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lunedì 12 marzo 2018

IL SEGRETO DI EVA di Amy Harmon



1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei...

Finalmente torna in Italia Amy Harmon, autrice che adoro, con un nuovo libro autoconclusivo, sto parlando di "Il segreto di Eva".
Questo, a differenza degli altri libri già pubblicati in Italia, è un romanzo storico, nello specifico verrà affrontato il periodo storico della Seconda Guerra Mondiale. 

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La storia che Amy Harmon ha deciso di scrivere  è quella di migliaia di persone.

E' quella che i nostri nonni ci raccontavano sempre quando eravamo piccoli, è quella che si continua a studiare a scuola, e credo, sia quella che più ha segnato la popolazione mondiale nel corso degli anni.
Ma la Harmon decide di raccontarcela attraverso Angelo ed Eva, i nostri protagonisti.

Firenze, 1929

Angelo ed Eva sono solo due bambini quando la vita decide di farli incontrare.
Loro sono quanto di più lontano ci possa essere.

Angelo è un americano cattolico, Eva un italiana con origini austriache ebrea.
Ma nonostante le diversità i due iniziarono a considerarsi fratello e sorella, perchè nel 1929 non importava di che origine o di che orientamento religioso fossi, non ancora...


"La prima volta che incontrai Angelo, era un bambino. Come me.
I suoi occhi avevano conosciuto troppe delusioni per una persona così giovane."

I due bambini ben presto diventarono grandi le e loro strade si separarono, Angelo era ormai iscritto al seminario convinto a diventare un prete ed Eva era diventata una giovane violinista di talento.

Tra di loro però nulla era cambiato anzi, in loro vi era un sentimento ben più grande dell'amore tra due fratelli.
Un amore che non poteva essere vissuto.
Un amore taciuto e che con il passare del tempo andava sempre più crescendo.

"Ho danzato intorno a lui per anni, cercando di attirare la sua attenzione, 
perché volevo solo vederlo sorridere. 
Volevo solo stargli vicino, amarlo ed essere amata da lui."

Ma quei bambini, diventati ormai adolescenti, non sapevano ciò che sarebbe accaduto a loro e alle persone che li circondavano.


Italia 1938 

I primi segnali di un cambiamento arrivarono nel settembre del 1938.


Vennero proclamate le "LEGGI RAZZIALI" rivolte esclusivamente alle persone come Eva e la sua famiglia, alle persone ebree.

Ma se inizialmente queste leggi erano "semplici" divieti ben presto la situazione peggiorò.
Sui negozi venivano affissi cartelli con su scritto "VIETATO L'INGRESSO AGLI EBREI E AI CANI" a sottolineare quanta poca importanza avessero gli ebrei per l'Italia, anzi per il mondo.

«Queste leggi ci distruggeranno tutti, Angelo. Andrà sempre peggio. Credo anche in questo».

Passò un anno e nuove leggi vennero proclamate, leggi che prevedevano la chiusura dei negozi ebrei, leggi che prevedevano controlli nelle case degli ebrei e infine arrivò la cosa che nessuno immaginava.

Gli ebrei venivano prelevati dalle proprie abitazioni e portati in campi di "lavoro", noti anche come campi di concentramento. Campi che conducevano alla morte.


Purtroppo anche Eva conobbe la crudeltà degli uomini tedeschi, che ormai avevano preso pieno possesso dell'Italia.
Negli anni successivi alle Leggi Razziali, Angelo fece di tutto per proteggerla, la portò con sè a Roma e le trovò un posto sicuro.
Eva cambiò identità diventando la sorella di Angelo.
Adesso per tutti era Eva Bianco la sorella di Padre Angelo.

Ma tra di loro nulla era cambiato, quell'amore adolescenziale era diventato un amore più maturo, un amore che aveva portato Angelo a fare di tutto pur di tenerla al sicuro.
Avevano rischiato più volte di essere scoperti ma ce l'avevano sempre fatta fino ad ora. . .

"24 marzo 1944
Via Tasso
Confessione. Mi chiamo Batsheva Rosselli, non Eva Bianco, e sono ebrea.
Angelo Bianco non è mio fratello, ma un prete che voleva solo proteggermi, per evitare che finissi nel posto in cui mi trovo adesso."

In un mondo in cui la speranza sembra essere morta per sempre, Eva e Angelo riusciranno a cercarsi, a sentirsi e ritrovarsi.
Nonostante le Leggi, nonostante la guerra, nonostante tutto il loro amore continuerà ad esistere.

"Dalla sabbia e dalla cenere, la rinascita. Dalla sabbia e dalle cenere, una nuova vita."

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Allora inizio subito dicendovi che questa storia è molto particolare.
Lo stile di Amy Harmon riesce a descrivere perfettamente gli ambienti e l'atmosfera che avvolge questa storia, lo stato di ansia e paura che pagina dopo pagina cresce e rimane fino alla fine. 
La suddivisone della storia per anni, ha dato modo di capire esattamente cosa accadesse e quando.
Inoltre le pagine di diario di Eva all'inizio di ogni capitolo, hanno dato alla vicenda l'intimità che c'è tra vecchi amici che si raccontano una storia. 

I nostri due protagonisti sono coraggiosi, tenaci e forti.

Neanche per un attimo perdono la speranza e la forza di rialzarsi anzi, riescono a preoccuparsi e ad aiutare anche altre persone che sono in pericolo.


Il tema della Seconda Guerra Mondiale viene affrontato con delicatezza, spiegando esattamente cosa accadde ma rimanendo sempre su una linea non troppo forte e che possa dar fastidio agli animi più sensibili.

Ci sono molte cose che non sapevo, per esempio la Chiesa ha fatto molto per proteggere gli ebrei in quel periodo, in questo libro vediamo Angelo impegnato in prima persona in questo.

Ed Eva credo rappresenti una di quelli che ce l'hanno fatta.
Ha pregato, ha avuto fede e al momento giusto ha fatto quel salto nel vuoto che l'ha portata alla salvezza. 

Ho apprezzato la lettura di questo libro ma non mi ha emozionata come avrei voluto.
Credo che questo sia dovuto alla poca presenza di dialoghi tra i personaggi, per me i dialoghi sono fondamentali.
Inoltre la narrazione della storia prevale sulla storia dei personaggi.
Forse non ero nello stato d'animo per affrontare questo romanzo, ma nel complesso consiglio a tutti questa  lettura e spero possiate apprezzarla fino in fondo!




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