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martedì 13 settembre 2016

DANNEGGIATA di Veronica Deanike


                                                                   
Sabrina, ferita e umiliata dalla sua stessa famiglia, vive in una comunità per minori. Danneggiata nell’animo, sviluppa una personalità autolesionista. Bella e arrabbiata con il mondo, brucia i suoi anni con la potenza del suo odio. Lo psicologo e coordinatore della struttura, Alex, è un uomo di trent’anni che nel suo aspetto ombroso dimostra tutto il tormento del suo passato. Una doppia vita quella di Alex che parla di un profondo disagio: il giorno e la notte, aiutare e distruggere. Sabrina è per lui una tentazione amorale. Questa non è la storia di un amore, è una storia di distruzione. Una giovane donna che vuole distruggere se stessa, un uomo che vuole distruggere i suoi demoni… L’incontro di due anime spezzate, la lotta per la sopravvivenza, la speranza di un amore.

                                        
Ci sono storie che ti travolgono e ti colpiscono con la potenza di un maglio, questa per me è stata una di quelle. Le emozioni forti, le deviazioni che ci mostra, non mi hanno certo lasciata indifferente, anzi posso dire con certezza che già dall'inizio sono stata toccata da questa trama così tosta e che tocca temi scottanti. Temi che ci capita di ascoltare nei telegiornali o nelle trasmissioni di approfondimento pomeridiane e serali. Gli abusi su minori, il reinserimento nella società di chi subisce violenze, il danneggiamento della psiche di chi sopporta queste angherie che difficilmente possono essere sanate.
Dopo questo primo accenno alle mie prime impressioni, che poi andrò ad analizzare più a fondo, vi racconto un po' la trama.  Sabrina è una giovane ragazza che, in seguito ad abusi familiari, viene affidata ad una comunità per minori di un paesino della costa nord occidentale della Sardegna, dove vive fino alla maggiore età. Il fatto di vivere lì non le dona affatto serenità, il suo passato così tremendo e sofferto ha causato in lei forti istinti autolesionisti, lei infatti dirige tutto il forte odio che prova verso se stessa. Alex, trent'anni, è lo psicologo e il coordinatore della struttura, e si capisce subito che la vita non è stata tanto tenera neanche con lui. La dicotomia che ci mostra il suo essere uno psicologo e uno che aiuta i giovani abusati di giorno, e l'essere un carnefice che ha bisogno di scatenare la sua ombra e il suo sadismo di notte, rappresenta un tratto forte della sua personalità così lacerata. In  maniera diversa, è danneggiato proprio come Sabrina. Questo elemento comune li porterà ad essere reciprocamente attratti, ma Alex rifiuta di provare quell'attrazione che considera amorale e sbagliata. Riusciranno i due a non distruggersi a vicenda ma ad unire le loro anime spezzate? Leggetelo e lo scoprirete.
Ora analizzerò per voi i personaggi e la storia.
Preparatevi perché Sabrina e Alex vi creeranno emozioni differenti riga dopo riga, pagina dopo pagina. Li amerete, li odierete, proverete rabbia alternata a comprensione. Un otto-volante di sensazioni è ciò che io ho provato per tutta la durata della lettura di questa storia così complessa ma meritevole di essere letta.
Sabrina è un personaggio davvero complesso ma allo stesso tempo molto ben riuscito e credibile. Giovane fuori ma già adulta e cinica dentro, con un bagaglio di rabbia e dolore talmente grande da diventare per lei spesso ingestibile. In quei momenti si fa del male, per poter gestire tutto quel casino che ha nella testa. Non accetta, almeno apparentemente, ciò che le è successo, ciò che la minaccia, ma come spesso accade, anziché stare alla larga dai suoi carnefici, a volte cerca di riprendere il controllo andando proprio nella tana del lupo.


"Sei sei sei, Satana ci sei? Sei sei sei, Satana ci sei? Sei sei sei, Satana ci sei?"  La lugubre litania che Sabrina recitava fendeva il silenzio della stanza gelida. Due lumi  danzavano fiochi davanti allo specchio, dove la ragazza si rifletteva con lo sguardo fisso e speranzoso, mentre si dondolava con il busto avanti e indietro per dare ritmo a quell'unica frase che usciva con tono crescente dalle giovani labbra. Invocava il maligno. Cosa gli avrebbe chiesto se fosse davvero apparso neanche lei lo sapeva con certezza ma sperava: che qualcuno l'ascoltasse e l'esaudisse. Per ottenere questa dolce grazia era disposta a tutto anche a perdere l'anima. [...] Nonostante gli sforzi, continuava a compatire e odiare quell'immagine con ogni fibra del suo essere. "

Si sente fortemente attratta da Alex, che percepisce a livello viscerale come lei, e decide che lui sarà suo, non sa come e quando ma ha deciso semplicemente che sarà così. Scopriremo durante la lettura se la sua determinazione avrà o meno successo.
Alex è una fusione di contrasti insanabili. Personaggio fortemente alienato e alienante, che alterna i momenti in cui svolge il suo compito di psicologo e responsabile della struttura con grande perizia e attenzione, in cui aiuta chi è in difficoltà, mettendo a frutto il bene che lui ha ricevuto da chi lo ha salvato e gli ha dato l'opportunità di una vita migliore, ai momenti in cui i suoi demoni interiori chiedono la parola, chiedono di prendere vita, e lo ritroviamo nelle vesti di un sadico che non è capace di amare, che ha bisogno del controllo che questa modalità di relazione gli dà. La sua attrazione folle per Sabrina lo fa sentire fuori controllo, perché gli suscita emozioni che non vuole provare, per nessuno, e per quanto il primo motivo per cui resiste ad essa sia la differenza di età tra loro e la questione etica legata al suo lavoro, in realtà credo che il fatto che lei sia capace di abbattere le sue barriere sia ciò che lo spaventa di più. Sapremo quale risultato avrà questa lotta senza quartiere solo alla fine.


" Le risposte a quelle domande erano troppo pericolose; così si alzò dal letto, diede le spalle a Sabrina e uscì dalla stanza. Il suo corpo aveva reagito a una ragazzina, che per giunta viveva sotto la sua tutela. Ne era sconvolto. Si disse che quelle fantasie dovevano cessare di esistere. Quella notte si sarebbe sfatto di sesso, a modo suo: accendendo il corpo e spegnendo la mente. [...] "Spogliati, fallo in fretta, ho voglia di scopare." Non c'era gentilezza in lui, solo urgente desiderio. Compassione, empatia, sostegno, aiuto: erano parole che andavano bene per il giorno, ma la notte... no! Alex si concedeva la libertà di essere se stesso, un essere umano trasformato in bestia che nel ricevere e dare dolore perpetuava la spirale della sua sofferenza."

C'è un terzo personaggio che si trova coinvolto in questo folle gioco di violenza e passione: è Denny, un giovane che si innamora di Sabrina e per lei è pronto a tutto, anche a perdere se stesso. Una figura che mi ha fatto tenerezza, perché la sua bontà e il suo amare senza freni Sabrina lo porterà a scoprire quanta oscurità possa esserci nell'amore.

" Il silenzio avvolse la stanza lasciando i due ragazzi ognuno assorto nei propri pensieri. Il loro era un rapporto semplice: poche chiacchiere, qualche carezza e l'incertezza del domani. Era una relazione sbilanciata: Sabrina, dominante e irrequieta, muoveva le fila dei pensieri e delle azioni di Denny che, ingenuo e totalmente affascinato dalla sua giovane compagna, non poteva far altro che cercare di compiacerla. Di contro, Sabrina, in questo caldo nido che era Denny, riusciva, a volte, a quietare i suoi tormenti: ogni tanto era bello smettere di lottare contro se stessa e contro gli altri, e lasciarsi amare così, teneramente."


Alla fine la storia, dopo mille saliscendi emotivi, ha un finale davvero inaspettato. L'autrice, che non è nuova a questi finali particolari e davvero interessanti, sa come farci prendere letteralmente un colpo e come tenerci avvinti fino all'ultimo punto.
Faccio quindi i miei più sentiti complimenti a Veronica Deanike, per l'ambientazione calzante, per la storia coinvolgente e rischiosa da raccontare. Indubbiamente è stata brava a stare in equilibrio sul filo sottile che queste tematiche rappresentano. A mio parere, ha dosato sapientemente tutti gli elementi di questa trama così complessa.
Consiglio quindi la lettura di questo libro a chi ama le storie di violenza, sofferenza e tentativi di redenzione, a chi non teme di osservare l'oscurità e ciò che la rappresenta. A chi apprezza poter fare una lettura psicologica dei personaggi e degli eventi narrati. Se appartenete a queste categorie, sicuramente questa storia fa per voi.



1 commento:

  1. Grazie a tutte per aver dato spazio al mio romanzo e un ringraziamento speciale A Barbara che ha saputo leggermi dentro ed è riuscita a trasporre in parole sentimenti difficili da "afferrare".

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