo, ma i compari di Diego non mollano la presa e, per ottenere la somma di denaro di cui è debitore, gli forniscono una sorta di compromesso attraverso cui poter pagare. 
Un danaroso cliente americano permetterebbe a Diego di liberarsi da ogni genere di problema con una richiesta molto particolare: una notte proibita da consumare insieme e nella quale coinvolgere anche Carina, usando l'imprevedibilità di un appuntamento senza regole. 
Riusciranno, Diego e Carina, ad accettare questa proposta, sapendo che servirà a ottenere l'agognata libertà ma che, allo stesso tempo, potrebbe rovinare la loro storia d'amore? 

“L'ombra del proibito” è il sequel de “Il rifugio del piacere”, un hotel nel quale niente è come sembra e il prezzo da pagare per resistere alla tentazione del proibito diventa molto alto per tutti. 

Nota: Questa storia è indicata a un solo pubblico adulto.
Avevamo lasciato Carina a Veracruz in compagnia di Diego e dei loro progetti futuri. La ritroviamo in Italia, pronta ad affrontare il divorzio da Alfredo e a cercare una nuova sistemazione prima dell'arrivo del suo uomo in Italia. Ma le cose sembrano essere più complicate del previsto, perché Diego non può lasciare il Messico prima di aver saldato un debito ai suoi compari del “rifugio”.

La verità è che avevo lasciato il cuore in Messico. A Veracruz.

Carina agisce da donna innamorata: senza pensarci due volte, prenota il primo volo disponibile per raggiungerlo e cercare una soluzione ai loro problemi. Simona, la sua migliore amica, cerca in tutti i modi di fermarla, di farla ragionare; invita Carina a pensarci un attimo, prima di agire istintivamente e mandare all'aria quanto fatto finora, con il rischio di perdere il lavoro. La paura di perdere Diego è tanta e Carina è una donna molto testarda; cerca di rassicurare l'amica dicendole che ha un po' di soldi da parte e che non può abbandonare il suo uomo proprio ora che hanno bisogno l'uno dell'altra.
La ritroviamo così nuovamente a Veracruz. I due si danno appuntamento sulla spiaggia, ma la voglia di sentire il corpo e il calore dell'altro è tanta, così si ritrovano nel monolocale di Diego, consumando la passione di quella settimana che hanno passato lontani.

Io avevo bisogno di lui.
Era diventato una droga, una malattia, l'ebbrezza di un'esperienza che mi aveva sconvolta e con la quale mi ero risvegliata da un torpore durato a lungo. Ero assuefatta dai miei dispiaceri e lui mi aveva restituito la speranza di recuperare ciò che restava dei miei giorni affranti.

I problemi però sembrano essere appena iniziati, perché a quanto pare Diego deve più di diecimila dollari per potersi considerare un uomo libero; eppure gli interessi che deve al proprietario dell'albergo sono talmente alti che diventa difficile saldare il debito con qualche appuntamento. Deve necessariamente trovare un cliente danaroso e disponibile, in modo da poter restituire i soldi in una sola giornata. E se quella persona si trovasse proprio in quel momento in vacanza a Veracruz e stesse cercando qualcuno con cui svagarsi in una sola notte e pagare una cifra esorbitante?

Il destino decideva per noi, ma eravamo anche noi a dargli una mano o, forse, a lasciarci condurre dai suoi passi sull'asfalto della vita.
Un asfalto sporco e, forse, persino lavorato male, ma dovevamo percorrerlo. Sottrarci o negarci non ci avrebbe rese persone migliori né ci avrebbe evitato ciò a cui stavamo andando incontro.

Aspettavo con impazienza questo secondo volume, poiché il primo era finito lasciandomi tante
domande libere di vagare nella testa.
Ritroviamo Carina più determinata che mai a far arrivare Diego in Italia, per poter costruire quel futuro di cui avevano parlato. Il loro incontro è avvenuto in modo del tutto casuale, per gioco, organizzato da Simona che voleva solo distrarre l'amica ancora scossa dal tradimento del marito; un gioco che si è rivelato fatale per entrambi, facendoli scoprire più appassionati che mai. La loro passione si era consumata più volte all'interno di un'ala dell'albergo “Il rifugio del piacere”, ed era continuata anche fuori. Diego decide di “mettere la testa a posto”, lasciare quel giro sporco e cercare un'occupazione onesta per poter vivere con la sua donna.

Appassionato. Duro. Vero. Spietato. Travolgente. Tenebroso. Eppure tenero. Caldo. Attraente. Suadente.
Diego.
Che cosa dovevo fare con lui? Cosa diamine io dovevo fare ora che mi aveva fatto perdere la testa?

Il debito di Diego metterà leggermente in crisi il loro rapporto, facendoci scoprire una Carina disposta a tutto pur di aiutarlo, e lui determinato nel tenerla fuori da quel gioco perverso.
Apprezzo la scrittura in prima persona, anche se forse in questo caso mi sarebbe piaciuto assistere a pov alternati, per capire meglio Diego e forse detestare un po' meno la testardaggine di Carina, la sua ostinazione nel dover essere d'aiuto a tutti i costi, compromettendo così la loro relazione.
Il racconto scorre in maniera fluida, il ritmo è ben serrato a seconda delle situazioni, inducendo il lettore ad andare avanti per capire cosa succederà nel capitolo successivo. Nonostante un uso del linguaggio molto forte in una parte del racconto, le scene di sesso vengono descritte accuratamente senza mai diventare volgari o banali.
Nonostante si tratti di una duologia, l'epilogo aperto mi fa pensare a un piccolo proseguimento del racconto, magari uno spin-off che mostri una panoramica generale di quanto successo dopo l'ultimo viaggio a Veracruz.
Due racconti da leggere tutti d'un fiato per poter vivere la passione di due giovani innamorati a 360°.
Caldamente consigliati, soprattutto come letture estive.

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