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giovedì 7 marzo 2019

JOSH EWAN di Vito Ricco



New York, anni Duemila. Josh Ewan, rockstar decaduta, ha appena pubblicato un album dopo molti anni di silenzio, ma si rifiuta di promuoverlo con un tour. La ragione è presto detta: quelle canzoni le ha scritte tutte da solo, senza l'aiuto degli spiriti, e il risultato è pessimo. Nel tentativo di far rassegnare il suo nuovo agente all'idea, il cantante si produce in un lungo monologo a puntate. Racconta della sua adolescenza a Minneapolis, dell'incontro con la chitarra e con l'amore, del rapporto con la morte e del viaggio verso il successo. Soprattutto, della scoperta di quel dono paranormale che gli consente di diventare una leggenda vivente ma che in cambio pretende il suo tributo. Insieme ghost story e romanzo di formazione, la vita di Josh Ewan è una lenta discesa in una spirale di violenza e assuefazione, che mostra come l'animo umano possa corrompersi e come ogni cosa abbia un prezzo.
Josh Ewan é un famoso rocker che ha dedicato la sua intera vita alla musica. La storia inizia con il suo ritorno nello scenario musicale e la pubblicazione di un nuovo album che però non rispecchia il successo dei precedenti. Così, in prima persona, Josh ci racconta la sua avventura che é a dir poco incredibile.

 Un ragazzino di Minneapolis con un sogno nel cassetto inizia le sue lezioni di chitarra nel suo paese ma accadono cose strane intorno a lui, i suoi affetti più cari muoiono. Già, perché lui vede e sente gli spiriti ed é grazie a loro che scrive le canzoni, brani che gli faranno acquisire una fama mondiale. In giro per l'America ritroverà anche il suo primo amore, Molly, di cui non si è mai dimenticato. La vita di un musicista è da pazzi, sempre in giro a fare concerti e poco tempo per stare con la propria famiglia.

“Noi prendiamo quello che vogliamo. 

Qualsiasi cosa tu faccia per impedirlo, non basterà”






La vita però gli lascia una scelta che non coglie, poiché avrebbe potuto smettere di fare tour e godersi il profitto ottenuto, dedicarsi a sua moglie che aspettava un bimbo. Invece no, lui ha deciso di continuare a seguire la strada del successo perché ne voleva sempre di più. A quale prezzo? Il più grande che si possa immaginare. Molly non ci sarà più a supportarlo eppure lui continua per la sua strada.
  
“Quando Molly è morta, il mondo mi è precipitato addosso; ero rimasto da 

solo per l’ennesima volta nella mia vita. Promisi a me stesso che non 

avrei più scritto neppure una misera canzoncina». Fece un colpo di tosse, 

poi si versò un bicchierino di whiskey e lo bevve tuto d’un sorso. 

«Ho ripreso solo dopo dieci anni, e sai perché?».

«Dimmelo tu»……. «Perché sono anni che tento di 

comporre senza il loro aiuto»”


Questa storia ben scritta, mi ha fatto riflettere. Non ho condiviso la sua scelta di continuare a inseguire il successo, fregandosene delle conseguenze dell'evocare gli spiriti. È come se avesse stretto un patto col diavolo, il successo in cambio di vite umane. Scherziamo!
Forse, anzi é certo, che la fama e i soldi creano una sorta di dipendenza. Il destino, fato o karma chiamatelo come preferite, ha avuto la meglio e gli ha dato la giusta fine.

“Solo quando vidi i fumi uscire dalla stanza compresi il messaggio che avevano voluto mandarmi”






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