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lunedì 14 agosto 2017

PER SEMPRE di Cardeno C.



Afflitto da tutta la vita da dolori e debolezza, Ethan Abbatt è un mutaforma che non riesce a mutare. Sperando di andare incontro a una morte onorevole unendosi al suo branco durante un attacco ai vampiri, Ethan viene invece a conoscenza di due cose: che perdere sangue allenta il dolore e libera il suo lupo, e che il suo vero compagno è un vampiro di nome Miguel. Miguel Rodriguez, un feroce e potente vampiro di quattrocento anni, percorre la strada della vita come un’ombra, senza felicità né affetti. Quando un giovane mutaforma gli dice di essere il suo vero compagno e che sono destinati a stare insieme, Miguel lo manda via. Ma Ethan è insistente, e stare con lui gli viene talmente naturale che Miguel non riesce a resistergli a lungo. La sfida vera consiste nel cercare di sopravvivere, in modo da poter stare insieme fino alla fine dei tempi.



Delusione. Mi spiace proprio dirlo perché amo Cardeno e ho sempre adorato i suoi libri, alcuni non ricordo nemmeno quante volte li ho letti e riletti. Questa volta, però, non sembrava nemmeno opera sua. I personaggi di Ethan e Miguel erano già stati presentati in “Risvegliami” e non vedevo l’ora di poter mettere le mani, e gli occhi, sul libro a loro dedicato perché un mutaforma con un vampiro come vero compagno mi ispirava parecchio come storia. Invece quelli che sono gli effettivi eventi narrati potrebbero svolgersi in una ventina di pagine, tutto il resto dell’azione è affidato ai due protagonisti che si rotolano tra le lenzuola (metaforicamente parlando visto che lo fanno in ogni dove).
Non sono contraria ad un po’ di sano sesso che vada a inframmezzare una storia, gli altri libri di Cardeno mostravano scene parecchio hot, ma non hanno mai rappresentato il fulcro di una storia.
Purtroppo mi sono annoiata parecchio quando, ogni due per tre, Ethan e Miguel si spogliavano per “legarsi” e creare il loro legame di veri compagni. Ethan ha passato più tempo nudo che vestito nelle centonovanta pagine di cui ho letto.
A favore di tutta questa “ginnastica da camera” sono stati, a mio parere, tralasciate altre cose importanti. Per esempio, Ethan ha un bel rapporto con la sua famiglia che l’ha sempre supportato nonostante non riuscisse a mutare e che ha poi pianto di gioia quando è finalmente riuscito a farlo. Poi però, li lascia senza nemmeno una spiegazione e lascia solo un biglietto alla sorella Crissy in modo che sia lei a presentare la situazione ai genitori. Genitori che poi non vengono più menzionati mentre Crissy, con la sua forte personalità, rappresenta l’unico personaggio secondario ben riuscito.
Di Miguel sappiamo poco o niente, solo verso la fine del libro racconta la storia della sua famiglia e della sua creazione in vampiro, ma per uno che ha vissuto ben quattrocento anni dice ben poco della sua vita limitando, per lo più, la sua interazione con Ethan a manifestazioni di possesso e violenza alternate a sesso bollente.
Mi sarei aspettata qualche conflitto maggiore con il branco di Ethan o che almeno il mutaforma avesse qualche remora in più ad abbandonare la famiglia e la sua vita per un vampiro, vero compagno o meno.
Insomma i due protagonisti accettano praticamente subito il loro legame, solo Miguel è più recalcitrante all’inizio, ma si lascia irretire presto. Non ci sono drammi a parte una rivolta degli altri vampiri di città che ce l’hanno con Miguel e che trovano in Ethan la goccia che fa traboccare il vaso della sopportazione.
Quindi si tratta di una storia che non scorre troppo facilmente viste le innumerevoli pause della narrazione per permettere ai protagonisti di fare sesso in ogni occasione possibile, ma che almeno fa luce su alcuni fatti trattati nel libro precedente e si scopre che il fantomatico zio gay di Toby è Ethan che riesce a mantenere nel tempo un ottimo rapporto con i figli e i nipoti di sua sorella. 
Mentre leggevo questo libro mi sono ritrovata a chiedermi se fosse opera dello stesso autore di alcuni dei miei libri preferiti, non mi piacciono particolarmente i paranormal, ma con “Risvegliami” Cardeno era riuscito comunque ad irretirmi, ma questa volta sono rimasta proprio delusa e me ne dispiace avvero tanto. Spero vivamente che il prossimo libro della serie tornerà ad emozionarmi come solo Cardeno sa fare.





Ma era ormai chiaro come avevo scelto di affrontare quei problemi: misi un piede davanti all’altro e camminai verso il mio destino. Che fosse la morte imminente o un grande amore non riguardava nessuno, a quel punto. Entrambe le possibilità erano reali. Mi rifiutavo di scappare dal mio compagno, fosse quel che fosse.

Quindi, così come avevo sentito dire sui veri compagni, necessitavo di Miguel per mantenere entrambe le mie forme, per restare forte e pieno di energie. Ma più di tutto, lo volevo. Mi piaceva il modo in cui mi guardava, come fossi speciale. Ero attratto dal suo potere e dalla sua forza. Mi piaceva la sua compagnia. E, Dio, ero tanto attratto da lui.


«Ma nella vita si prende il bello e il brutto. Ho vissuto per quattrocento anni e ho passato ognuno di essi sentendomi solo e affamato e freddo nel profondo. Ma tu hai cambiato tutto. Quando sono con te, quando mi cibo di te, mi sento caldo e giusto. Non ci rinuncerò.»


Cardeno C. – CC per gli amici – è un romantico senza speranza che vuole aggiungere tanta felicità e un po’ di “awww” nella giornata di un lettore. Scrivere è una piacevole pausa dalla vita reale come associato in una compagnia e come volontario per le organizzazioni dei diritti civili dei gay. Le storie di Cardeno spaziano dal dolce all’intenso, dal contemporaneo al paranormale, lunghe e brevi, ma includono sempre relazioni forti e passeggiate per il tramonto del lieto fine.
Le sue serie Home, Family e Mates hanno ricevuto premi da Love Romances, More Golden Roses, Rainbow Awards, Goodreads M/M Romance Group, e numerose recensioni. Ma ancora più speciali per Cardeno sono le reazioni dei lettori, come quando gli dicono: «Porti gioia e amore e li rendi parte della vita quotidiana.»



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