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lunedì 12 novembre 2018

Cuore di cowboy di Jodi Payne e BA Tortuga




Colby McBride è un cowboy operaio che sbarca il lunario facendo il piastrellista in Colorado. Solitario per scelta, gli piace il lavoro manuale e trova la pace campeggiando in montagna. Gordon James è il proprietario di ben due ristoranti di successo in centro a Boulder. È un uomo sofisticato dedito solo al lavoro e agli affari ed è abituato a ottenere sempre ciò che desidera. I due sono buoni amici, ma presto Colby si rende conto di essere innamorato di Gordon e decide che è arrivato il momento di mostrargli quanto può essere incandescente la sua compagnia. Stanno ancora esplorando la loro relazione quando, in seguito al suicidio della sorella, Gordon deve assumere il ruolo di tutore legale della nipotina di cinque anni. Colby, che viene da una famiglia numerosa, vuole dare una mano a Gordon con la bambina, anche per dimostrargli il proprio valore. Nessuno dei due è tuttavia pronto a gestire un cambiamento così improvviso nelle loro vite piene di impegni e nemmeno ad affrontare le complicazioni portate nella loro relazione dall’avere a che fare con la piccola Olivia. Si dice che gli opposti si attraggano, ma possono due uomini così diversi lavorare insieme per unire le loro esistenze e formare una famiglia stabile, seppur inusuale?
Premetto che i libri che ho letto finora di BA Tortuga mi sono piaciuti molto e, probabilmente, questa collaborazione con Jodi Payne ha permesso di creare un libro che attenuasse un po’ le forti emozioni che si trovano nelle altre sue storie, a favore di uno stile più romantico e meno “forte”.

A parte qualche salto temporale non ben definito che mi ha un po’ destabilizzata durante la lettura, devo dire che non mi è affatto dispiaciuta. Il pov alternato tra Colby e Gordon permette di conoscere meglio le loro motivazioni e i loro pensieri più personali, consentendo così la nascita di due personaggi a tutto tondo.
All’inizio Gordon appare come un uomo piuttosto freddo, anche la sua prima reazione quando gli viene comunicata la morte della sorella e la custodia della nipote è distaccata. Non sembra proprio la persona adatta a gestire una bambina di cinque anni appena rimasta orfana, meno male che c’è Colby ad aiutarlo. Il cowboy risulta fin dal principio un personaggio solare, semplice e alla mano, colui che vorresti avere accanto in ogni situazione perché nulla sembra mai abbatterlo. Infatti, Colby diventerà la roccia di Gordon, ma anche dell’adorabile Olivia.
La trama non ha nulla di particolarmente nuovo, ci sono solo due uomini che si divertono “a letto” e nella loro nascente relazione viene introdotta una variabile rappresentata da una cinquenne bisognosa di attenzioni e nuovi punti di riferimento.
Mi è piaciuta la caratterizzazione data ai personaggi, non solo i due protagonisti, ma anche la piccola Liv che la fa da padrone una volta presa confidenza con la sua nuova vita.
Insomma, è una lettura piacevole che mixa sapientemente il classico romance con scene decisamente hot in un libro che offre dolcezza, sentimenti, ma che pone l’accento anche su come sia difficile affrontare le difficoltà che la vita di mette sul cammino e come riuscire a trarre il buono dalle situazioni più difficili.

“No. Non capisci, Colby. Voglio che tu sia aperto con me e con il mondo, voglio che tu mi rompa pure le palle se qualcosa ti dà fastidio. Voglio solo che tu sappia… ho bisogno che tu sappia che sei importante. Perché lo sei.” Gordy lo stava fissando negli occhi. “Perché ti amo.”


Colby era davvero fantastico. Quello che gli era successo era terribile: dover pensare alla reputazione della famiglia, alla loro sicurezza, era davvero un peso enorme per un ragazzo che voleva solo…
Che voleva solo essere amato. E che era diventato un uomo che aveva temuto di non sentirsi mai dire quelle parole.

Jodi Payne ha trascorso fin troppo tempo tra New York e San Francisco a dirigere commedie classiche, operette e qualche musical. Per questo tende a essere teatrale, a prendersi troppo sul serio e a mettersi a cantare di tanto in tanto. Gli uomini di cui parla sono imperfetti ma genuini, testardi ma simpatici, un po’ perversi e spesso sono nemici di se stessi. Sono personaggi di cui è impossibile non innamorarsi mentre vanno incespicando alla ricerca del loro lieto fine.
Per quelli che ci tengono a fare buona impressione su di lei è importante sapere che è dipendente dal latte scremato, dal vino Malbec e dalla tequila. È anche ossessionata da Shakespeare e dai musical di Broadway. Spesso indossa guantini a forma di scimmietta per scrivere al computer quando è freddo, mentre quando fa caldo si gode la spiaggia e il sole dell’oceano. Quando non sta scrivendo e/o aspirando la sabbia dalla tastiera, fa da mentore a giovani queer ed è pronta a tutto per assistere alla musica live. Jodi vive a New York City con la sua bellissima moglie, e insieme sono madri di draghi (astutamente travestiti da bambini) e schiave di un enorme gatto polidattile.

BA Tortuga, texana fino al midollo e irriducibile cocca di papà, passa le sue giornate con i suoi bassotti, a farsi tatuaggi, a mandare messaggi alle sorelle e a mangiare cibo messicano. Quando non fa nessuna di queste cose, scrive. Trascorre i giorni liberi a guardare il rodeo, a lavorare a maglia e a navigare sui siti porno in nome della ricerca. Tra i salvatori personali di BA ci sono sua moglie Julia Talbot, Sean Michael, il suo migliore amico, e il caffè. Tanto caffè. Del caffè davvero buono.
Visto che ha scritto di tutto, da zoticoni che si picchiano, a cowboy irriducibili fino a lupi mannari, BA fa del suo meglio per raccontare le storie del suo cuore, che è cresciuto nel Texas nord-orientale ma che è innamorato alla follia delle storie che le narrano le alte montagne del deserto. Poiché scrive libri che variano da vigorose storie d’amore LGBT, a focosi ménage a storie più tradizionali, BA rifiuta di essere etichettata da chiunque, a parte dalle voci nella sua testa.




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