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lunedì 12 settembre 2016

SANGUE AMARO di Angela D'Angelo

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Genere: Social Romance/ New Adult
Pagine: 202
Ebook: GRATUITO
Cartaceo: 7,00 (i proventi saranno devoluti INTERAMENTE alla Onlus SalvaBimbi)
Uscita: 6 agosto 2016

Ci sono luoghi in cui ogni giorno è una lotta alla sopravvivenza, dove l'aria avvelena il sangue. 
Antonio vive a Scampia, un quartiere dimenticato da Dio e dallo Stato. Sulle sue spalle grava la responsabilità di crescere il fratellino Gabriele, inserito in un programma di recupero per minori a rischio.
Ci sono persone che combattono e non si arrendono al senso di impotenza.
Greta è una psicologa. La sua vita non l’aveva preparata al degrado delle Vele, alla silenziosa battaglia ingaggiata da un ragazzo cresciuto troppo in fretta e da un bambino che fatica a riconoscersi nei suoi coetanei.

Ci sono legami che nascono a dispetto delle barriere innalzate dai pregiudizi e dalla società.

Antonio, Greta e Gabriele sono tre figli di una terra amara. Le loro esistenze si intrecciano, si scontrano e si completano sullo sfondo di una realtà difficile e pericolosa, che li minaccia e sembra precludere loro ogni possibilità di avere un futuro.

Sangue Amaro. Una storia di fiducia, di amore, di speranza.

"QUANDO LA FELICITÀ NON LA VEDI, CERCALA DENTRO"


"Sangue Amaro mi ha sussurrato all’orecchio i nomi di persone che non dimenticherò mai. Antonio, il mio protagonista, ha una lista scritta sulla pelle. A Scampia, a Casavatore e a Casal di Principe i nomi, oltre che sulla pelle, si incidono nel cuore. In cima alla mia lista c’è un uomo che è stato sacrificato la notte di Natale in quelle che da noi si chiamano “vendette trasversali”.Per lui non c’è stata speranza. Voglio credere che per la figlia che non ha accompagnato all’altare, per i figli che non hanno fatto in tempo a imparare a pronunciare la parola “papà” e per i nipoti che non avranno mai la possibilità di conoscere il nonno quella speranza ci sia.La speranza, nella mia storia, è rappresentata da Antonio, Greta e Gabriele. Ognuno di loro è un simbolo."

Il romanzo che oggi mi accingo a recensire per voi, care cosmo readers, non è solo un opera di fantasia: è molto di più. E' l'espressione di un'autrice che ama profondamente la propria città,  le proprie radici, le mille sfaccettature di una metropoli cosmopolita e complessa quale è Napoli. Una città, dentro le cui periferie, si nascondono storie inimmaginabili. Uomini e donne completamente asserviti alle cosche locali, che nei tentacoli della camorra restano avvinti fin dalla nascita, senza nessuna possibilità di sciogliere quel legame. Povertà e paura, bassa scolarità sono come armi improprie nelle mani di gente senza scrupoli e la manodopera non viene mai a mancare a queste persone, perchè lavorare per loro significa portare sempre a casa il pane alla sera. Significa anche che la moglie, i figli, gli anziani, possono vivere in tranquillità nel quartiere senza temere rappresaglie o pestaggi; questo sempre che una pallottola di passaggio non ponga fine alla loro vita, come a volte è successo. L'omertà non è solo una parola in questi quartieri: è uno stile di vita; non vedo, non parlo, non sento, ma vivo o nel peggiore dei casi sopravvivo. E' la Napoli che fa più parlare di sè, quella che riempie le pagine di cronaca nera dei giornali e dei telegiornali, eppure non è l'unica Napoli che esiste.

C'è l'altra Napoli, quella le cui bellezze artistiche
incantano frotte di turisti; quella che ti accoglie e ti avviluppa con la genuina spontaneità dei sui abitanti; quella che ti sveglia col caffè della moka e ti nutre a pastiera e pizza, e dopo la pizza per te non sarà mai più la stessa; quella che arranca e si danna l'anima per non soccombere e mantenere viva nel cuore dei suoi giovani la speranza. Un vecchio detto popolare recita così: "Vedi Napoli e poi muori", è un modo per dire che dopo aver goduto delle meraviglie di Napoli non rimane null'altro da vedere, è un poetico omaggio alla città e ai suoi tesori artistici e culturali.


Il romanzo della D'Angelo è un accurato spaccato di tutto questo caleidoscopio di fattori; i suoi protagonisti maschili, Antonio e Gabriele, sono come gocce nell'oceano di un quartiere, Scampia, quasi quotidianamente al centro delle notizie di cronaca nera. Greta, invece, viene dalla zona bene e a Scampia svolge un lavoro provvisorio, come insegnante di sostegno in una scuola. Gabriele è uno dei ragazzini di cui si deve occupare, uno problematico. Il padre è in prigione, la madre è morta di parto e il ragazzino vive con il fratello Antonio proprio nella parte più malfamata del quartiere: le vele.

Uomo orgoglioso e coraggioso, tutto di un pezzo, che si può quasi definire d'altri tempi, Antonio si è preso in carico il fratello più piccolo e, non potendo svincolarsi dal contesto in cui vive, cerca almeno di mantenersi onesto. Lavora duro e sprona il fratellino allo studio. Mi sembra quasi di vederli, Antonio e  Gabriele, dignitosi nella loro semplicità, seduti fianco a fianco nella minuscola cucina di un appartamento che ha visto tempi migliori, ma pulito. Antonio disegna, traccia su un foglio immacolato le lettere dell'alfabeto per aiutare Gabriele a superare la disgrafia. Insieme scandiscono bene lettera su lettera, solfeggiano l'alfabeto come se si trattasse di una famosa composizione musicale.  

È un uomo di sette anni, mi ripetei ancora una volta, sostenendo il suo sguardo contrariato. C'era una durezza nei suoi occhi scuri che mi turbava e mi aveva strappato qualche ora di sonno negli ultimi mesi. Nessun bambino avrebbe dovuto avere quello sguardo. Nessun bambino avrebbe dovuto lasciar trasparire quella rabbia.


Greta si affeziona molto a Gabriele, e inevitabilmente ad Antonio. L'attrazione tra i due è forte, tangible, calda e intrigante, si sente sulla pelle, ma la loro storia sembra destinata a naufragare presto, inglobata dagli ingranaggi del tempo che non fa altro che mettere in mostra le abissali differenze sociali e culturali esistenti tra i due protagonisti. Ma l'amore, quello vero, è in grado di vincere ogni battaglia, ogni guerra, anche quella contro le cosche.  Antonio, per tenere al sicuro Gabriele, sarà costretto a compiere delle scelte difficili e a pagarne sulla propria pelle le conseguenze, ma non rinuncerà all'amore di Greta. 

Non trovai un solo motivo per cui ciò che stavo facendo fosse sbagliato. Non mentre allungavo le braccia per ancorarmi a lui e affondavo le unghie nella sua schiena. Non ne trovai mentre il mio stomaco si contraeva per il piacere e dalla mia gola uscivano gemiti di godimento. Antonio li bevve tutti, baciandomi con l’ardore che avevo supposto si nascondesse dietro la sua maschera cupa e inflessibile. E io mi arresi all’attrazione che provavo da sempre, dalla prima volta in cui l’avevo visto e avevo capito che uomo fosse. Un uomo pronto a sacrificarsi per chi amava e che amava con tutto se stesso.

Avrei voluto che quel bacio disordinato e veemente non finisse mai, che ci bruciasse fino a non lasciare nulla di Greta e Antonio, ma solo un uomo e una donna che si volevano, si cercavano, si…

Il romanzo vuole essere un messaggio di speranza per tutti, soprattutto, perché i proventi della vendita dell'edizione cartacea, saranno devoluti alla Onlus SalvaBimbi, che si prefigge lo scopo di diffondere a largo raggio, le tecniche di rianimazione infantile che permetteranno di salvare la vita a molti bambini. Complimenti a Angela D'Angelo per la bella storia e per la ancor più bella iniziativa. 

Antonio è l’uomo che pone la sua dignità e la sua famiglia al di sopra di tutto, che soffre e ama senza risparmiarsi, pur conoscendo le conseguenze delle sue scelte di onestà.
Greta rappresenta la bellezza della mia terra, che sa anche amare i suoi figli, che li coccola e li protegge tutti, senza distinzione. Lei racchiude il sentire delle famiglie in cui “dove mangiano quattro, mangiano anche cinque” e per cui le associazioni si battono ogni giorno.
Gabriele è il futuro.


Angela D’Angelo è nata a Napoli. Laureata in Biotecnologie mediche, fin da bambina scopre la passione per la lettura grazie alle fiabe di Andersen. Ha esordito nel settembre 2014 con “Finalmente mio”, un racconto erotico che è stato per oltre un mese ai vertici della classifica Amazon della sua categoria. Nel gennaio 2015 pubblica per Rizzoli Editore, nella collana only digital You Feel, "A letto con il nemico", a cui segue “Ogni maledetta volta”. “Quello che non ti ho ancora detto” è l’ultimo capitolo della “Trilogia del nemico”.

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