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giovedì 6 luglio 2017

QUALCUNO COME TE di Angela G. Di Maio


Leah è sola, vive relegata nel suo appartamento, lavora in un grande centro commerciale e svolge un compito particolare: utilizzare la sua profonda sensibilità e le sue capacità intuitive per osservare le persone e raccogliere informazioni sui gusti e le tendenze dei visitatori.
Nathan ha una donna, frequenta molta gente e viaggia, ama immergersi nella natura, lavora con le mani e il legno.
Entrambi, in modi opposti, fuggono da se stessi, entrambi hanno paura dei sentimenti. Il caso o il destino li farà incontrare e innamorare al di là di ogni insicurezza e di ogni autodifesa ma prima di arrendersi l’uno all’altra, dovranno decidere, raccontando le proprie emozioni e turbamenti in una narrazione a due voci, se rimanere legati alle proprie ossessioni o semplicemente seguire l’amore.
Qualcuno come te” di Angela G. Di Maio si presenta come un breve romanzo d’intrattenimento di appena 70 pagine ed appartiene al genere rosa, la narrazione è alla prima persona presente e vede l’alternanza dei due POV principali affidata a Leah e a Nathan permettendoci così di capire pienamente i sentimenti e le motivazioni che spingono i nostri protagonisti ad agire e vedere attraverso i loro occhi ciò che realmente sta succedendo. Leah è una donna dalle mille risorse, dotata di una grande sensibilità e una delle sue caratteristiche principali è il saper osservare la gente; semplicemente per mezzo di uno sguardo di sottecchi riesce a comprendere dettagli importanti riguardanti i gusti, le inclinazioni e a carpire l’indole delle persone che le passano davanti… Ed è nelle ore di lavoro al centro commerciale che questa sua capacità è messa a dura prova e l’incarico di osservatrice la sfianca, data la mole di persone che giorno dopo giorno affollano quei locali. La sua vita però è monotona, niente riesce a stimolarla e trascorre il resto delle sue giornate chiusa nel suo appartamento a crogiolarsi nella solitudine.

Avevo memorizzato ogni particolare, osservare la gente sezionandola da lontano mi piaceva e più cercavo di capire loro, più stavo alla larga da me stessa. Con questa prassi divenni un osservatore del Centro.

Nathan, invece, a differenza di Leah non ha peli sulla lingua è spontaneo e diretto, potremmo considerarlo quasi come il cosiddetto “uomo di mondo”; è un creativo che attraverso le mani e il legno riesce a plasmare splendidi oggetti, preferisce circondarsi di persone, non si preclude nessuna possibilità viaggiando e cercando di stare il più possibile a stretto contatto con la natura, anche se è sentimentalmente impegnato.
Ciò che accomuna queste due personalità così differenti tra loro è lo scetticismo, la rigidità e il cinismo con cui rifuggono dalla vita; entrambi hanno una paura folle di aprirsi all’amore.
Ma il Destino, si sa, è sempre in agguato ed è pronto a scompaginare la vita di chiunque… Che questo stravolgimento sia in positivo o in negativo sarà soltanto il tempo a dare le dovute risposte.
L’unica certezza è che l’Amore, quello vero, ti mette a nudo e ti spoglia di ogni tentennamento e insicurezza, spingendoti a trovare nell’altro la forza necessaria per affacciarsi con nuova consapevolezza alla vita, affrontando in due gli ostacoli che si presenteranno.

[…] mi baciava come se il mondo stesse per finire e la presi lì, sollevandola, con la schiena contro la porta d’ingresso non riuscivo a smettere, stordito dal desiderio e dalle sue mani su di me. Volevo stringerla ancora, averla ancora.


Il libro è breve (forse anche troppo) e lo stile di scrittura è fresco e scorrevole, appropriato per queste interminabili e roventi giornate estive dove l’ultima cosa che desidero è concentrarmi su storie dall’intreccio complesso e formate da miriadi di pagine, ma … c’è un MA; sebbene l’autrice abbia un’ottima padronanza della lingua italiana e riesca a trasmettere delle emozioni, pecca di originalità e, personalmente, non amo molto i libri che parlano di insta-love, li trovo poco credibili e la natura a dir poco clandestina del rapporto tra i due non ha giovato.
Nell’insieme mi sento, appunto, di consigliarlo a chi è in cerca di una lettura non troppo impegnativa, ma soprattutto a chi non rinuncia ad un tocco romantico.



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