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martedì 27 marzo 2018

Segnalazione: OCCHI NERI di Lia Carnevale

Viola è una giovane donna dal passato doloroso, abbandonata alla nascita, ha trascorso gran parte della sua vita in un istituto. Costretta a crescere troppo in fretta, non ama le relazioni, preferisce restare single piuttosto che legarsi a qualcuno e rischiare di soffrire ancora.
L'incontro con un uomo misterioso, però, metterà in crisi i suoi piani. Alessandro cercherà di rompere la corazza di ghiaccio che avvolge il suo cuore, ma un pericolo incombe su di lei.
Ben presto si renderà conto che non tutto è come sembra e che niente accade per caso.
«Te lo ripeto per l'ultima volta, sto bene. E ora scusami ma sono molto stanca.» Con uno slancio mi scosto dal mobile e mi affretto a mettere il bicchiere nel lavello. Quando mi volto sbatto contro il suo petto. È molto alto e semplicemente splendido.
«Pensavo che dopo l'altra sera le cose potessero andare diversamente tra noi. Credevo, anzi ero certo, che mi volessi tanto quanto ti voglio io.» Nel pronunciare queste parole, avanzava verso di me fino a bloccarmi tra sé e il mobile della cucina.
Visti da qui giù i suoi occhi neri sono due specchi che riflettono perfettamente la mia immagine.
«Non mi sono sbagliato, Viola. Lo vedo anche ora» sussurra, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Abbasso lo sguardo ma prontamente Alessandro me lo impedisce, afferrandomi il mento con una mano e costringendomi a guardarlo.
«Non è vero?» domanda, accostando le labbra carnose alle mie.
Il suo sguardo è dolce, riesce a sciogliermi e mi impedisce di mentire.
«È così» ammetto.

Mi chiamo Lia Carnevale, vivo a Trapani da tre anni, ma sono nata a Sora (Fr) il 25/07/1982.
Ho un bambino di quattro anni, la mia ragione di vita.
Lavoro come receptionist in un hotel. La mia prima passione è leggere, sono una lettrice compulsiva.
La scrittura è la mia ancora di salvezza, inventare, immaginare, vivere attraverso le vicende dei miei protagonisti mi fa sentire meno sola.
Adoro il tennis ma non sono molto brava a giocare.


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