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giovedì 28 dicembre 2017

Sulla buona strada di M.J. O’Shea




Quando l’uomo con cui sta da dieci anni lo lascia la sera del suo trentesimo compleanno e annuncia dieci ore dopo il suo fidanzamento con un ventiduenne, Angus è affranto, per non dire peggio. Trascorre intere giornate a letto, si ubriaca tutte le notti e finisce col perdere sia il lavoro che l’appartamento in cui abita. Il suo migliore e più vecchio amico, Reece, decide quindi che è ora di intervenire e di cambiare aria.
Reece e Angus partono insieme per un viaggio attraverso gli Stati Uniti. Non hanno un itinerario prestabilito; partono e basta. Ad Angus ci vogliono un paio di giorni per rispondere al suo amico con qualcosa di più che grugniti, ma alla fine si apre. I due guidano, parlano, si leccano le ferite, piangono, a volte bevono un po’ troppo, ballano, fanno nuove amicizie… e da qualche parte tra la Portland dell’Oregon e la Portland del Maine s’innamorano.
Ed è l’ultima cosa al mondo che Angus si aspettava.

Venire piantati il giorno del proprio compleanno dopo dieci anni di relazione deve essere, a dir poco, devastante. Anche se visto il tipo di rapporto che c’era tra Angus e Brad, a mio parere, dev’essere stata una liberazione. L’autrice riesce proprio a far odiare a pelle il personaggio dell’ex di Angus, ma allo stesso tempo, porta il lettore a chiedersi: cosa si è disposti a fare pur di portare avanti una storia? Angus, a detta di Reece, era un tipo “disordinato, non conformista, allegro e un po’ selvaggio”, ma come avrebbe potuto mantenere la sua vera personalità stando con un tipo snob, perfettino e rigido come Brad? Con queste premesse, è ancora più facile capire perché, dopo dieci anni, Angus si senta mancare la terra sotto i piedi arrivando a perdere il lavoro e la casa. Si potrebbe pensare che il personaggio di Angus sia un debole, ma chi riuscirebbe a prendere bene un fatto simile? L’importante non è ciò che succede non appena il mondo ti crolla addosso, ma come si risale la china dopo aver raggiunto il fondo.
Nonostante il vero protagonista sia Angus, l’alternarsi dei pov tra lui e Reece, permette al lettore di conoscere anche quest’ultimo. Reece ha passato la vita da etero, sapendo però benissimo di essere sempre stato attratto da Angus, di averlo sempre amato e non solo come un fratello. Il suo volerlo aiutare non ha alcun secondo fine, vuole semplicemente riportare il suo migliore amico ad essere se stesso. Quando, però, gli si presenta l’opportunità di poter, finalmente, realizzare il suo sogno non si tira indietro.
Si tratta di una storia molto dolce dove due amici affrontano circostanze molto diverse nella loro vita, ma vengono comunque condotti al medesimo risultato. Sono due ragazzi che, essendo cresciuti insieme, si conoscono come il palmo della propria mano e che sono migliori amici fin dall’infanzia. Ognuno conosce i difetti e le debolezze dell’altro e dopo una vita trascorsa ad essere amici, un viaggio senza meta attraverso gli Stati Uniti li porta ad un livello diverso.
Insomma un viaggio non solo attraverso l’America, ma anche attraverso la vita, i sogni e i desideri di due ragazzi che hanno sempre trovato un porto sicuro l’uno nell’altro. Un libro scorrevole e romantico che fa sognare e desiderare di poter fare come loro: prendere l’auto e partire per un viaggio senza limiti di tempo o di spazio.

Reece, con la sua pelle incredibilmente dorata, le lunghe ciglia e il bellissimo sorriso era la parte migliore della vita di Angus, e probabilmente lo era sempre stato.

Tutto quello che riusciva a vedere era Reece, Reece, Reece, e si chiese cosa diavolo fosse stato impegnato a fare il suo cuore da quando aveva diciott’anni. Sembrava quasi che si fosse svegliato solo in quel momento.

Angus era ancora un po’ timido quando si trattava della loro relazione fisica. Era una cosa nuova e bellissima. Gli sembrava quasi di tenere in mano un fragile pezzo di vetro, lucente, colorato e di una bellezza quasi dolorosa. Aveva quasi paura che gli cadesse per terra e che si frantumasse.
M.J. O’SHEA non riesce a stare lontana da nessun festival musicale, pennello o corona di fiori. Le piacciono la pioggia e una bella tazza di tè, le giornate sulla spiaggia, la musica, i colori brillanti, ma soprattutto una serata trascorsa a rilassarsi in compagnia di un bel libro.
È nata sul Pacifico nordoccidentale, ma sebbene viva ancora lì e sia un posto che ama, M.J. ha un cuore vagabondo. Per questo motivo, inserisce nei suoi libri tutti i suoi sogni su posti lontani e persone fuori dal comune.
Tranne quando fa quello che capita a ogni viaggiatore… tornare a casa.


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