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lunedì 11 giugno 2018

LA SCOPERTA DEL VERO AMORE di Laura Rocca




Caro diario,
perché faccio questa cosa idiota? Ah sì... Durante una delle mie serate dell’autocommiserazione, ho ingurgitato un pacco di biscotti ultra large, quelli con gocce di cioccolato, i migliori. Poi l’istinto suicida mi ha spinto a salire sulla bilancia ed è stata la fine. Mi sono abbarbicata sul letto e ho preso il telecomando: volevo solo spegnere il cervello. Proprio in quel momento è apparso l’intelligentissimo programma che mi ha dato questa idea.
«Sei infelice? Vorresti cambiare la tua vita?», ha detto il presentatore come se si stesse rivolgendo a me. «Scrivi i tuoi obiettivi su un diario, le tue aspirazioni, cosa ti piace e ciò che detesti. Tutto diverrà più semplice e concreto. Riprendi in mano la tua vita!».
Ma torniamo a noi.
Mi chiamo Cat e ho ventisette anni, ma tu queste cose le sai già.
Quali sono i miei obiettivi?
Sembra una di quelle domande dementi che ti fanno ai colloqui di lavoro. Diciamo che al momento ho delle vane speranze: desidero qualche novità, qualche sorpresa che dia una svolta alla mia vita. Tanto so che a dicembre sarò qui ad augurarmi le stesse cose, e non ti odierò per aver riposto male le mie speranze.
Nel frattempo, però, ti prego, ti scongiuro, ti supplico: fammi svegliare con il corpo di Eva Herzigová. Compi il miracolo! Se proprio non puoi trasformarmi in una supermodella, fa' almeno che il mio lavoro torni a rendermi felice e non sia una continua frustrazione.
In caso fossi colto da una generosità fuori dal normale, regalami lui, l’unico uomo di cui sia mai stata innamorata: Eli. Puoi anche impacchettarlo se vuoi; in realtà non sono una persona pretenziosa, quindi va bene anche senza fiocco. Vedi tu, insomma.
“Cosa cavolo sto scrivendo?”.

Credo che questa prima pagina si concluderà qui, forse anche il diario.
Che esperimento inutile…



Desidero iniziare la mia recensione consigliando fortemente e assolutamente la lettura di questo romanzo!! Pubblicato in versione self publishing, si tratta di una storia speciale, dalle argomentazioni serie e d'attualità, dove risulta palpabile quanto la scrittrice abbia riversato se stessa nelle sue parole. Quando leggo un libro, non mi capita spesso di non riuscire a pensare ad altro, ma questa volta è successo. Ogni occasione era buona per riprendere in mano il mio Kindle; che fosse in banca o in ufficio, dovevo andare avanti.

Catherine è il responsabile editor della famosa casa editrice londinese Thompson Publishing; soprannominata "zuccherino", è brava nel suo lavoro e ama svolgerlo ma detesta gestire la collana di romanzi rosa proposti da attrici, improvvisatesi scrittrici, imposta dal suo superiore. Totalmente sprovviste di alcun talento, alla povera Cat tocca l'ingrato compito di leggere scene erotiche improbabili e scrivere tutto daccapo.


Dovete capire una cosa importante della nostra protagonista: è molto grassa e innamorata persa del suo collega e vicino di scrivania Eliah ( mi raccomando: si pronuncia Ilai, altrimenti si offende!), il grafico di grande talento che cura le cover dei romanzi della casa editrice, rigorosamente bellissimo e con due intensi occhi azzurri.
Il peso di Cat non dovrebbe essere un problema, se non per quello di renderla infelice, sola e insofferente nei confronti di tutte le perone esistenti al mondo. Non ha nessuna speranza di coronare i suoi sogni d'amore e felicità con Eliah, la sua "stazza" non le permette di ambire a tanto. È molto cattiva con se stessa: ogni battuta sarcastica sul suo peso sussurrata dai colleghi, o le occhiate di circostanza degli sconosciuti incrociati in metropolitana, non la faranno soffrire di più di quanto non facciano i pensieri crudeli che rivolge a se stessa.
[…] Perché quelle come me non hanno nemmeno il diritto di innamorarsi di un uomo o di indignarsi per un cattivo comportamento. Noi ci meritiamo gli scarti perché non siamo belle. Perché siamo grasse.
La scelta di dimagrire non è motivata da ragioni sociali o estetici, ma per un suo personale bisogno di dimostrare di potercela fare a migliorare la sua vita. Non commettete l'errore di banalizzare il suo processo interiore di crescita e immenso sforzo di volontà, non è facile prendere la decisione di cambiare drasticamente il proprio stile di vita sostituendo il tanto gustoso e saporito junk food con delle insipide insalate, e alzarsi la mattina presto per completare la scheda di esercizi in palestra prima che inizi la giornata lavorativa.
La sua perseveranza nel combattere la tentazione di cadere ancora una volta nel buco nero di tristezza e autocommiserazione, l'ha resa ai miei occhi una donna fenomenale e degna del massimo rispetto.

Non siamo obbligati a tenerci una vita che non ci rappresenta. Se siamo infelici, perché non provare a cambiare?


Il percorso della protagonista verso il traguardo sarà insidioso e molto faticoso, e il rapporto tra Cat e Eliah, spesso vittima degli incomprensibili sfoghi della collega, avrà la tanto sospirata svolta romantica, ma non nel modo scontato a cui sono certa state pensando.
Cat vive nel terrore che il collega possa sospettare della profondità dei suoi sentimenti: un colpo di fulmine esploso dal primissimo incontro. Per depistarlo, lo vessa spesso con risposte acide e sfoghi immotivati sconcertandolo, ma, ancora più pericoloso, lo ha reso curioso di capire cosa di lui la fa impazzire così tanto. Un piccolo espediente escogitato in buona fede fungerà da catalizzatore per il cambiamento emotivo di Cat, e per una nuova consapevolezza nei confronti di una collega che si pensava di conoscere, ma che in realtà nascondeva un tumulto interiore insospettabile.

Sapere di non avere speranze con qualcuno che vuoi senza riserve da anni, è qualcosa che ti uccide un po' per volta, soprattutto per una persona che sta cambiando in modo radicale come me. 

Scritto con grande abilità, desidero complimentarmi con l'autrice per la coraggiosa scelta di pubblicare una storia così delicata che presentava ostacoli a ogni passo, e per le sue evidenti abilità di non inciampare in nessuna di esse. I Pov alterni sono indispensabili per comprendere nel profondo il conflitto personale dei protagonisti e il lettore non può fare altro che entrare in empatia con loro. 
Personalmente, avrei limato la lunghezza del romanzo alleggerendo la trama ma, giunta alla fine, ho compreso la scelta della scrittrice.
Scriverei di questo libro ancora e ancora, ma credo sia meglio che siano le parole di Laura Rocca a farvi sognare, adesso.

Un sogno resterà tale sin quando non si avrà il coraggio di realizzarlo.





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