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venerdì 10 febbraio 2017

NIKOLAJ di Kristen Kyle


Serie men of Honor, vol. 1
Genere: Mafia Romance/Erotic Romance
Editore: Self-Publishing
Prezzo eBook: € 1.99
Lunghezza stampa: 363

Le mie origini mi perseguitano.
Le mie mani sono sporche del sangue dei miei nemici.
Ho lottato per essere libero.
Ho combattuto per conquistare il mio posto nel mondo.
L’ambizione e il successo hanno sempre placato il mio desiderio di riscatto. Ma non i miei incubi.
Ora finalmente sono sul punto di raggiungere tutti i miei obiettivi e dimenticare il passato.
Sulla mia strada, però, c’è un ostacolo: Anthony Calabrese.
Il boss della mafia italiana mi ha fatto una proposta che non posso accettare.
La guerra è inevitabile, tuttavia non ho bisogno di un esercito.
Isabella Calabrese sarà la mia arma.
La principessa scoprirà che con i russi non si scherza.
Suo padre dovrà scegliere tra il vivere senza il suo cuore o arrendersi a me.C’è solo un problema.
Gli occhi di Isabella mi scavano dentro, leggono la mia anima corrotta, si insinuano nella mia mente disturbata.
Riuscirò a piegarla prima che lei distrugga me?
«Chelovek ne mozhet zhelat' bol'she chem chto yego serdtse mozhet lyubit'»
“Un uomo non può desiderare più di quanto il suo cuore possa amare.”



























Oggi mi accingo a recensire per voi, care lettrici del nostro blog, un romanzo dai contenuti forti, quasi estremi. Definito dall'autrice un "Mafia romance" è in realtà anche un erotico dalle sfumature dark, adatto a chi non si fa facilmente impressionare da situazioni a tratti pesantemente violente o dal sesso spinto.

Nikolaj, il protagonista, è un russo segnato da un' infanzia oscura che viene svelata lentamente durante la lettura del romanzo, mediante l'apertura di vere e proprie finestre sul passato e lascia il lettore sgomento e provato per la serie impressionante di violenze a cui, il Nikolaj bambino, viene sottoposto. L’adulto che ne scaturisce è un soggetto psicologicamente deviato, “rotto” come lui stesso si definisce. Uno psicopatico fuori controllo che fatica sempre di più a reprimere la sua vera natura.

Aleksej Yakovlev i sentimenti me li aveva estirpati durante le notti in cui si scopava troie terrorizzate, mentre mi guardava affettare uomini innocenti, mentre si masturbava sul corpo vessato di un cadavere. Un corpo che io avevo distrutto per paura che lui facesse la stessa cosa a suo figlio.

L’uomo, che il duro addestramento ha reso quasi un animale, non accetta di scendere a patti con il bisogno di amare ed essere amato, non accetta che questo aspetto della sua personalità repressa venga a galla e neppure se lo può permettere, visto che si trova a capo di una potente organizzazione mafiosa che detta legge nel campo del gioco d’azzardo, oltre che nello spaccio di droga e nel commercio delle armi. Nikolaj non può essere debole, non può permettersi di apparire vulnerabile neppure davanti all'unica donna che ha saputo fargli battere il cuore. Eppure è proprio a causa di questo conflitto interiore che rischia di mettere in pericolo il suo impero e gli uomini che da anni lo seguono e lo supportano. Primo fra tutti Vasilij che con la sua forza fisica e mentale lotta da sempre contro i fantasmi che offuscano la mente del suo capo e amico, "brat" come lo chiama lui (fratello o monello? Credo che l'autrice si serva del termine per una specie di gioco di parole. La traduzione letterale dal Russo è "monello", in Serbo invece "brat" sta per fratello. Visto il passato che accomuna i due fin da ragazzini, forse  per Vasilij, Kolja è entrambe le cose). Nikolaj gli ha salvato la vita in un lontano passato e ora Vasilij è la sua ombra, il suo braccio, il suo equilibrio, l’unico in grado di salvarlo da sé stesso e dal giogo distruttivo delle sue perversioni. Vasilij tiene Nilokaj ancorato al presente, gli ricorda che quel cuore che batte con violenza nel petto e tutto l’orrore che gli ottenebra la mente sono la prova tangibile che sotto le spoglie dello psicopatico deviato, sopravvive ancora una piccola parte del ragazzino di un tempo.

La mano di Vasilij si serrò sulla mia spalla.
«Calmati» mi ordinò.
Cercai il suo sguardo e Vas imprecò tra i denti.
Ero smarrito, io non sapevo… non riuscivo…
Si passò una mano sul cranio rasato, mentre l’altra si faceva più leggera sulla mia spalla.
«Kolja, sta solo dormendo, da?»
Annuii.
«Solo. Dormendo» ripeté Vasilij.

Nikolaj sogna di costruire un impero ancora più grandioso di quello che già possiede, lo considera un risarcimento per i suoi uomini e per quello che hanno passato in Russia, non gli bastano il lussuoso casinò aperto ad Atlantic City e neppure il fiorente traffico di armi e droga lo soddisfa, vuole di più: vuole tutto. Intende sottrarsi al controllo della famiglia Calabrese, un tentacolo di Cosa nostra che gestisce col pugno di ferro la maggior parte delle attività lecite e illecite della città. A loro bisogna versare una percentuale per poter spacciare in determinati quartieri, a loro bisogna inchinarsi anche se si è efferati criminali senza scrupoli. Un' umiliazione bruciante per Nicolaj che pensa di avere il jolly in mano, quando riesce a rapire la figlia minore del boss dei Calabrese.


Isabella Calabrese, occhi di fiordaliso, fisico scultoreo e la fama di essere soltanto una femmina viziata e coccolata dal padre e dal fratello Vincent: la principessa di casa, un fiore raro e prezioso che i Calabrese non possono permettersi di sacrificare. Nikolaj intende usarla per i propri scopi non prima di averla sottomessa e umiliata nei modi più infimi che conosce, ma sovente la vita ci insegna che le cose non sono come possono apparire al primo impatto. Isabella non è affatto docile e remissiva, anzi, lei è una vera Calabrese, sanguigna, intelligente, intraprendente, coraggiosa e anche parecchio incosciente: il rapporto fra Nikolaj è Isabella è tempesta allo stato puro. La prorompente sensualità di Isabella destabilizza Nikolaj fino a portarlo ad un passo dalla pazzia, lei a sua volta non può resistere al richiamo dei sensi, al fuoco che soltanto Niko sa accenderle dentro.




Isabella si dimenò con forza, i capelli neri si mossero selvaggiamente intorno al suo viso.
Mai una sola fottuta volta smise di guardarmi, di farmi a pezzi con quegli occhi incredibili.
Koldunya.
Strega.

Pur disinteressandosi totalmente  agli "affari" loschi del padre e del fratello, Bella, è cresciuta portandosi dietro la mentalità di chi mette sempre in prima piano la famiglia. Per lei l'onore e il buon nome dei Calabrese vengono prima di ogni altra cosa ed è perfettamente in grado di comprendere ed accettare il fatto che le onte si lavino col sangue e che la violenza sia necessaria quando si vogliono mantenere l'ordine e il controllo di una organizzazione che si avviluppa come una ragnatela attorno ai sottoposti.
Isabella riesce a capire le dinamiche che muovono le azioni di Kolja e non si lascia distruggere dalla violenza a cui spesso lui la sottopone. Pur soffrendone immensamente, sia con la mente che col corpo, riesce a rivoltare le situazioni più scabrose a proprio vantaggio mettendo ogni volta Nikolaj di fronte alle conseguenze delle proprie azioni. La lingua tagliente e l'intelligenza sottile la portano spesso a mettere il dito esattamente al centro della piaghe mai rimarginate sul cuore di Kolja. Come ho già accennato, il sesso tra di loro è travolgente, animalesco, sfrenato e rivela a Bella i lati nascosti della personalità poliedrica di Nikolaj, sfumature di sé che egli si affretta a celare dietro la consueta maschera di arroganza e prepotenza, senza però riuscire a dominare quel sentimento che suo malgrado sta lentamente affiorando, quella patina di tenerezza che si deposita sul cuore facendo di lui un uomo perduto per sempre.

«Non fare l’amore con me se mi ritieni solo un corpo da usare. Hai altre donne per quello.» Lo disse tutto d’un fiato, come se temesse che la interrompessi.
Cazzo!
Avevo combinato un casino e non sapevo come uscirne.
Bella non era solo un paio di belle gambe e un buco in cui spingere.
Lei non possedeva solo i miei desideri e le mie fantasie.
Possedeva me.

La conclusione del romanzo non è del tutto scontata. Nikolaj si mette in gioco fino a rischiare la vita e la sua organizzazione, e solo la capacità incondizionata di Vincent Calabrese di amare e proteggere i componenti della propria famiglia come solo un padrino sa fare, porta la storia d'amore fra Isabella e Kolja verso il lieto fine, non senza lasciarci per lunghi attimi con il fiato sospeso e soprattutto senza  stravolgere troppo il loro modo di essere e di vivere.

Questo romanzo, a mio avviso, non ha nulla del mafia romance, si tratta più di un' intensa storia d'amore che si consuma fra i membri di due famiglie mafiose che lottano per mantenere il predominio sulla città e si svolge quasi tutto all'interno del Casinò di proprietà di Nikolaj, I personaggi sono interessanti se si prendono per quello che in realtà sono, un assassino e la figlia di un mafioso che si amano, si desiderano e, a tratti, si fanno consapevolmente del male, allo scopo di preservare quello che ritengono sia più importante per loro: l'organizzazione, la famiglia, il potere. Molto interessante è la figura di Vincent Calabrese che veste perfettamente i panni del capo mafia, incarnando in sé spietatezza ma allo stesso tempo senso di giustizia e protezione incondizionate, verso la sorella più piccola. Speriamo che il libro dedicato a lui, il secondo "MEN OF HONOR", venga pubblicato a breve. Bellissima anche la caratterizzazione di Vasilij che mi auguro possa essere il protagonista del terzo romanzo della serie.

Nell'attesa non posso che consigliarvi la lettura di Nikolaj; perché è ben scritto con pochissimi errori e refusi; perché il sesso è descritto in maniera strepitosa e la formulazione a POV alterni consente di coglierne le sfumature sia dal punto di vista di lei che di lui; perché è auto conclusivo; perché si legge in fretta, scorre via che è un piacere; perché è self; perché.......................................................................

Care lettrici del nostro BLOG, se avete altri perché non dovete fare altro che lasciarli nei commenti a questo post.

BUONA LETTURA!


Il suo corpo si spostò in avanti a coprire il mio, il membro si strofinò sull’interno della mia coscia, lasciando una striscia di umidità. «Ora, però, non riesco più a trattenermi» sussurrò nel mio orecchio. Le sue labbra si chiusero al lato della mia gola, addentando la pelle delicata. «Apriti per me, Izabella, e ti darò ciò che vuoi.» Divaricai leggermente le ginocchia, sollevando di più il sedere. Il collo mi doleva, ma adoravo la forza con cui mi teneva ferma. Possesso.
Lo avvertivo in ogni parte della mia anima.



BOOK TRAILER UFFICIALE:


PLAYLIST

Skillet – Awake and Alive
Skillet – Comatose
Thirty Second to Mars – Kings and Queens
Within Temptation – Enter
Within Temptation – All I Need
Nightwish - Amaranth
Birdy – All You Never Say
Sia – Elastic Heart

Kristen Kyle ama la lettura, i gatti e il vino caldo. È cresciuta guardando Il Padrino e Scarface e ha sempre saputo che prima o poi avrebbe scritto un Mafia Romance. Che gusto c’è nel descrivere un “man of honor” senza parlare del suo cuore?
Nikolaj è il suo romanzo d’esordio.


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