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giovedì 21 febbraio 2019

DOVE CADE IL FULMINE (The orphanage series #4) di Ornella De Luca



Una minaccia dal passato, una lettera d'addio, una passione al sapore del mosto.

Jack Sanders ha cancellato i ricordi della sua infanzia, relegandoli in un cassetto segreto del cuore. Conosce solo Villa Sullivan, gli amici, le responsabilità del suo impiego e le ragazze avvenenti del Rose's Paradise, il night club dove lavora come capo della sicurezza.
Eppure, fino ai cinque anni, Jack era un'altra persona.
Aveva una famiglia che lo amava e che mai lo avrebbe lasciato orfano, ma una notte finita in tragedia ha cambiato il corso degli eventi.
Niente potrebbe spingere Jack a scavare in un passato che non desidera riesumare, se non fosse per l'arrivo di un regalo inaspettato…

Andréa Dumont è esattamente come vorrebbe essere.
Ha faticato tutta la vita per diventare la donna che è: una sommelier famosa, con abiti firmati indosso, acconciature di classe e inviti per i locali più lussuosi di Seattle.
Niente potrebbe spingere Andréa a lasciare la sicurezza raggiunta, la bolla di falsità e scintillio dentro la quale si sente protetta dagli attacchi esterni, se non fosse per una lettera d’addio ritrovata in soffitta…

Nello scenario di una vecchia azienda vinicola della Napa Valley, Jack e Andréa dovranno scavare a fondo nella polvere dei ricordi per far pace col passato e sentirsi finalmente liberi.
Una colpa da espiare, un segreto inconfessabile e una scatola piena di vecchi diari saranno i fili conduttori di un viaggio negli anni '70, nelle radici dalle quali inevitabilmente si tende a fuggire, ma alle quali ritorniamo sempre, ancor più inevitabilmente.
Come un fulmine attratto da un albero imponente.

Dove cade il fulmine è una storia di passioni antiche e nuove, un intreccio di vino e sangue che a tratti si confonde in un'unica terribile vendetta.
Dove cade il fulmine è il quarto romanzo autoconclusivo della serie The orphanage, che segue le vicende di cinque amici, cresciuti insieme nella spettrale “Villa Sullivan”.


Dopo il bagliore del fulmine, il buio della notte profonda, la quiete non quieta del troppo: troppo vedere, troppo soffrire, troppo sapere. Non quiete del sonno, ma della breve morte: quando il dolore è eccessivo, bisogna morire un po' per andare avanti. (Susanna Tamaro)

Ornella De Luca torna a incantarci con il quarto romanzo della “The Orphanage Series”. Dopo Homer, Lennox e Daniel con Ivory, è giunto il momento di approfondire la nostra conoscenza di Jack. Jack che ha rimosso tutti i ricordi di quando ancora era un ragazzini felice, con una famiglia che lo amava; Jack che ha trovato la sua quadratura del cerchio nel lavoro come capo della sicurezza di un famoso locale notturno di Boston; Jack che vuole una vita senza complicazioni, tanto lavoro e pochi sogni; Jack che non ha ancora fatto i conti con le regole della geometria, perché tutti sappiamo che un quadrato non sarà mai un cerchio.
Un giorno come un altro tra un sbornia, una sana sessione di sesso, una sacrosanta dormita e il lavoro, nella vita di Jack si insinua un elemento che mai avrebbe pensato potesse venire a turbare la sua quadrata tranquillità, non dopo tanti anni, non dopo che il fallimento della vecchia azienda di famiglia e la morte di tutti i suoi cari hanno contribuito a chiudere definitivamente l’unico spiraglio della porta che separa il presente dal passato.

Secondo il server avevo ordinato un’intera cassa di Coucher du soleil, un Sangiovese del 1993 targato Château du grâce. Ma io non avevo mai ordinato del vino in vita mia. Ero più tipo da birra ghiacciata bevuta direttamente dalla bottiglia e, se mai avessi pensato di acquistare un Coucher du soleil, qualsiasi cosa fosse, non l’avrei mai comprato dalla vecchia azienda della mia famiglia. Non sono il tipo che si crogiola nei ricordi, non so se mi spiego. Quelli belli portano solo malinconia, quelli brutti rancore e tristezza.

Inaudito! Sembra solo uno scherzo di cattivo gusto ma poi altre strane coincidenze si susseguono sino a portare Jack ad un passo dal collasso nervoso. Si perché sembra che qualcuno stia tramando per costringerlo a tornare nell’unico posto dove non vorrebbe mai andare. E’ così che controvoglia ma consapevole che certi segnali sono troppo nitidi per essere ignorati, sale sull’aereo che lo porta a San Francisco ignaro di riaprire una finestra sul passato che gli cambierà per sempre la vita.

Sul sito di Château du grâce c'era un avviso di ricerca braccianti per la vendemmia e... bingo! Quella era stata la molla che mi aveva spinto a infilare qualche vestito in un bagaglio a mano e a prenotare online il primo volo disponibile per San Francisco. Igor mi aveva dato del coglione, Homer mi aveva regalato un metronomo portafortuna.

Il ponte verso il passato di Jack si chiama Andrea, ha venticinque anni ed è la nuova proprietaria della tenuta vinicola dello Chateau du Grace, nella Napa Valley Californiana. Andrea non ha per niente l’aspetto della classica coltivatrice vinicola, legata alla terra e al lavoro nei campi. Il suo aspetto riflette più quello della maestrina, sempre perfetta, sempre impeccabile anche quando la temperatura esterna potrebbe squagliare un iceberg. Andrea è l’artefice che vari scherzetti di cui è stato vittima Jack, lei aveva bisogno che tornasse per aiutarla a indagare su quello che successe davvero il giorno in cui il destino di quattro famiglie venne sconvolto per sempre, il giorno in cui la vita di Jack imboccò la strada verso la discesa agli inferi.

«E se ti dicessi che i tuoi genitori non sono morti in un incidente?», buttò lì come l'ennesima provocazione. Mi voltai e fui sul punto di infrangere il mio codice d'onore, quando alla mia ira Andréa rispose con un foglio bianco. Era lì ferma, in mezzo al salotto, altera e fragile in un modo che sospettavo appartenesse solo a lei, e mi porgeva una busta che avevo intenzione di strappare. «Ti prego di non distruggerla», disse, intercettando i miei pensieri. «Sono le ultime parole di mio padre. Leggi e capirai com'è cominciata questa storia.

Il vero romanzo inizia qui. Un percorso lungo e pericoloso a ritroso nel passato. Scabrosi segreti e una crudeltà inaudita e mai sopita, uno spettro assetato di sangue che risorge dalle ceneri che l’avevano sommerso e non si ferma davanti a niente e nessuno pur di celare gli orrori di cui si è macchiato e di cui continua a macchiarsi.


Anche questa volta, la scrittura fluida e la storia avvincente tengono il lettore incollato al libro dall’inizio alla fine. La trama è costituita da una sapiente miscela di buoni sentimenti, insofferenza e una sottile ironia, tutte peculiarità che rendono i protagonisti perfetti per il racconto a cui sono chiamati a dar vita. Entrambi hanno una personalità ben delineata, mostrano al mondo una facciata forte, ma dentro sono fragili, i nodi mai sciolti li hanno resi vulnerabili ma l'esperienza ha insegnato loro a celare questa vulnerabilità agli altri e per certi versi persino a se stessi.  Il filo conduttore è sempre l’amore e, come nei migliori romance, non manca il lieto fine. E’ bello scoprire piano piano, come la forza dei sentimenti scavi nell’animo umano e così come una semplice goccia d’acqua erode la pietra, l’amare erode la corazza che riveste il cuore, trasforma la crisalide in farfalla e il misantropo in sociale, senza snaturare l’essenza di entrambi. Jack e Andrea si incontrano a metà strada tra le loro opposte personalità per dire addio agli stereotipi del passato e avviarsi insieme verso il futuro.

Una piacevole lettura che vi consiglio.





Ornella De Luca è nata a Messina il 26 Maggio 1991. Si è diplomata al liceo classico ed è laureata in Teorie e tecniche della comunicazione giornalistica e dell'editoria con il massimo dei voti. Nel 2013 ha seguito un corso di scrittura creativa ed editoria presso l'associazione "Terremoti di carta", con insegnanti come Stas' Gawronki (Giornalista Rai), l'autore Guglielmo Pispisa e Luigi Grisolia (direttore editoriale della casa editrice Pungitopo). I suoi romanzi finora pubblicati sono: La consistenza del bianco (Onirica Edizioni, 2015), Il sacrificio degli occhi (Onirica Edizioni, 2016), I colori del vetro (Rizzoli, 2017), Adesso apri gli occhi (Self publishing, 2017) e L'ultima lanterna della notte (Self publishing, 2018). Ha vinto anche diversi concorsi tra cui nel 2015 "Parolexdirlo", organizzato da Scrivo.me e Donna Moderna, con il racconto Caro giorno che vorrei, pubblicato in un'antologia scaricabile gratuitamente online. Gestisce il suo blog (ornelladelucabooks.wordpress.com) e il proprio canale You Tube, collaborando con diverse case editrici come Newton Compton, De Agostini, Frassinelli e Piemme. Scrive inoltre per il sito letterario e per il blog di Linda Bertasi come recensore. Lavora come editor e ghostwriter freelance sin dalla laurea.


BIBLIOGRAFIA

La consistenza del bianco, Onirica Edizioni (2015)
Il sacrificio degli occhi, Onirica Edizioni (2016)
I colori del vetro, Rizzoli (2017)
Adesso apri gli occhi, Self-Publishing (2017)
L'ultima lanterna della notte, Self-Publishing (2018)
La sposa promessa, Libromania (2018)
La stazione dei bagagli smarriti, Self-Publishing (2018)


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