Pagine

giovedì 22 dicembre 2016

RICOMINCIARE di Sara York


La passione e il desiderio li uniscono. Quello che non si aspettano è di innamorarsi.
Jake Grant è un personal trainer che non vuole più nessuno, dopo che il suo compagno di lunga data è morto. È pronto a rinunciare ai suoi sogni e a vendere la sua palestra, solo per sfuggire ai fantasmi del passato. Ma una volta che incontra Lance, cambia tutto.
Lance Abbott è un chirurgo ortopedico specializzato in medicina dello sport e non si è mai dichiarato. È convinto del fatto che se i suoi clienti scoprissero che è gay, lascerebbero il suo studio medico e lui sarebbe costretto ad abbandonare il lavoro che ama. Quando incontra Jake, un uomo dichiarato, tutte le percezioni di Lance sul fatto di non rivelarsi sono messe in discussione.
La passione e il desiderio li fanno mettere insieme. Ma scopriranno presto che la loro relazione è più profonda dell’ardore fisico che c’è tra loro. Ciò che provano potrebbe sopravvivere senza che nessuno lo scopra? Oppure Lance deve abbandonare le sue insicurezze e abbracciare del tutto la vita con Jake?

L’elaborazione del lutto del proprio compagno è differente per ciascuno di noi, si tratta di un dolore enorme che ognuno gestisce in modo diverso. Jake, dopo sei mesi di sofferenza, crede di non essere pronto a ricominciare, ma quando conosce Lance qualcosa si riaccende dentro di lui. Ovviamente questo lo porterà a sentirsi in colpa nei confronti di Mark, il suo amore per tredici anni. Si tratta di un tema molto complesso da affrontare e, in questo caso, l’autrice non riesce appieno a rendere i sentimenti di Jake che sembra solamente oscillare tra un vorrei e un vorrei ma non posso, per poi buttare al vento tutti i suoi dubbi dopo qualche bacio appassionato.

Lance, dal canto suo, una relazione non l’ha mai avuta. Non sa cosa sia avere un compagno anche se dice di non essere il tipo da sesso occasionale (la qual cosa mi sembra già una contraddizione). A modo suo, Lance è un ingenuo che teme l’ostracismo sociale per la sua sessualità soprattutto in relazione ad atti di bullismo subiti al college.

Di per sé la trama del libro funziona, la scrittura è buona a parte alcuni improvvisi cambi di pov che possono confondere il lettore. Il problema, a mio avviso, è l’estrema lentezza dell’azione, il continuo rimuginare dei protagonisti per poi cambiare idea all’ultimo. Jake e Lance non fanno che piangere l’uno tra le braccia dell’altro per poi consolarsi a letto. Quando credono che il sesso possa fuorviarli in merito all’avere una relazione solida e duratura, decidono di diventare casti per poter così approfondire la loro conoscenza al di fuori delle lenzuola per gettare le basi di un vero rapporto d’amore. A mio parere il sesso non preclude l’amore, il problema sta nel fare solo quello senza rivolgersi parola al di fuori del letto.

Tutto sommato si tratta di una storia che si lascia leggere anche se non particolarmente leggera, vista la tristezza che pervade gran parte del racconto e le lacrime che scorrono a fiumi. Insomma da leggere quando non si è depressi.



Ogni tocco gli portò un'ondata di eccitazione e il suo respiro si trasformò in una serie di rantoli. Quel bacio era quasi come quelli con Mark, ma migliore.Il ricordo del suo vecchio amante spazzò via qualsiasi desiderio Jake stesse provando per Lance.Sfilarsi i pantaloni e scopare quell'uomo sarebbe stato sbagliato, se tutto ciò a cui avrebbe pensato fosse stato Mark e, ancor di più, se avesse passato il tempo a chiedersi perché Lance gli piacesse più di ogni altra cosa avesse mai condiviso con il suo compagno per tredici anni.

Jake non voleva passare tutta la vita a sgattaiolare dietro agli angoli e a nascondersi dalla verità.Qualunque cosa fosse successa con Lance, sarebbe dovuta accadere alla luce del sole. Non avrebbe certo menzionato il suo rapporto nell'intervista. Non sapeva nemmeno se lui e Lance avrebbero avuto una relazione, dopo quel fine settimana. Sarebbe dipeso dalla decisione di Lance, di essere disposto a vivere come il vero se stesso.

«Voglio un rapporto reale, voglio poter tornare a casa dopo una brutta giornata e avere qualcuno da tenere stretto. Non voglio dover fingere che vada tutto bene quando non è così. Desidero condividere il mio successo con qualcuno, perché quando non c'è alcuna relazione è come vantarsi a vuoto di qualcosa.»

Scrivere è la vita di Sara York. Le storie lottano per uscire, facendo sì che spesso lavori su quattro o cinque libri in contemporanea. Non può fare a meno di scrivere. Oltre alla sua dipendenza dalla scrittura, ne ha una per il caffè. Certe notti, l'unica ragione per cui smette di scrivere e va a dormire è per il caffè fresco al mattino. Sara gode nello scrivere racconti intrisi di passione, rabbia, amore e con una buona dose di lussuria, che aumenta il divertimento.


Nessun commento:

Posta un commento