Pagine

giovedì 27 aprile 2017

PASSENGER di Alexandra Bracken

In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado di salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore. Una storia originale e dal ritmo serrato: uno speciale viaggio nel tempo, pieno di avventura e romanticismo, che ha subito conquistato il cuore dei giovani lettori americani. La serie Passenger ha infatti esordito al primo posto della classifica del New York Times ed è ora in corso di pubblicazione in 15 Paesi.

Oggi vi parlerò di un libro uscito da pochissimo "Passenger" di Alexandra Bracken edito da Sperling & Kupfer, si tratta di uno young adult/ fantasy incentrato sui viaggi nel tempo ed è il primo di una duologia.
Adesso non mi resta che accompagnarvi in questo viaggio, cosa aspettate? Tenetevi forte la nave sta per salpare!

Etta Spencer  ha solo 17 anni ma ha già le idee chiare su cosa vuole fare: la violinista!


Conduce una vita normale, tranquilla, e vive con sua madre Rose.

Nonostante i frequenti viaggi e la mancata presenza della madre, Etta non può certo lamentarsi, sa che sua madre la ama.


"Voglio che te lo ricordi: sono le nostre scelte che contano, alla fine. Non i desideri, non le parole, non le promesse."

Ma lei non è l'unica donna importante nella sua vita, ad accompagnarla e aiutarla nella sua passione è la sua insegnante Alice, che nutre un forte sentimento nei confronti di Etta.

Dopo tanti sforzi e sacrifici, dopo aver abbandonato tutto per seguire al meglio le lezioni di violino adesso il suo momento è arrivato.
Il suo debutto nel mondo della musica si terrà ad un evento benefico organizzato al Met di New York e, nonostante suoni il violino in modo eccellente, a pochi minuti dalla sua esibizione l'ansia non la lascia andare.

Nel momento esatto in cui inizia a suonare, Etta non sa che questo cambierà la sua vita per sempre.

Dopo pochi secondi dall'inizio dell'esibizione infatti, Etta sente un suono acuto, quasi un urlo che la obbliga a fermarsi e si accorge stranamente di essere la sola a sentirlo.
Incuriosita e stranita, scappa dal palco per trovare la sorgente di quel suono.

Durante il tragitto incontra una ragazza che aveva già visto in camerino, Sophia, e  subito capisce che anche lei sente quel rumore assordante e poco dopo sente quella stessa ragazza spingerla nel vuoto...



Dopo aver ripreso i sensi, Etta ripercorre gli ultimi avvenimenti: 
il suono, lei che scappa via dal palco e quella ragazza che la spinge... Sophia!
In un secondo momento si accorge di essere ancora in sua compagnia, questa volta però, non sono più al Met di New York ma su una nave, a navigare nelle acque dell'Oceano Atlantico nel 1776.

         "Doveva utilizzare ogni grammo di quella determinazione per sopravvivere, a ogni costo; 
            per sfruttare il proprio desiderio di non cedere sotto pressione ed escogitare un piano 
                                   per tornare a casa.Casa… il suo tempo. New York."

Essendo scioccata e incredula chiede informazioni a Sophia, vuole sapere come sia possibile ciò che è accaduto ma ovviamente quest'ultima non le da neanche una risposta.

Etta decide quindi di rivolgersi a qualcuno dell'equipaggio, ed è così che troverà Nicholas.


Nicholas è il comandante della nave di cui Etta si è ritrovata passeggera.
Anche lui è un giovane viaggiatore ma a differenza di Etta, figlia diretta di un viaggiatore, lui è considerato un "bastardo" perchè figlio di una relazione extraconiugale con una donna ai servizi della famiglia Ironwood.

Nonostante il suo bell'aspetto, alto e muscoloso , viene sempre guardato in malo modo per il colore della sua pelle.

"Ovunque andasse, il colore della sua pelle stabiliva il limite di ciò che poteva ottenere e, se c’erano modi per aggirarlo, erano molto pochi."

Non appena vede Etta dentro di lui scatta qualcosa, e capisce che non è una ragazza qualunque.

Sarà lui a rispondere alle sue domande e spiegarle tutto ciò che c'è da sapere .

Etta verrà a conoscenza di ciò che è veramente. Lei è una viaggiatrice, questo vuol dire che è in grado di viaggiare nel tempo, viaggiare attraverso i secoli e approdare in luoghi nuovi a lei sconosciuti.

Per Etta, una ragazza del ventunesimo secolo, sarà difficile adattarsi all'epoca in cui è approdata.
Ma sarà ancora più difficile portare a termine la missione che le è stata affidata. Infatti il suo non è stato un caso, si trova lì per un motivo ben preciso, ritrovare l'astrolario, un oggetto simile a una bussola ma che permette ai viaggiatori di trovare i portali, situati in varie parti del mondo.Se fallirà c'è in gioco la vita di sua madre.

Per fortuna Etta non sarà sola, il suo coraggio e la sua forza verranno accompagnati dalla presenza di Nicholas. 



Tra i due si instaurerà un legame forte, di quelli che superano i confini del tempo ma non sarà facile.
Etta può fidarsi completamente di Nicholas? 



"A bassa voce, Nicholas chiese: 
«Credete davvero che vi lascerei senza neanche dirvi addio?
Se non altro, vi ho dato la mia parola 
che  vi avrei portata via di qui 
se foste stata in pericolo».
«Promesso?» sussurrò Etta.
«Sempre.»"





Bene da quello che avrete capito questo è un libro particolare.
Il tema dei viaggi nel tempo ultimamente viene usato più spesso ma questo si dissocia completamente da altri libri che ho letto.

Ho trovato originale il modo in cui avvengono i viaggi, questi portali sparsi per il mondo di cui i viaggiatori non conoscono la posizione.

Altra cosa che mi ha sorpreso è stato il fatto che Etta non sapeva di essere una viaggiatrice fino a che non si è trovata nel bel mezzo di un viaggio.

Ho apprezzato anche il fatto di doversi adattare ad ogni epoca in cui Etta approdasse, cambiando vestiti, modo di parlare e comportamenti.

Il personaggio che forse mi è più piaciuto è Nicholas, continua a tormentarsi per una cosa di cui lui non è colpevole. Cerca di portare a termine i suoi compiti senza sbagliare mai ma, appena vede Etta, capisce che lei non è solo un lavoro ma qualcosa di più.

Un'altra cosa che mi è piaciuta sono i temi trattati, svolgendosi per la maggior parte in epoche passate per Etta, una ragazza dei nostri giorni, è difficile accettare come le donne vengano trattate.
Prendiamo per esempio Sophia, lei fa di tutto per farsi notare dalla sua famiglia ma non viene mai presa in considerazione perché è una donna.
Anche per Nicholas non è certo una passeggiata, il colore della pelle è un limite per lui, ovunque vada riceve sempre degli sguardi di disprezzo.

Dopo questi piccoli lati positivi c'è un però.
L'autrice è molto brava nelle descrizioni dei luoghi e proprio questo mi ha fatto bloccare più volte.

Ci sono pagine e pagine di descrizioni senza arrivare a nulla.
La prima parte scorre lentamente, molto lentamente e questo mi ha fatto perdere l'attenzione, non mi ha fatto scattare la scintilla, per così dire.

Mi dispiace molto di non essere entrata in sintonia con questa storia, che dalla trama mi era sembrata meravigliosa, ma ogni libro è soggettivo e io credo di non andare d'accordo con lo stile di scrittura dell'autrice.

Vi auguro comunque una buona lettura nel caso decidiate di leggerlo!





Nessun commento:

Posta un commento