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martedì 6 marzo 2018

LOVE STORY di Erich Segal



Lui è Oliver Barrett IV, figlio di una ricchissima famiglia della East Coast, giocatore di hockey, studente ad Harvard, già lanciato verso una brillante carriera in Legge. Lei è Jennifer Cavilleri, studentessa di musica dal look un po' hippie, figlia di un italo-americano che si guadagna da vivere in maniera semplice e onesta come pasticciere. Opposti in tutto ma, proprio come gli opposti, inevitabilmente attratti l'uno dall'altra. Appartengono a due mondi lontani, ma basta un incontro casuale per accendere tra loro una passione capace di superare barriere, sfidare convenzioni, stravolgere sogni e progetti. Lui, abituato a conquistare trofei e ragazze, è folgorato dall'ironia tagliente di Jenny e dalla sua capacità di leggergli dentro e capirlo nel profondo. Lei, solare e ostinata, affronta la vita con grinta e coraggio, anche quando la vita stessa mostra il suo volto più duro. Anche quando chiederà a entrambi la prova più difficile. Questa è la storia di due ragazzi che si sono amati a vent'anni. Di un amore intenso, struggente, indimenticabile.
Al momento la situazione è questa: sono al pc, ascoltando "If you leave me now" dei Chicago, e cercando di capire qual è la maniera più giusta per rendere giustizia a questo romanzo che mi ha strappato il cuore.

Abbiamo Lui (Oliver Barret) e Lei (Jenny Cavilleri). Siamo a cavallo tra la fine degli anni 60 e gli anni 70, anni di tumulti, di prese di coscienza e di consapevolezze che un tempo sembravano lontane. Come lontani sono i nostri protagonisti. Spavaldo e molto ricco Lui, cazzutissima e di modeste origini Lei.

Si scontrano la prima volta nella biblioteca dell'università e da li son solo fuochi d'artificio. Sfidano le convenzioni sociali, i genitori, e tutti quelli che li avevano presi per pazzi e decidono di percorrere insieme la loro vita.

"..Ehi Oliver, ti ho detto che ti amo?"
"No, Jen"
"E perchè non me lo hai chiesto?"
"Francamente avevo paura"
"Chiedimelo adesso"
"Mi ami, Jenny?"
...
"Secondo te?"
"Si. Credo. Forse"

Le difficoltà sono parecchie, l'università è finita e i soldi non bastano mai, ma questo non riuscirà a farli separare. Lei, con il suo caratteraccio e la sua impulsività, e Lui con la sua pacatezza da bravo ragazzo ma con un amore incommensurabile per la sua Jenny.

Gli anni scorrono, finalmente si sistemano e iniziano i primi pensieri sul futuro. Una famiglia, dei figli, una bellissima casa e un lavoro di successo. Questo vorrebbero Jenny e Oliver per il loro futuro...

"Jenny, mi dispiace..."
"Taci!"
...
"Amare significa non dover mai dire: mi dispiace"

La stoppo qui. Credo che la maggior parte di voi sappia come vada a finire la questione. Io non me la sento di raccontarla, troppi ricordi e troppo tutto. 

Ovviamente, da grandissimo genio quale sono, ho deciso di leggere questo libro, nel periodo più sbagliato dell'anno (chi mi conosce sa) e soprattutto, essendo Jenny e Oliver molto giovani, mi si è stretto il cuore. Ho iniziato a farmi domande, prese di coscienza sul fatto che se dovesse succedere a me, io, che farei? Non sono ancora riuscita a darmi delle risposte, e forse in parte non ci voglio nemmeno pensare, però questa cosa mi ha fatto riflettere.

Credo che sia stata una delle letture più intense che io abbia mai fatto, proprio perchè l'ho sentita mia al 100%. Tutta mia e tutta per me.

"...io ti do la mia mano! 
Ti do il mio amore più prezioso del denaro.
Ti do me stesso, invece di prediche e leggi; 
e tu mi darai te stesso? 
Verrai in viaggio con me? 
Resteremo fedeli l'un l'altro per tutta la vita?" 
(Canto della strada aperta - Walt Whitman)




Erich Segal (Brooklyn, 1937 – Londra, 2010), laureatosi ad Harvard, è stato professore di letteratura greca e latina all’Università di Harvard, Yale e Princeton. Già autore della sceneggiatura di Yellow Submarine dei Beatles, nel 1970 scrisse quella per un altro film, Love Story, che poi trasformò in romanzo: fu il libro più venduto negli USA quell’anno. Tradotto in 33 lingue, ha venduto nel mondo oltre 21 milioni di copie.

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