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venerdì 15 luglio 2016

MEET YOU ON THE OTHER SIDE di Anna Giraldo



Eli ha perso suo padre Max in mare eppure non sa stare senza le onde.
Jay è un figlio sbagliato e pensa che l’oceano sia soltanto un ammasso di acqua fredda dal sapore sgradevole.
Deep è venuto per loro.
Meet you on the other side è l’ultimo verso di Just Breath, una canzone dei Pearl Jam, e questo romanzo è stato scritto con la loro colonna sonora.
Il surf, i viaggi, il mare, sono il filo rosso che unisce un intreccio di passioni profonde, incontri mancati e incroci casuali, una storia di attraversamento della vita e del confine dell’essere che assume contorni fantastici e si vela di magia.
Conoscete i Pearl Jam? Se la risposta è sì, allora potete capire cosa intendo quando dico che questo libro scorre come una loro canzone. Melodica, potente, emozionante, così leggera, eppure così vera, viva. Se la risposta è no, credo che una volta finito questo libro vi verrà voglia di ascoltarli. E, perché no, partirete proprio da quella “Just Breathe”, di cui l’ultimo verso fa da titolo a questa meravigliosa storia.
Come avrete potuto leggere, la trama non da via molto di quella che è la vicenda che andrete a
leggere. Ma va bene così, perché nessuna parola può davvero prepararvi a ciò che Anna Giraldo è riuscita a scrivere.


Per darvi un’idea, però, vi fornirò alcuni indizi: c’è una ragazza di nome Eli, forte, indipendente, una vera eroina. Non perché compie imprese straordinarie, semplicemente perché affronta la vita di petto, come affronta le onde che le vengono incontro. Cresciuta da due genitori meravigliosi, seppur non convenzionali. C’è il surf, le onde, il mare e l’oceano, c’è quel bisogno di essere costantemente a cavallo di onda, o non riesci a respirare.

“Se Max non mi avesse insegnato il surf, avrei vissuto tutta la vita cercando qualcosa. Vivrò tutta la vita cercando qualcosa comunque. È ciò che ha trovato lui.”

  



C'è Jeremy, o Jay, "il figlio sbagliato, a cominciare dagli occhi diversi" [cit.]. C’è una splendida amicizia che continua nel tempo, che avrebbe potuto essere qualcosa di più, se solo il primo amore di entrambi non fosse stato il mare. C’è il desiderio di partire, e di continuare a viaggiare, sempre alla ricerca dell’onda perfetta.
 
"Sentii di avere subìto quell’ultimo bacio. Nella distanza penso che avrei dovuto prenderne anche un altro e un altro e un altro ancora prima di lasciarla andare. Nella distanza, dopo tutti gli anni durante i quali ci siamo scritti e dopo tutte le persone passate nella mia vita, Eli non è mai passata."


E poi c’è lui, Deep. Uno sconosciuto dai capelli rossi, che hai già visto da qualche parte. Forse nel tuo passato, ma anche nel tuo futuro. Un ragazzo misterioso che all’improvviso compare, e all’improvviso svanisce. Impenetrabile, quanto accessibile. Deep è tutto quello di cui non sai di aver bisogno. Devi solo allungare la mano e prenderlo.


“Io sono il lido in cui ti corichi perché il sole ti baci, sono l’onda che domini, sono la notte in cui non dormi perché attendi che il vento si alzi. Io sono qui per te.”

Questa storia è surreale, magica. Proprio come una canzone dei Pearl Jam e la voce di Eddie Vedder. La trama si tinge di fantasy, ad un certo punto, ma le parole di Anna non ti raccontano nient’altro che la verità: la verità di Elettra, detta Eli, la verità di Deep e quella di Jeremy.
C’è un lutto che apre il libro, e c’è la città di Porto. Che Anna ha saputo descrive così bene, che mi sembrava di esserci.

“Sono sull’uscio quando ribatto – È scomparso in mare, aveva trentasei anni. Sussurro perché l’oste non senta. Eppure colgo il mormorio alle mie spalle – Condolências, senhorita.”

Tre parti dividono questo libro. Just Breathe. Oceans. Hard to Imagine. Non me l’aspettavo. C’è il racconto del presente, il racconto del futuro, e poi quello del passato. (O almeno, così l’ho interpretato io).
Perché non 5 stelline? Perché l’ultima parte delle tre, sebbene mi sia piaciuta molto, l’ho trovata più debole rispetto alle prime. Avrei voluto sapere molto di più. Avrei voluto, non so, la rivincita? Sai che un libro ti è piaciuto molto quando ti ritrovi immerso nelle vite dei personaggi, e con le tue mani vorresti cambiare il loro destino.

Questo libro parla di una storia d’amore. Più di una. Questo libro è un inno al mare. In tutta la sua maestosità, bellezza. Il mare che ti dà tanto, poi prende, e non ti ridà più. Consigliato ai lettori che stanno cercando qualcosa di diversamente romance, “una pennellata di rosso, in una giornata grigia” [cit.].

“[…]il mare non conosce il bene e il male. Il mare è indifferente.”








Anna Giraldo è una lettrice “seriale”, ama viaggiare e adora i felini. Non è mai riuscita a tenere i piedi ancorati alla solida terra per più di cinque minuti consecutivi. Tempo addietro, la cosa la preoccupava molto: si impegnava quotidianamente in veri e propri esercizi di serietà. Una noia mortale.
Ma, un giorno, la passione per la scrittura l’ha travolta. Da allora si diverte a intrecciare la realtà con le sue storie fantastiche, a cercare nuovi varchi attraverso i quali affacciarsi al mondo. Adesso affronta questo suo viaggio...


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