Pagine

mercoledì 12 ottobre 2016

THE BOY BAND di Goldy Moldavsky


Hadley ha quindici anni e una vera ossessione per i Ruperts, la boy band del momento. Ecco perché, insieme alle sue tre amiche del cuore, affitta una stanza nello stesso hotel di New York in cui alloggerà il gruppo. Spera di poter incontrare i suoi idoli. Le cose però prendono una piega del tutto inaspettata quando una delle ragazze incrocia per caso Rupert P., il membro meno amato della band, ma pur sempre il suo preferito. Incapace di contenere l’entusiasmo, gli si getta al collo con tanto slancio che finisce per tramortirlo. In un attimo, il poveretto si ritrova nella camera delle fan, legato e imbavagliato. Il suo telefonino sequestrato e tutti i suoi segreti nelle mani avide delle quattro amiche. Hadley però si sente in colpa ed è pronta a tutto per liberarlo. Anche a rischiare il carcere o, peggio ancora, a litigare con le amiche. Per chiarirsi le idee lascia la stanza per pochi minuti, pochi minuti soltanto. Ma al suo rientro il cantante è morto. Tutte e tre le amiche si dichiarano innocenti, eppure… Hadley sa che non può più fidarsi di nessuno. Così, in una lunga notte piena di colpi di scena, dovrà prendere la decisione più difficile della sua vita: tradire le amiche e confessare tutto, oppure tradire il grande amore – i Ruperts – e farla franca.
La gente mi ha dato della pazza. 

È comprensibile: le vere fan hanno sempre una pessima reputazione. Dicono che siamo strane, isteriche, fissate, da manicomio. Ma la gente non capisce. Solo perché amo tantissimo una cosa non vuol dire che sono matta.”

Siate sincere, chi da ragazzina non ha mai amato alla follia un membro di una qualche boy band? Ora vanno per la maggiore i One Direction... Ai miei tempi andavo pazza per Lee Ryan dei Blue e tuttora faccio un pensierino su Adam Levine dei Maroon 5, ma va beh quella è un’altra storia. Cosa può succedere quando delle fan rapiscono l’oggetto dei loro desideri?
Hadley la timida, Erin la spregiudicata, Apple l’esuberante ed Isabel l’intraprendente, quattro ragazze ognuna diversa dall’altra, ma che hanno una cosa in comune: l’amore per i Ruperts; infatti cercano sempre di essere presenti ad ogni loro concerto, leggono fanfiction che li riguardano, tentano di collezionare miriadi di selfie con loro o quanto meno un contatto fisico anche fortuito.
Ma chi sono i Ruperts? Si tratta di una boy-band nata grazie ad un talent show e la loro scalata al successo è stata praticamente immediata, raccogliendo l’approvazione di un’enorme stuolo di ragazzine.
Per il giorno del Ringraziamento questo gruppo terrà un concerto e le nostre protagoniste decidono, furbamente, di prenotare una camera nel loro stesso hotel… Quando, per una serie di strane coincidenze, Apple trascina nella loro stanza Rupert P. (membro meno apprezzato della band) le ragazze decidono di “trattenerlo” con loro, imbavagliandolo e legandolo ad una sedia.
Da lì si darà il via ad una vera e propria escalation di circostanze imprevedibili e al limite dell’assurdo.
Non vi dirò altro sulla trama perché questo è uno di quei libri che vanno scoperti soltanto leggendoli.

“Di questi tempi non aveva senso essere una fan se non eri disposta a fare uno sforzo in più per i tuoi beniamini. […] Farai qualsiasi cosa per l’oggetto della tua devozione.”

Goldy Moldavsky ci presenta una sorta di decalogo della fan perfetta, le regole non scritte del mondo del fandom; insomma una sorta di quadro generale, spaventosamente accurato, delle emozioni che si provano quando si stravede al massimo per un personaggio. Giocandosi al meglio la carta dell’umorismo nero, ci descrive una situazione di una certa rilevanza in maniera tragicomica (ed infatti le risate non mancano). Unico neo: ho scoperto il nome della protagonista\voce narrante del libro soltanto per mezzo della sinossi, non mi era mai capitata una cosa del genere, io VOGLIO sapere come si chiama la protagonista del libro, non captare qua e là alcuni suoi pseudonimi; per il resto ho apprezzato molto l’eterogeneità sia dell'etnia sia del carattere delle ragazze che è resa con pochi tocchi risultando autentica.  Se dovessi collocare questo libro sotto ad un genere specifico direi che è sicuramente uno young adult, però con contaminazioni della commedia, del thriller e del teen drama.
Lo consiglio vivamente a tutti coloro che apprezzano l’humor nero, ma anche a chi è giovane e si ritrova a far parte del mondo del fandom che sia di boy-band, libri o serie TV.



Nessun commento:

Posta un commento