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venerdì 7 ottobre 2016

IL CANTO DI GILLIAN di Natascia Luchetti

Jennyfer Riverwood muore nell’incendio di una vecchia casa oramai disabitata nel tentativo di salvare il fidanzatino Markus. La disgrazia è stata provocata dai compagni di classe dei due, figli di famiglie molto influenti che permettono loro di non pagare pena per il loro gesto abietto. 
A distanza di ventidue anni, però, una dei responsabili della morte di Jennyfer viene uccisa da un assassino che dà connotazioni rituali all’omicidio. La paura si diffonde all’interno del vecchio gruppo. 
Forse non è stato dato abbastanza peso ad un importante dettaglio: la casa distrutta non era come tutte le altre.

"In quella casa nel bosco Gillian attende.
La falce ha affilato
La fossa ha scavato.
Grida e piangi e lei ti troverà.
Grida e piangi e lei ti divorerà.
Tanti tagli quanti i tuoi peccati
Tanto sangue quanto ne hai versato.
La morte che mangia la cattiveria,
Dilaga maligna nel luogo in cui dorme la strega.
Ecco Gillian.
Viene per te.
Ecco Gillian.
Canta la tua fine."

Questo libro è stata una piacevole avventura. Ho scelto di leggerlo nel momento in cui ho scoperto che si parlava di streghe, con un piccolo accenno storico a quelle famose di Salem.
La storia inizia con un prologo abbastanza lungo, ma necessario, in cui ci viene raccontata la storia dei protagonisti, Jennyfer e Markus, dall'inizio alla fine.
Markus, vittima di quello che oggi chiameremmo bullismo, viene attirato con l'inganno all'interno della casa di Gillian, un'antica strega il cui spirito, narra la leggenda, vive ancora tra quelle mura. Jennyfer ha sempre svolto un ruolo di protezione nei confronti del suo amico e compagno Markus, e anche questa volta il suo istinto la porta a sacrificarsi per salvarlo.

"La magia, il Diavolo, sono nate per far sembrare l'uomo più buono di quello che è. È facile dare la colpa ad un'entità invisibile della violenza e dello schifo che l'essere umano si porta dentro."

Dopodiché entriamo nel vivo delle vicende e conosciamo altri personaggi secondari, che nell'intreccio hanno ciascuno la propria importanza.
I fatti si svolgono 22 anni dopo il tragico epilogo del prologo.
Un misterioso serial killer sta mietendo vittime tra i responsabili della morte che è toccata alla giovane Jennyfer Riverwood, seguendo sempre lo stesso rituale.
Un alone di mistero ed esoterismo impregna le pagine di tutto il romanzo, nonostante la trama sia abbastanza prevedibile (lo dico perché si capisce subito chi è il killer), riserva dei risvolti inaspettati che rendono la lettura appassionante fino alla fine. L'autrice è stata brava nel mescolare gli elementi in suo possesso, costruendo una storia che mi ha appassionata e soddisfatta.

"C'è qualcosa che ci legherà sempre al luogo dove siamo nati, anche un elemento che forse odiamo. È inutile."

"Sentiremo sempre il bisogno di tornare indietro a toccare con mano il passato."

Si tratta infatti di un horror thriller in cui il passato si riversa sul presente e la sete di vendetta è palpabile.
I personaggi sono ben caratterizzati e le scene ben descritte.
Tuttavia ci sono un paio di note negative, al di là dei refusi. Quando, all'interno dello stesso capitolo, si passa dal parlare di un personaggio ad un altro, la distinzione non è così netta e immediata. Ho fatto fatica a capire di chi si stesse parlando finché non ho trovato il nome del personaggio in questione o degli elementi che mi aiutassero nella comprensione. I capitoli sono solo nove, alcuni eccessivamente lunghi, altri troppo brevi.

"Niente di quello che sembra non esserci più è veramente perduto. A volte è tutto così vicino che non sembra nemmeno vero."

Il mio giudizio su questo libro rimane comunque positivo, perché mi è proprio piaciuto e leggerò sicuramente altro di questa autrice.


Natascia Luchetti è nata nel Marzo del 1988 e vive a Polverigi, un paesino della provincia di Ancona. Sin dai tempi del liceo si è avvicinata alla letteratura gotica, horror e fantasy, prediligendo le produzioni dell’Ottocento inglese sia in prosa che in poesia. Ha iniziato a scrivere poesie in lingua inglese che tuttavia non ha mai pubblicato. Proprio da una di queste nasce la bozza de “Lo Specchio Nero”, ultimato soltanto dieci anni dopo, facendone il primo di una trilogia. Nel 2015 ha scritto La trilogia gotica dello Specchio Nero (Lo Specchio Nero, La Strega dei Corvi, Il Risveglio della Fenice.) . Nel 2016 ha pubblicato “Il Canto di Gillian”, il suo primo romanzo horror thriller. La letteratura non è l’unica passione di Natascia, infatti lei ha una ossessione sfrenata sia per la musica metal che per i videogames.


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