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giovedì 28 settembre 2017

IL FUOCO DEL RISCATTO (Mac Talbot Series Vol. 3) di Nora Cocian



La vita dei Mac Talbot è tutt'altro che noiosa: nuovi sconvolgimenti si abbattono sulla famiglia. La comparsa improvvisa della zia Abigail prima, da tempo esiliata dal castello e il ritorno a casa di Gladys, poi, colgono tutti di sorpresa. Inoltre il suo inaspettato matrimonio con un uomo senza scrupoli, è sinonimo di guai. La sua sete di potere smisurata e il desiderio di risalire ai vertici della società saranno, infatti, causa di una nuova e profonda frattura tra i fratelli. Roscoe e Damian si opporranno con tutte le loro forze per impedire che ciò avvenga. La lotta sarà lunga e spietata e coinvolgerà tutti, nessuno escluso.
Matthew subisce un forte trauma, vedere Gladys accanto a un altro uomo è impossibile da sopportare. Dopo essere stato allontanato dal caso sul rapimento e sospeso dal suo lavoro al distretto, la consapevolezza di aver perso definitivamente anche il cuore della donna amata rappresenta un duro colpo dal quale sarà difficile riprendersi.
Il procuratore Connor Campbell che conduce le indagini sul sequestro scopre nuove e inquietanti verità. Gli equilibri già piuttosto precari delle vite dei protagonisti sono messi a dura prova dal destino e dagli intrighi di chi trama nell’ombra.

«Un Mac Talbot non deve mai farsi trovare impreparato.
Questa è la vostra vita, è qui che dovrete dimostrare di valere più di tutti gli altri.
Non nascondetevi mai dietro una scusa, non lasciate che la paura di
osare ottenebri il vostro giudizio. Superate gli ostacoli e non piegatevi mai.»Owen Mac Talbot
E’ in arrivo il 28 di settembre, sullo store di Amazon, un nuovo affascinante romanzo che non deve assolutamente mancare nella vostra collezione self. Il Fuoco Del Riscatto, di Nora Cocian, è il terzo ed ultimo atteso capitolo della saga dei Mac Talbot. All’interno di questa recensione troverete alcuni piccoli spoiler relativi ai libri precedenti che non sono comunque rappresentativi. La storia dei Mac Talbot è molto più interessante e complessa di quello che troverete riassunto qui di seguito. 







Ne “Il Fuoco Della Verità” e poi ne “Il Fuoco dell’Inganno”, dei quali potete trovare il link alla nostra recensione in calce,  abbiamo fatto conoscenza con Roscoe, Damian e Gladys Mac Talbot. Le loro vicissitudini ci hanno fatto viaggiare in lungo e in largo per il mondo: dalle verdi e rigogliose Highlands Scozzesi alle antiche vestigia della Città eterna, dalla moderna e caotica New York alle sfavillanti miniere di diamanti del Sudafrica. La storia dei fratelli Mac Talbot e dei loro innamorati Chiara, Brian e Matthew ci ha tenute con il fiato sospeso dall’inizio alla fine di ogni capitolo di questa entusiasmante saga familiare che affonda le sue radici in un lontano passato, quando le industrie Mac Talbot, appena nate dall’estro e dal genio del suo fondatore Owen, nonno dei nostri protagonisti, e di suo fratello Roy furono funestate da un fatto increscioso peraltro brillantemente risolto da Owen. Si sa, a volte nel tentativo di riparare un danno si finisce con produrne altri e le ripercussioni delle scelte di Owen, peraltro sacrosante, stanno dando del filo da torcere alla sua discendenza: qualcuno sta lavorando, nascosto nell’ombra, per minarne per sempre le vite ed il patrimonio.
Non è possibile!» Gladys era diventata bianca come la luna dopo aver letto la lettera che la donna le aveva dato.«Oh sì, mia cara. È tutto scritto lì, nero su bianco. Credi davvero che sia arrivata fino a questo punto per ritrovarmi con un pugno di mosche? No, bella mia. Adesso il gioco lo conduciamo noi e ci riprenderemo ciò che ci spetta di diritto.»«Ma qui dice che…»
L’ultima in ordine di tempo a subirne le conseguenze è stata Gladys, bellissima e affermata donna d’affari che dirigeva in maniera impeccabile le industrie di famiglia e che, quando ormai pensava di aver trovato la tranquillità dopo il ritorno insperato di Roscoe da tutti creduto morto, e il fiorire della sua storia d’amore con il detective Matthew Gleason, viene sequestrata e tenuta prigioniera per lungo tempo tra i monti dell’Abruzzo centrale. Dopo la morte del suo sequestratore, tutti si aspettano di vederla tornare e invece di lei si perdono completamente le tracce.
Gladys lottò fino a quando capì quanto fosse inutile ribellarsi. Lui non l’avrebbe lasciata andare, doveva provare di essere il più forte. Sembrava che si divertisse a sminuirla, come un vampiro godeva e si nutriva della sua debolezza. Bastardo! «Tu cosa credi? Hai forse paura che scappi via?» Non aveva più bisogno di nascondersi. «Di cosa avete parlato?»
Il romanzo si apre con i nostri protagonisti che cercano in qualche modo di andare avanti. Roscoe e Chiara, aspettano un figlio, ma il loro rapporto non è proprio idilliaco, Si amano forse anche più di prima, ma il rapimento ed il mancato ritorno a casa di Gladys, ha fortemente segnato Roscoe. Il suo carattere impetuoso non gli permette di rilassarsi e neppure la dolcezza di Chiara riesce a sciogliere il nodo che gli attanaglia il cuore. Roscoe si sente come un animale in gabbia e come tale reagisce anche al cospetto del suo amore più grande, non perderà però la lucidità necessaria per mettere in atto tutto il possibile, e anche di più, per proteggere la sua famiglia.

Le accarezzò il viso pallido, con il pollice catturò le piccole gocce di sudore che le imperlavano la fronte. Aspettò che riprendesse   le forze e, quando con un cenno della testa lei lo rassicurò, le sorrise senza però lasciarla. All’improvviso la preoccupazione si trasformò in un’ansia che non fu in grado di nascondere. «Dovresti smetterla di preoccuparti per gli altri. Sarebbe ora che pensassi a te.» Le parole gli uscirono aspre e taglienti di più di quanto si aspettasse ma ormai era tardi per tornare indietro. Chiara si liberò di lui spostandosi di lato. Gli occhi saettarono e parvero di fuoco. «Sto bene, grazie. Non ritenermi sciocca al punto da non capire quali sono i miei limiti»
Anche Damian si trova in un pozzo nero costretto a mettere sul piatto della vita, oltre che la perdita della sorella, anche la fine del suo rapporto d’amore con Brian. Dentro di sé non riesce a perdonargli il tradimento e pur continuando ad amarlo, rifugge questo sentimento con tutto se stesso e quando il risentimento non basta a tenerlo lontano si affida alla droga: tutto pur di non sentire più il dolore e il senso di vuoto che lo sopraffanno. Dietro a una facciata seriosa ed imperturbabile si nasconde l'animo di un uomo sull'orlo del precipizio e niente sembra in grado di scuoterlo da quella pericolosa apatia. Damian è una bomba a orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro e solo un altro uomo può salvarlo. Riuscirà Brian a oltrepassare quel muro di cemento armato che sembra dividerlo per sempre dall'unica persona che abbia mai amato?
«Ciao Damian.» Brian restò fermo sull’uscio forse in attesa di un qualcosa che non arrivò. «Brian… Come mai da queste parti?» Gli parve strano trovarselo di fronte e, non essendo in condizione di affrontarlo, pensò bene di tagliare corto. La pietra che poco prima gli appesantiva il cuore, lo aveva ormai schiacciato. Tuttavia, il tumulto interiore fu tenuto a bada dietro la facciata esteriore di distaccata sicurezza. Un bravo attore, non c’era nulla da dire! L’espressione smarrita e sgomenta di Brian gli dette la chiara percezione di essere riuscito nel suo intento. Si sentì un coglione.
Matthew, sopravvive a stento. Il nuovo procuratore distrettuale gli sta con il fiato sul collo per l’uccisione avvenuta in Italia, del senatore Logan, il principale responsabile del rapimento di Gladys. La sospensione dal lavoro fino all’esito del processo di certo non lo sta aiutando a venire a capo della sua depressione, l’aiuta di più l’alcool. La mente annebbiata soffoca le pulsioni del cuore: il senatore è morto ma la sua donna non ha fatto ritorno a casa, nulla per Matt potrà mai più essere come prima. Solo Chiara riesce ad avere un po' d'influenza su di lui, ma ci vuole ben altro per smuoverlo dal limbo. Poi Gladys torna all'improvviso appesa al braccio di un uomo che Matt aveva creduto un amico. Che sia questa la scossa che gli serviva per rinascere dalle proprie ceneri come l'Araba Fenice?
«Oh, Signore! Matt, stai… stai bene?» Si accovacciò ai piedi del divano; suo cugino se ne stava appoggiato lì, seduto sul pavimento, con gli occhi chiusi e quel che rimaneva di una sigaretta tra le labbra. Stringeva in mano il bicchiere pieno per metà, dondolando la schiena al ritmo di qualche strana musica che solo lui, era evidente, poteva sentire. «Matthew Gleason, che accidenti ti è capitato? Vuoi forse spaventarmi? Che c’è, parla! Sono qui, sono io, Chiara. Mi senti? Matt, per amor del cielo, rispondimi!» Lo prese per le spalle scuotendolo con tutta la forza che aveva.
L’arrivo in famiglia della zia Abigail, reca una ventata di freschezza fra le mura del grande castello anche se la zia non è benvoluta da tutti. Roscoe non riesce a perdonarle di avere portato, in passato, scompiglio nel suo già traballante rapporto con il padre Arthur. Tuttavia, Abigail sembra fare da bilanciere quando inaspettatamente Gladys ricompare col suo ingombrante marito al seguito e sembra determinata a mettere sottosopra l’organizzazione dell'industria di famiglia. Fredda, anzi, glaciale, Gladys è l'ombra di se stessa pare che niente possa farla desistere dal mettere in atto un piano pazzesco, un piano che priverà i fratelli della loro eredità. Solo un'accurata indagine del nuovo procuratore distrettuale e la determinazione di Roscoe a non gettare la spugna, riusciranno a risolvere l’intricato enigma che sta portando la famiglia Mac Talbot sull’orlo del baratro.
«I miei nipoti preferiti!» Abigail cinguettò allargando le braccia, sembrava avesse intenzione di includere sia lui che Roscoe in un abbraccio. Damian la vide avvicinarsi con l’andatura regale tipica delle donne della famiglia e per un momento le ricordò Gladys. Il movimento elegante dei fianchi permetteva che la morbida gonna di seta blu fluttuasse sulle ginocchia come un’onda sulla riva del mare. Anche lei bionda, la cugina di Arthur era tuttora una bella donna nonostante avesse già superato la sessantina.
Nulla in questo libro è lasciato al caso, tutto è attentamente studiato e i tasselli della storia si intersecano in maniera perfetta degna del più avvincente thriller poliziesco d’oltre oceano. Passioni, amore, odio e i numerosi colpi di scena sono l'ingrediente principale del romanzo e rimarrete piacevolmente sorpresi dallo stile narrativo e dalla precisione con cui Nora Cocian ha sviluppato la trama. Brevi inserti ad hoc del passato riportano alla memoria i fatti salienti della storia e la stesura, in terza persona, è scorrevole e priva di errori, con un lessico curato nei minimi particolari. E’ un vero piacere, per un amante della parola stampata come me, poter leggere libri che rendono onore alla nostra bella e versatile lingua italiana. Ancor più onore se si riflette su quanto sia difficile, per un’autrice self-publishing che ovviamente non ha dietro alle spalle la struttura di una seria casa editrice, mettere sul mercato un prodotto di qualità. Tutto ciò significa impegnarsi in un meticoloso lavoro di programmazione, sviluppo, editing e revisione che richiedono un sacco di tempo e di impegno.
I protagonisti sono ben caratterizzati, mai prevedibili e sempre coerenti con i profili già tracciati nei precedenti romanzi, le emozioni che vivono trasudano dalle righe stampate per colpire dritto al cuore il lettore.  
Un tocco frizzante e ilare è apportato dall’inserimento dei nuovi personaggi: il procuratore Connor, serio e professionale, alle prese con l’esuberante Daisy, cameriera al "The Castle", fresca e variopinta come un quadro d'arte moderna.  
La zia Abigail, con i suoi segreti e le sue manfrine, è degna corona di questa storia avvincente e finirà col ritagliarsi la sua parte da protagonista.
Le scene d'amore sono calde e intriganti al punto giusto, passionali e intense, senza mai rischiare di scadere nella volgarità.
Brutto scimmione, sei forse un pervertito? Vuoi smetterla di guardarmi in quel modo e darmi una mano? Fa freddo, se non te ne sei accorto, e voglio andarmene da qui.» La voce furiosa di Daisy lo aggredì, come sempre. «E ora, che hai da ridere? Dì un po’, sei matto?» Invece di metterlo in guardia, il suo atteggiamento lo divertiva. Il sorriso però si trasformò in una smorfia di dolore quando lei lo colpì con un calcio alla tibia sinistra. «Ehi! Tu sei matta! Che fai?» Si piegò a massaggiarsi la gamba. «Oh, finalmente reagisci! Allora, quella che hai in faccia non è una paresi. Mi stavo preoccupando.» Lui le rivolse un’occhiata di fuoco. «Ben ti sta! Me ne sto qui a chiederti aiuto e tu ti metti a ridere? Quando ti lamenti sembri più interessante.» Piccola impertinente! «Tu sei pericolosa!»
Il mio consiglio, care amiche di Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls, è quello di lasciarvi catturare dal “Fuoco” dei Mac Talbot, non ve ne pentirete. Ma ricordate, prima di avventurarvi nella lettura de “Il Fuoco del Riscatto” dovete assolutamente aver letto i primi due romanzi: “Il Fuoco della Verità” e “Il Fuoco dell'Inganno”, perché soltanto così tutto ha un senso e potrete comprendere appieno le dinamiche che muovono tutti i protagonisti della serie.
Buona lettura.








Per leggere le nostre recensioni dei capitoli precedenti, cliccare sulle rispettive immagini!!






Nora Cocian ha origini abruzzesi, e dopo il matrimonio si trasferisce a Roma dove vive da 27 anni. Vanta studi classici e una laurea in lingue e letterature straniere. Si è dedicata all’insegnamento, ed è diventata una customer service in ambito estero. Attualmente si occupa di volontariato per la tutela della donna e ha cominciato ad interessarsi della scrittura. Scrive “Il fuoco della verità”, primo atto della saga scozzese dei Mac Talbot, auto pubblicato nel gennaio 2015, nel 2016 esce Il Fuoco Dell'Inganno e nel 2017 "Il Fuoco Del Riscatto" ultimo capitolo della serie dei Mac Talbot. Il suoi racconti, “Cocktail d’amore” e “La speranza”, sono inclusi nelle raccolte EWWA, “e dopo Carosello tutte a nanna” e “Italia, terra d’amori, arte e sapori”.

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