Pagine

giovedì 1 marzo 2018

Segnalazione: SOTTO LO STESSO TETTO di Christina Lauren



Era il (non molto lontano) dicembre 2017 quando uno dei duo più seguiti nel campo romance pubblicava uno stand-alone intitolato Roomies, una storia che aveva conquistato il pubblico americano.

Ora, a marzo, posso dirvi che la Leggereditore ha messo le ali sotto i piedi per acquistarne i diritti e farlo uscire, qui in Italia, il 30 maggio.
Di chi sto parlando?

Grazie a Leggereditore torna il duo Christina Lauren con Sotto lo stesso tetto.
Curiosi di saperne di più?
Vi lascio alla sinossi ufficiale, con un mio piccolo estratto tradotto per voi, e, qualora voleste rispolverarvi le loro vecchie opere, se cliccate qui verrete rimandati alle nostre recensioni di alcune sue opere.

Che dirvi di più?
A presto!


Per mesi Holland Bakker ha inventato scuse per scendere nella stazione metro vicino casa, attirata dalla musica di un affascinante artista di strada. Le manca però il coraggio di parlare con quel ragazzo, finché una notte, aggredita da un ubriaco, viene soccorsa dal misterioso musicista, che scopre essere irlandese e chiamarsi Calvin Mcloughlin. Per ringraziarlo, Holland gli procura un'audizione con un famoso direttore musicale di Broadway. La performance di Calvin è un successo ma lui fa perdere le proprie tracce per una ragione che diventa presto chiara: è nel Paese illegalmente, il suo visto è scaduto da anni. Holland gli propone quindi di sposarla per assicurargli la Green Card, mettendo in scena una relazione inesistente. Le cose però sfuggono loro di mano, ed entrambi dovranno prendere atto di aver smesso di fingere tanto tempo prima...

Secondo la leggenda di famiglia, sono nata sul pavimento di un taxi.
Sono la più giovane di sei figli e apparentemente mia madre è passata da: "Ho qualche piccolo crampo, lasciatemi finire di pranzare" a " Ciao Holland Lina Bakker" nell'arco di circa quaranta minuti.
E' sempre la prima cosa cui penso quando prendo un taxi. Noto come devo sfilare all'interno con impegno per attraversare tutto il vecchio sedile, come ci siano milioni di impronte e non identificate macchie che offuscano i vetri e la barriera di plexiglass e soprattutto quanto l'interno di un taxi sia un terribile posto per un bambino di venire al mondo.

Nessun commento:

Posta un commento